Dal giugno 2009, mese in cui l’attuale amministrazione ha avuto la fiducia degli elettori salesi,
sono passati quattro anni. In questo lasso di tempo la già poco felice
situazione socio-economica di Sala Consilina, del Vallo di Diano e dell’intera
nazione italiana è andata peggiorando. In quest’ultimo periodo, inoltre, la
cessione della gestione della rete idrica di alcuni paesi della vallata ad una
società per azioni di Vallo della Lucania e la soppressione della sede
giudiziaria locale hanno fatto comprendere quanto fosse necessaria una
strategia (mai nemmeno pensata) per il rilancio socio-economico del
comprensorio. Pertanto, ad un anno dalle
prossime elezioni amministrative, c’è bisogno – secondo l’opinione di chi
scrive - del coinvolgimento delle menti
più lucide, dei cuori più integri e delle braccia più forti per tentare
di risollevare, con proposte nuove, le sorti della vallata.
Sala Consilina, essendo paese capofila, ha una responsabilità
in più rispetto alle altre cittadine del comprensorio: essa deve tracciare la strada
per uscire dal pantano della disoccupazione, dell’impoverimento sociale ed
economico, della devastazione ambientale e del peggioramento delle condizioni
sanitarie dovute ad un’urbanizzazione selvaggia della vallata, a un progressivo
inquinamento dei corsi d’acqua e a un uso improprio del territorio. Il Vallo di
Diano è stato addirittura utilizzato per lo smaltimento illecito di rifiuti,
così come documentato dagli atti dell’inchiesta Chernobyl, condotta dal PM
Donato Ceglie della Procura di Santa Maria Capua Vetere e conclusasi nel luglio
2007. Le responsabilità di tutto ciò ricadono su di una classe dirigente che –
a voler essere buoni - non è stata molto
attenta nel governare determinate dinamiche pseudo-imprenditoriali.
Da tutto ciò deriva
la necessità dell’iniziativa, che sento come obbligo morale, essendo stato candidato
sindaco nella scorsa tornata elettorale. Sono state invitate tutte le persone
che, a vario titolo, stanno cercando, in modo più o meno palese, di organizzare
dei gruppi per la formazione delle liste per le prossime elezioni
amministrative. Su questi personaggi, che rivestono o hanno rivestito un ruolo
pubblico, ricadrà la responsabilità della cernita di una classe dirigente
futura che sappia affrontare, con abnegazione e senso di responsabilità, un
futuro che si preannuncia pieno di difficoltà per tutti. Pertanto, sarà
necessario abbandonare, qui e adesso, l’abusata tecnica delle ingegnerie
numeriche e delle reti di interessi incrociati e riflettere, in modo aperto,
sui problemi da affrontare e sulle possibili soluzioni da proporre. Qui e
adesso, per disinnescare quei meccanismi perversi, messi in atto nelle scorse
tornate elettorali, che rischiano di far precipitare la situazione attuale, già
molto critica, in un continuo e inesorabile declino.
Queste le ragioni dell’evento. Questi i motivi di una
partecipazione convinta alla manifestazione pubblica. Questo l’intento,
affinché la piazza possa tornare ad essere il centro della vita sociale di una
comunità di cittadini pienamente consapevoli delle presenti difficoltà, ma
anche convinti della necessità di un impegno collettivo per conseguire
importanti traguardi sociali nel prossimo futuro.
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