martedì 30 agosto 2011

Autolesionismo nel Vallo di Diano


Un tratto rettilineo della Sicignano-Lagonegro
Nel marzo del 2008 scrissi un accorato appello al Vescoso della Diocesi di Teggiano-Policastro, Mons. Angelo Spinillo, dopo aver letto su Repubblica un articolo circa lo studio del prof. Maj sul tema dei suicidi nel Vallo di Diano. Ripropongo la missiva all’attenzione degli amici di Trinità di Sala Consilina che, attraverso Facebook, stanno proponendo una nuova sottoscrizione di firme per il ripristino del traffico sulla Sicignano-Lagonegro. Questo documento vuole essere solo una testimonianza dell’impegno che il dott. Rocco Panetta e l’associazione che io rappresento nel Vallo di Diano hanno profuso negli anni.

Lettera aperta al Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Mons. Angelo Spinillo


Eccellenza,
solo di recente abbiamo appreso che il fenomeno dell’autolesionismo nel nostro Vallo di Diano è stato analizzato 10 anni fa da studiosi del Secondo Ateneo di Napoli. Immagino che il nostro territorio si sia imposto all’attenzione di questi ricercatori per aver toccato un livello di 8.7 suicidi per 100.000 abitanti contro il 6.1 dell’Italia in quegli anni e perché, ancora oggi, è teatro di tanti, troppi episodi di autolesionismo. Il prof. Maj, psichiatra e docente presso il Secondo Ateneo di Napoli, ha dichiarato, in una recente intervista pubblicata su La Repubblica, quanto segue: ”Noi attribuimmo questo dato innanzitutto all’isolamento della popolazione a cui contribuivano l’assenza di un collegamento ferroviario tra i vari centri del territorio e i lunghi tempi di viaggio per carenza di un sistema ferroviario efficiente, nonché la scarsa presenza di locali pubblici”.
La stazione di Pertosa

Tempo or sono, in una Sua intervista rilasciata a Il Mattino, proprio in seguito ad un ennesimo triste evento di questo genere, Ella si mostrò molto preoccupato per il fenomeno e, se ricordo bene le Sue parole, Ella esortò chi di dovere a creare degli spazi di incontro e di confronto civile, per combattere l’esclusione e l’isolamento sociale a cui alcuni nostri conterranei sono tuttora soggetti. Di recente, abbiamo avuto modo di apprezzare le Sue parole di preoccupazione, che facciamo nostre, circa un altro devastante fenomeno: il diffuso consumo di droga da parte delle giovani generazioni.

Come si evince dall’intervista al prof. Maj, il ripristino della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro sembra essere un fattore importante per poter ridare vitalità al nostro comprensorio e per poter scongiurare l’acuirsi del doloroso fenomeno dell’autolesionismo. Le scrivo perciò questa lettera aperta perché Ella possa esortare all’azione quei politici che, invece di impiegare una parte delle loro energie per risolvere il problema dell’isolamento del Vallo di Diano, pensano quasi esclusivamente alla gestione del potere locale, con le conseguenze sociali, economiche e ambientali che, purtroppo, tutti abbiamo sotto gli occhi.

In passato, alcuni soggetti, forse sospinti dalla volontà di salvaguardare interessi economici di alcune imprese locali, hanno voluto ridicolizzare chi si faceva paladino di questa battaglia, sostenendo l’inutilità di un eventuale intervento per il ripristino della linea ferroviaria; questo si legge in un recente scritto del dott. Rocco Panetta, cittadino che dal 1995 tanto inchiostro ha versato per proporre rimedi a questo problema. Alcuni, ancora, hanno impostato intere campagne elettorali sulle promesse di ripristino della linea, salvo poi dimenticarsi del caso dopo la chiusura delle urne. Si sono anche avanzate proposte di utilizzo alternativo dei binari, cosa che tuttavia non potrebbe risolvere il problema dell’isolamento e della marginalità attuale del nostro territorio.
La vecchia "littorina".

Perché non si commettano più errori di questo genere, a tutto danno della collettività, La prego di intervenire sulla questione per dissuadere tutti dall’ostacolare il progetto di ripristino della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro e per esortare, proprio in prossimità di questa imminente campagna elettorale, quei politici locali che vorranno essere candidati al Parlamento a non fare solo vane promesse ai cittadini, ma ad essere sobri nel trattare questo annoso problema. Bisognerebbe tutti fare in modo da convincere queste persone ad agire positivamente dopo la prossima tornata elettorale, qualsiasi l’esito delle elezioni. Adesso è il momento in cui bisogna tutti adoperarsi perché vengano reperiti i mancanti 13 milioni di euro per il ripristino della linea ferroviaria. E non è casuale che tale somma costituisca proprio il costo dell’inutile aggiuntivo svincolo autostradale in località Trinità di Sala Consilina, che in molti vogliono, forse per un malinteso senso del progresso. Solo così la politica potrà tornare ad essere servizio verso il territorio ed i cittadini tutti e non più mera fonte di potere locale. 

Confidando nella Sua sensibilità verso questi temi e certo di un Suo intervento in merito, La saluto cordialmente.

Roberto De Luca
Responsabile sede CODACONS di Sala Consilina

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