lunedì 9 luglio 2012

SALA CONSILINA: SI TORNA AL PRIMO QUADRIMESTRE

Stanno arrivando a casa dei cittadini di Sala Consilina le bollette del "primo quadrimestre" del consumo idrico e alcune comunicazioni, inviate dalla ditta CONSAC S. p. A. con sede legale in Vallo della Lucania. Tuttavia, alcuni cittadini di Sala Consilina avevano spedito al Sindaco pro tempore e, solo per conoscenza, alla ditta CONSAC S. p. A. una missiva in cui essi negavano il proprio consenso alla cessione del contratto di fornitura idrica. Nella stessa missiva si invitava la ditta CONSAC S. p. A. di Vallo della Lucania a non inviare altre bollette, in quanto i cittadini stessi (con senso civico esemplare) si rendevano disponibili a pagare il dovuto (consumo idrico e depurazione) secondo quanto previsto dal contratto stipulato con il Comune di Sala Consilina. In queste ultime comunicazioni della ditta CONSAC S. p. A. si legge:

 "L'anticipo di consumo non risulta versato".  

Su questa vicenda avevamo già depositato - come sede CODACONS del Vallo di Diano - un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sala Consilina, per poter salvaguardare i legittimi interessi dei cittadini che avevano già versato l'anticipo di consumo all'Ente Comunale all'atto della stipula del contratto. Infatti, non si può richiedere due volte un anticipo di consumo per la stessa fornitura.

Inoltre, alcuni cittadini salesi si sono costituiti in Comitato - il Comitato ABC - per proporre una tornata referendaria proprio sul tema dell'acqua pubblica. Essi, nel proporre due quesiti referendari, uno abrogrativo, uno consultivo, certamente credevano in quanto riportato in una delibera del Consiglio Comunale di Sala Consilina (DCC n. 11 del 20-02-2010), approvata all'unanimità, nella quale si legge:

  ... l'accesso all'acqua, già alla luce dell'attuale nuovo quadro legislativo, e sempre più in prospettiva, se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l'ambiente, rappresenta: una causa scatenante di tensione e conflitti all'interno della comunità internazionale; una vera emergenza democratica e un terreno obbligato per autentici percorsi di pace sia a livello territoriale sia a livello nazionale e internazionale.


Bei propositi. Tuttavia, in un'altra delibera (DCC n. 13 del 17-04-2012), si legge:  


IL CONSIGLIO COMUNALE

VISTA l’istanza data 1/2/2012 acquisita al protocollo del Comune in pari data al n.1431 del Comitato “A B C -Acqua Bene Comune– Sala Consilina e relativa documentazione allegata con la quale si richiede l’ammissibilita’ di n.2 referendum di cui uno abrogativo che testualmente recita “Volete voi che si abroghi la deliberazione del Consiglio Comunale n.30 del 2 dicembre 2011 avente ad oggetto:la decisione di trasferire alla Società Consac Gestioni Idriche s.p.a. di Vallo della Lucania la gestione delle reti e degli impianti esistenti sul territorio comunale nella loro completezza ed integrità” ed altro consultivo che testualmente recita “Ritenete voi conveniente per l’intera cittadinanza che la gestione della rete idrica di Sala Consilina sia effettuata da una societa’ pubblica appositamente costituita?”;


CON VOTI favorevoli 12 e contrari 4 su 16 consiglieri presenti e votanti, compreso il Sindaco, resi nei modi e termini di legge,


D E L I B E R A


Dichiarare la non ammissibilità dei quesiti referendari di cui alle premesse presentati dal Comitato A B C –Acqua Bene Comune – Sala Consilina per le motivazioni riportate nella narrativa del presente atto deliberativo.


Ricordiamo chi erano i consiglieri assenti: Borgia Giovanni e Vocca Bruno per la maggioranza; Giuseppe Altieri e Amedeo De Maio per la minoranzaEd ecco che si ritorna, come nel gioco dell'oca, al punto di partenza. La ditta CONSAC S. p. A. di Vallo della Lucania, senza effettuare la lettura dei contatori, invia - sulla base di un consumo annuo ipotizzato - le fatture in acconto ai cittadini di Sala Consilina.  


