Ed ecco come abbiamo risposto all'avviso.
CODACONS CAMPANIA ONLUS
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COMUNICATO 10-03-2012
COPIARE BENE PER INFORMARE MEGLIO: UN
PARERE DI UN’AUTOREVOLE COMMISSIONE PRESIEDUTA DA UN INGEGNERE RIPORTATO IN
MODO ERRATO SUI MANIFESTI AFFISSI A SALA CONSILINA
Quando si dice la
forza delle idee. E non si ha idea della forza che si impiega
nell’affiggere, a spese dei cittadini, degli avvisi riportanti un parere della
Commissione Nazionale per la Vigilanza sulle Risorse Idriche. Con dati errati.
Come in campagna elettorale, il numero di manifesti è proporzionale alla forza
che si vuole mostrare di fronte ai cittadini, che devono così sentirsi
obbligati a credere che esista l’articolo 153 comma 2 del D.Lgs.vo
252/2006. Forse si voleva citare qualche altra legge, magari la 152/2006. Ma non crediamo che vi sarà
un eguale dispiegamento di forze per chiedere scusa ai cittadini di questo
errore e, soprattutto, del burocratese con il quale si è tentato di spiegare il
“parere” della Commissione. Da tutto questo si evince solo il disturbo di un
manovratore che non ha alcuna intenzione di essere disturbato oltre.
Questa lotta di
liberazione dell’acqua salese, che da quest’anno sarà ribattezzata acqua
salata, per via degli aumenti dell’ordine del 40% delle tariffe e per
via dei vari balzelli introdotti dalla Carta dei Servizi (nuova stella polare degli
utenti, secondo il Sindaco – ex membro del CdA dell’ATO 4) dovrebbe tuttavia passare
attraverso il referendum che il Comitato ABC di Sala Consilina ha proposto. Due
quesiti: il primo di caratttere consultivo, per la creazione di un’azienda
speciale di diritto pubblico; il secondo abrogrativo della delibera con la
quale il Comune di Sala Consilina trasferisce al CONSAC S. p. A. di Vallo della
Lucania, senza il consenso dei cittadini, la gestione della rete idrica
comunale. E per superare l’impasse del consenso, quella del referendum potrebbe
essere la strada maestra. Così anche l’Amministrazione di Sala Consilina
potrebbe evitare di arrampicarsi su scivolosi specchi. E, chissà, durante la
campagna referendaria, si potrebbero far apparire dei mega-cartelloni, dove si
avrà cura di riportare il nome del vero “mandatario elettorale”, riproducenti
scene di tripudio per questa bellissima conquista amministrativa.
Eppure, a notare
l’impatto visivo dato dal numero dei manifesti sbagliati affissi in paese, ci
tornano alla memoria le rappresentazioni iconografiche dei cartelloni
Hollywoodiani, visibili a tutti, tranne che ai controllori del buon andamento
della campagna elettorale, che intanto si svolgeva in modo scorretto, essendo i
manifesti della lista n. 1 sistematicamente occultati da entrambe le liste
avversarie (2 e 3). Tiremm’ innanz’!
ebbe ad esclamare il patriota Antonino Sciesa, in contesti più drammatici di
questo. Ma questo potrebbe esser il nostro motto, perché – per i cittadini
salesi – da questo punto in poi si tratterà di mostrare tutta quella dignità e
quella compostezza di cui sono capaci per affrontare una lunga e non semplice
lotta per l’acqua salese contro l’acqua salata.
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