| Cavarelli - griglia in località "la Botte". Si noti lo strato di materia oleosa sul pelo dell'acqua (foto del marzo 2008). |
La stampa si è interessata, nel corso del tempo, ai fenomeni di morie di pesci nelle acque dei canali del Vallo di Diano. Basti solo leggere cosa scriveva su La Città del 19 luglio 2007, a pag. 36, Salvatore Medici, un noto operatore dell’informazione del luogo, che tempo fa ha condotto una dettagliata inchiesta sull’inquinamento da rifiuti delle nostre campagne: “Ancora pesci morti nelle acque del Vallo di Diano. Questa volta il canale interessato è il lagno Termine, affluente del fiume Tanagro nella piana tra Sala Consilina e Teggiano, nelle vicinanze del sito dove è ubicato il traliccio che ospita la cicogna bianca: una zona che da alcuni anni è al centro dell’attenzione per l’evento costituito dall’arrivo della coppia di cicogna e dalla nascita dei piccoli; una zona, insomma, da considerare simbolica e dunque da proteggere, ma che invece non è per nulla tutelata…Gli episodi si ripetono nel tempo: prima a Silla di Sassano, poi tra Sassano e Teggiano, poco tempo fa tra San Pietro al Tanagro e Sant’Arsenio fino a Polla e ieri tra Teggiano e Sala Consilina. La presenza di pesci morti è la spia più evidente. I corsi d’acqua che attraversano il comprensorio del Vallo di Diano sembrano essere continuamente minacciati e con essi l’intero ecosistema”. Quindi, il problema esiste e dovrebbe essere affrontato non solo dal lato socio-culturale della questione, ma anche politico. Altre segnalazioni, infatti, sono di recente giunte alla sede CODACONS del Vallo di Diano circa una moria di pesci avvenuta nel territorio a confine tra Sassano e Sala Consilina, nel silenzio assordante che ormai ha avvolto questo tema, a luglio 2011 in un fiume collegato con il fiume Cavarelli nel loro punto di intersezione chiamato "la Botte" a Silla di Sassano. Eppure, sembrava che le cose stessero migliorando e che i fenomeni, descritti nelle foto scattate nel periodo 2007-2008, stessero scomparendo. Una persona di Silla, sentendomi rincuorato sullo stato del fiume, mi ha detto in confidenza: "Ma che dici? Quell'acqua è veleno assoluto. Veleno assoluto". Dovrà forse avere le sue ragioni, se mi dice ciò. In verità non si vede un pesce nel Cavarelli da anni.
| Schiuma sul pelo dell'acqua del Cavarelli nei pressi del plesso della Scuola Elementare di Silla di Sassano (foto del 2007) |
| Sostanza rossastra fuoriscita da uno sbocco nel Cavarelli, all'altezza del Parco di Silla (foto del giugno 2008). |
REQUIEM PER IL CAVARELLI
(dodecasillabi in rima)
Roberto De Luca
All’ultimo serpe, dal milite scorto,
la bava del putrido letto s’avvolge
e tremiti irosi, ancora da morto,
la vittima ignara al cielo rivolge.
E l’ultimo segno di vita scompare
coi pesci e le verdi dimore di insetti.
La schiuma da presso alle piante riappare:
disegna sull’acque dei cerchi perfetti,
a volte tangenti, a volte distanti,
recanti vestigia di alchemici danni.
I bimbi nel parco con urla festanti
raccolgon nell’aria futuri malanni.
I vecchi proverbi solevano dire
che a volte non basta voler maledire,
e certo non basta mostrare l’affanno
se infestan la piana le orde del danno.
Eppure se dici al gendarme di ronda
che chiara e lampante v’è bava alla sponda,
costui non appare per nulla allarmato
e sempre contento lo vedi e azzimato.
Per tutte le cose che noi abbiam detto
per tutte le urla che c’eran nel petto
v’è certo qualcuno che all’ombra del dolo
dirà: il Cavarelli? è morto da solo!
E se qualcuno avesse dato ascolto all'ode scritta anni fa, allora qualche corso d'acqua si sarebbe salvato. Ecco quello che accade oggi.
RispondiEliminahttp://www.unotvweb.it/unonews/index.php?option=com_content&view=article&id=1152%3Asassano-moria-di-pesci-in-un-affluente-del-tanagro-cittadini-preoccupati&catid=52%3Acronaca&Itemid=72
16.08.2014 ore 8.00. Allertate le forze dell'ordine. Fenomeno della schiuma ancora presente.
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