Per evitare, allora, altre spese al cittadino che, per quanto riportato anche in Consiglio Comunale dai Consiglieri Paladino e Galiano, ha difficoltà - per il momento di crisi che la Nazione attraversa - a sostenere i rincari e le diverse e onerose modalità previste dalla cessione del contratto di utenza dal Comune di Sala Consilina alla ditta CONSAC S. p. A., possiamo suggerire di effettuare un tentativo di dialogo con il Sindaco pro tempore anche per evitare lunghi ed estenuanti contenziosi con l'Ente Comunale. In effetti, il Comitato ABC ha adito la Magistratura per quanto riguarda la mancata ammissibilità dei quesiti referendari e si pensa che, entro il prossimo Novembre, si potrebbe risanare una situazione che a molti è subito apparsa paradossale: dichiarare quanto scritto nella delibera del 2010 e poi, due anni dopo, non concedere un referendum locale sulla questione dell'acqua. 

Tenuto conto di queste situazioni, in qualità di responsabile della sede CODACONS locale posso suggerire l'invio, dopo attenta lettura, della missiva seguente al Sindaco di Sala Consilina. Si porti allora, in doppia copia, all'Ufficio Protocollo quanto riportato sotto, dopo aver compilato le parti mancanti. Si depositi una copia allo stesso Ufficio e si conservi una seconda copia per il proprio archivio.  

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Mitt.: ______________________________________     

Via ________________________________,  n_____

84036 Sala Consilina (SA)


 Codice Fiscale _______________________________


Al Sindaco pro tempore del Comune di Sala Consilina
Via Mezzacapo - Sede Municipale
84036 Sala Consilina (SA)

 Sala Consilina, __________________ 2012 


La/Il sottoscritta/o_________________________________________, nata/o a________________________ il______________, residente a Sala Consilina  alla via _________________________ N.___, avendo comunicato alla S. V. di non intendere accordare il consenso di trasferimento del proprio contratto di fornitura idrica alla ditta CONSAC S. p. A. con sede legale in Vallo della Lucania, avendo successivamente appreso dai manifesti affissi a cura del Comune di Sala Consilina dell’interpretazione giuridica data, sulla base di un parere della “Commissione nazionale sulla vigilanza delle risorse idriche”, alla cessione del contratto di fornitura idrica alla ditta CONSAC S. p. A., rende noto alla S. V. quanto segue.

 La ditta CONSAC S. p. A. di Vallo della Lucania, ancorché impresa a capitale pubblico, mostra di perseguire scopi lucrativi, muovendosi, nell’ambito del mercato, con investimenti in altri settori. Tale ditta, inoltre, opera in regime tariffario e con metodi di rilevamento del consumo idrico diversi da quelli adottati, fino all’anno 2011, dal Comune di Sala Consilina. La stessa ditta adotta metodi operativi onerosi per l’utente, laddove il Comune di Sala Consilina interveniva sulla rete idrica pubblica – nella maggior parte dei casi - con i propri operatori idraulici senza gravare sulla bolletta dei cittadini. I consumi addebitati all'utente, inoltre, sono attualmente presunti e stimati sulla base di dati trasferiti, si immagina (e senza bisogno di specificare che ciò sia avvenuto senza il consenso della/del sottoscritta/o), dall’Ente Comunale alla ditta CONSAC S. p. A.

Pertanto, le condizioni contrattuali stipulate dalla/dal sottoscritta/o e dal Comune di Sala Consilina per la fornitura del servizio idrico sono state completamente stravolte, mentre la ditta CONSAC S. p. A. sembra addirittura disconoscere, così come riportato su di una nuova bolletta per il primo quadrimestre 2012, recapitata all’indirizzo specificato sopra, l’anticipo fornitura già versato all’Ente Comunale all’atto della stipula del contratto originario. La stessa ditta era stata già invitata, con missiva presedentemente richiamata e indirizzata anche alla S. V., a non insistere nell’invio di ulteriori bollette, in quanto per gli utenti e per la/il sottoscritta/o, in particolare, il contratto di utenza risultava non solo stravolto, ma di gran lunga più svantaggioso in termini di tariffe e, per quanto detto, di modalità operative. Ciò anche a causa di una pratica non perfettamente legittima di addebitare alla/al sottoscritta/o consumi idrici presunti. E’ poi bene notare che tali richieste vengono effettuate, dalla ditta CONSAC S. p. A. di Vallo della Lucania, con addebito delle spese di spedizione delle bollette, in tre quadrimestri piuttosto che – come avveniva in precedenza - in un anno con più rate e senza spese di spedizioni del materiale cartaceo. Si nota, infine, che la ditta CONSAC S. p. A. insiste nell’imporre modalità e tariffe mai prima concordate dalla/dal sottoscritta/o con il Comune di Sala Consilina, che ha di recente inviato bollette per la fornitura del servizio idrico per l’anno 2011. Questa anomala e concomitante spedizione di bollette in un periodo non facile per le famiglie, è particolarmente inopportuna e ingenera non poche difficoltà nel bilancio familiare.

