sabato 30 giugno 2012

LA BELLEZZA

Ho visto la bellezza sulle sponde del lago di Manzoni. Ho visto vegetazione e case che si sposavano agli occhi del viandante e ho cercato di capire quanto valesse, usando i parametri del freddo mercato, quel patrimonio immobiliare.
Il lago di Como: veduta aerea

Ho visto i fiori, ordinati nelle più variopinte forme, e ho sentito l'odore delle acque. Ho respirato a fondo l'aria calda di un mese estivo sulle sponde del lago: ho pensato se qualcuno fosse in grado di dirmi quanto potesse valere, in euro, quel respiro profondo.


Argegno: ristorante la Piazzetta
Ho poi confrontato il rozzo dire di gente adusa al comando con quella delicata bellezza. E ho capito quanto quelle acque fossero lontane dalla scriteriata logica dei figli di valli lontane, dove il colore del soldo ha preso il posto delle tenui sfumature del verde dei monti.

Bellagio
E dove il cemento e le brutture e quegli orridi progetti di morte hanno sopraffatto la fauna nei fiumi, il sicuro volo nell'aria, il placido scorrere del tempo sui monti e la tranquilla vita nei campi. E più mi avvicinavo alla natia vallata, più la bellezza di quei luoghi si allontanava. Scompariva, infine, ai piedi del mostro nostrano. 
Affiorava, tuttavia, la speranza che un giorno i miei conterranei avrebbero capito il valore inestimabile di un territorio integro, popolato da gente sana dedita alla cura dell'utile, del buono e del bello.     

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