Ci sono
cose che nessuno mai vi dirà, non tanto per pudore, ma per convenienza.
Pertanto, se un giorno delle festività natalizie vedeste nella buca delle
lettere una strana bolletta a quattro cifre, di qualche migliaia di euro,
allora sareste certi che nessuno vi dirà come mai questo sia potuto succedere.
Ma cosa sta succedendo in questi anni?
Sta succedendo che le istituzioni
sono diventate sorde ai bisogni del cittadino e molto sensibili al richiamo delle
cricche. Infatti, solo così si possono spiegare le inusitate commistioni di
interessi e le assidue frequentazioni tra controllati e controllori, tra
guardie e ladri, tra sceriffi e indiani. In mezzo a queste cricche del malaffare
ci sta il cittadino, di cui nessuno ormai più si cura, se non nel momento del
voto, per quella fatidica x sulla scheda nella casella giusta e sul nome giusto.
Il cittadino, tuttavia, è sempre al centro dell’attenzione di tante imprese che
erogano servizi pubblici. Guai se il cittadino non paga una bolletta dell’acqua! In questo caso arrivano minacciose lettere contenenti queste precise parole:
… Le facciamo altresì presente che in caso di
mancato riscontro entro 45 giorni dal ricevimento della presente, dovremo
procedere, nostro malgrado, alla sospensione del servizio di erogazione dell’acqua
potabile ai sensi del D.P.C.M. 29-04-99 e della Carta dei Servizi ed
intraprendere le debite azioni per il recupero del credito.
Ma cosa dice il D.P.C.M.
29-04-99? Questo decreto individua lo schema generale di riferimento per la
predisposizione della carta del servizio idrico integrato che potrebbe essere impugnato “politicamente”o in
modo giudiziario - peccato che nessuno se ne faccia carico – almeno nella parte
che prevede la possibilità di sospendere il servizio idrico per morosità.
Morosità
I gestori indicano i mezzi con i quali è preavvisato l’utente di tale
sospensione e le modalità per
evitare la sospensione stessa. Tale preavviso non potrà comunque essere
inferiore a 20 giorni e
dovrà essere accompagnato dal duplicato della fattura non pagata.
I gestori comunicano le modalità ed i tempi per il ripristino della
fornitura, che dovrà avvenire
entro due giorni lavorativi dal pagamento ovvero a seguito di intervento
dell’Autorità competente.
In quest’ultimo caso, è facoltà del gestore porre in atto mezzi di
limitazione della portata e della
pressione di fornitura, comunicati in forma scritta all’utente.
I gestori individuano procedure specifiche per i casi di erronea azione
per morosità.
In nessun caso è addebitabile all’utente subentrante la morosità
pregressa.
Ci sembra che tale paragrafo del
D.P.C.M. non avrebbe vita semplice davanti alla Corte Costituzionale, in quanto
il distacco
dell'acqua non può in nessun modo aver luogo, essendo l'acqua un bene primario
oltre che un diritto costituzionalmente garantito. Si pensi, ad esempio, al
diritto alla salute (art. 32 della Carta Costituzionale). Si deve aggiungere
anche che il distacco non può avvenire totalmente; semmai la società potrà
diminuire la portata, garantendo comunque il bisogno quotidiano.
Noi combattiamo le nostre “piccole battaglie” quotidiane per la tutela dei diritti del cittadino, che da ultimo, si vede arrivare a casa bollette a quattro cifre. E lottiamo così:
Noi combattiamo le nostre “piccole battaglie” quotidiane per la tutela dei diritti del cittadino, che da ultimo, si vede arrivare a casa bollette a quattro cifre. E lottiamo così:
COMUNICATO SEDE CODACONS VALLO DI DIANO
30-12-2011
Dopo la
sentenza n. 176/11 del Giudice di Pace
di Sala Consilina sul caro-bolletta dell’acqua distribuita dalla ditta
CONSAC S. p. A di Vallo della Lucania riceviamo, grazie alla pubblicazione
della notizia, segnalazioni anche di bollette a quattro cifre. È il caso di un
cittadino di Vallo della Lucania, il quale, complimentandosi per le nostre
azioni a difesa dei diritti degli utenti, ci segnala una bolletta (che
riportiamo in un allegato) di ben 3875,22
EUR. Ad ascoltare il cittadino di Vallo della Lucania, sembra di
ripercorrere, indietro nel tempo, quanto raccontato da un utente del Vallo di
Diano in una raccomandata n. 0527,
spedita al CONSAC nel lontano 14 giugno
1988 (in un precedente comunicato la data era stata posticipata di dieci
anni per errore). In questa missiva si lamentava una frequenza biennale della
lettura del contatore e si rilevava quanto segue: “la seconda eccedenza in mc risulta essere più onerosa della prima
eccedenza del 100% (il doppio), ritendendo che l’importo delle fatture a conguaglio
non viene equamente distribuito nel corso degli anni, venendosi così a
verificare l’inconveniente (per l’utente) di dover pagare una somma di danaro
non corrispondente al suo effettivo consumo, si chiede che le eccedenze vengano
distribuite equamente nei trimestri precedenti alla fattura a conguaglio in
modo da evitare l’accumulo di svariati mc sotto la voce “II eccedenza””. In
pratica, se la ditta CONSAC S. p. A. di Vallo della Lucania manda bollette
leggere per un anno o più, il cittadino non deve esultare, perché, a
conguaglio, se non viene effettuata la cosiddetta “spalmatura” della lettura
(in genere unica) su tutto l’arco dell’anno, allora il rischio è che la
bolletta finale arrivi molto più “pesante”. La ditta CONSAC S. p.A. di Vallo
della Lucania nel 1988 rispondeva, in pratica, che tutto era regolare (ehm!).
Nel
caso del ricorso dell’utente difeso da un legale CODACONS (Avv. Silvana Viola) della
nostra sede, nella sentenza n. 176/11 emessa dal Giudice di Pace si legge: “il sistema di fatturazione adottato dal
consorzio convenuto era irregolare in quanto le somme richieste erano calcolate
con il criterio delle eccedenze, che consiste nell’applicare tariffe maggiori
per ogni soglia di consumo superiore al limite stabilito per il trimestre”.
Un bolletta dell'acqua recapitata ad una famiglia di Sassano |
Mi sono già informato su vari siti e da vari avvocati sui siti, e l'acqua non può essere staccata essendo un bene inviolabile come menzionato dell'articolo 2 della Costituzione italiana punto il gestore dell'acqua deve mandare diversi solleciti all'utente moroso, e può staccare l'acqua non prima di aver installato una fontana nelle vicinanze dell'abitazione del cittadino moroso! In questa fontana il cittadino potrà lavarsi e pulirsi e bere!
RispondiEliminaA noi hanno piombato oggi il contatore senza nessun tipo di preavviso.
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