Per tutto quanto esposto sopra, la/il sottoscritta/o ribadisce quanto già comunicato nelle precedenti missive e invita l’Ente Comunale a tenere fede a quanto stipulato nel contratto di fornitura di un servizio di primaria importanza per lo svolgersi di una vita degna di essere chiamata civile. Infatti, il servizio idrico, contrariamente a quanto un’errata e fuorviante interpretazione giuridica possa far pensare, non è una fornitura di carattere strettamente privatistico, ma investe la sfera pubblica, con implicazioni che esulano dalla semplice fuizione di un bene materiale qualsiasi. Infatti, la natura pubblica del bene comune “acqua” è stata ribadita dal refendum dell’11 e 12 giugno 2011. La fruizione di questo bene comune, quindi, permette la conduzione di una vita dignitosa ai cittadini di una comunità civile. Questi concetti venivano, di fatto, così esposti nella delibera n. 11 del C. C. del 20-02-2010, nella quale si dichiara l’acqua un bene comune, essenziale ed insostituibile per la vita di ogni essere vivente, un diritto inviolabile, universale, inalienabile ed indivisibile dell'uomo, che si può annoverare fra quelli di riferimento previsti dall'art. 2 della Costituzione della Repubblica Italiana; il servizio idrico integrato un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l'accesso all'acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini.

E’ utile anche ricordare che il Comitato ABC di Sala Consilina aveva promosso un’azione refendaria che avrebbe potuto sanare il “vulnus” sociale ed amministrativo dovuto alla cessione di un servizio erogato in economia dall’Ente Comunale ad una Società per Azioni che, per quanto detto sopra, pur interamente a capitale pubblico, sta mostrando di perseguire scopi lucrativi che esulano da un’interpretazione strettamente pubblica dell’erogazione del servizio idrico riportata nella delibera citata sopra. Proprio in base a tali principi, si potrebbe ribadire quanto riportato in premessa nella stessa delibera, ossia, l'accesso all'acqua, già alla luce dell'attuale nuovo quadro legislativo, e sempre più in prospettiva, se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l'ambiente, rappresenta: una causa scatenante di tensione e conflitti all'interno della comunità internazionale; una vera emergenza democratica e un terreno obbligato per autentici percorsi di pace sia a livello territoriale sia a livello nazionale e internazionale. Tuttavia, nonostante i buoni propositi espressi nella citata delibera e approvati all’unanimità dal Consiglio Comunale di Sala Consilina, veniva respinta, con delibera del C. C. n. 13 del 17-04-2012, la proposta di refendum consultivo sull’acqua che chiedeva a noi cittadini se ritenessimo conveniente che la gestione della rete idrica di Sala Consilina fosse effettuata da una societa’ pubblica appositamente costituita.


Per quanto sopra esposto, si chiede – ai sensi degli artt. 1410 del C. C.- alla S. V. di intervenire prontamente – nelle more di future definizioni giudiziarie della questione referendaria oggetto di attenzione da parte della Magistratura, adita dal Comitato ABC -  affinché tutte le clausole del contratto stipulato con l’Ente Comunale possano essere onorate dalla ditta CONSAC S. p. A. che, ribadiamo, senza il consenso della/del sottoscritta/o sta erogando il servizio idrico alla propria famiglia che vive in nell’abitazione sita nel Comune di Sala Consilina all’indirizzo specificato sopra. La/il sottoscritta/o si riserva, infine, ogni utile azione atta alla tutela di un diritto inviolabile, universale, inalienabile ed indivisibile dell'uomo, che si può annoverare fra quelli di riferimento previsti dall'art. 2 della Costituzione della Repubblica Italiana.


Distinti saluti,

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