Una pista "riciclabile". Si notino i pneumatici sul lato sinistro. |
Vista ravvicinata dei pneumatici sulla pista "riciclabile". |
Ma torniamo al titolo ed alle piste ciclabili, che da noi sono diventate "riciclabili". Si sa, d’estate si possono fare lunghe passeggiate in bicicletta. Durante il periodo adolescenziale, quando il mio amico coetaneo Sergio veniva da Genova a trascorrere le sue vacanze dai nonni, queste passeggiate erano quasi un obbligo quotidiano: una buona scusa per esplorare la vallata e per scendere scalzi nei canali non troppo profondi, dopo aver lasciato le biciclette sull’erba. Adesso è solo un modo per restare fuori e respirare a pieni polmoni in aperta campagna. Ma quanto costa vedere queste naturali piste asfaltate, strade che costeggiano le sponde dei fiumi per lunghi chilometri, poco frequentate dalle automobili, essere diventate ricettacolo dell’immondizia del mondo. Si potrebbe raccogliere quel materiale da queste strade e riciclarlo, così da creare, per la prima volta, delle “piste riciclabili” al Sud. Le sponde dei fiumi, una volta di un bel verde e ben tenute, adesso fragili e schifose. Sergio non viene più nel Vallo da quando i nonni sono scomparsi. Almeno lui non sa quanto sia cambiata questa vallata nel giro di pochi lustri.
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