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venerdì 5 luglio 2013

Salachesarà

 
Dal giugno 2009, mese in cui l’attuale amministrazione  ha avuto la fiducia degli elettori salesi, sono passati quattro anni. In questo lasso di tempo la già poco felice situazione socio-economica di Sala Consilina, del Vallo di Diano e dell’intera nazione italiana è andata peggiorando. In quest’ultimo periodo, inoltre, la cessione della gestione della rete idrica di alcuni paesi della vallata ad una società per azioni di Vallo della Lucania e la soppressione della sede giudiziaria locale hanno fatto comprendere quanto fosse necessaria una strategia (mai nemmeno pensata) per il rilancio socio-economico del comprensorio.  Pertanto, ad un anno dalle prossime elezioni amministrative, c’è bisogno – secondo l’opinione di chi scrive - del coinvolgimento delle menti  più lucide, dei cuori più integri e delle braccia più forti per tentare di risollevare, con proposte nuove, le sorti della vallata.
Sala Consilina, essendo paese capofila, ha una responsabilità in più rispetto alle altre cittadine del comprensorio: essa deve tracciare la strada per uscire dal pantano della disoccupazione, dell’impoverimento sociale ed economico, della devastazione ambientale e del peggioramento delle condizioni sanitarie dovute ad un’urbanizzazione selvaggia della vallata, a un progressivo inquinamento dei corsi d’acqua e a un uso improprio del territorio. Il Vallo di Diano è stato addirittura utilizzato per lo smaltimento illecito di rifiuti, così come documentato dagli atti dell’inchiesta Chernobyl, condotta dal PM Donato Ceglie della Procura di Santa Maria Capua Vetere e conclusasi nel luglio 2007. Le responsabilità di tutto ciò ricadono su di una classe dirigente che – a voler essere buoni  - non è stata molto attenta nel governare determinate dinamiche pseudo-imprenditoriali.
 Da tutto ciò deriva la necessità dell’iniziativa, che sento come obbligo morale, essendo stato candidato sindaco nella scorsa tornata elettorale. Sono state invitate tutte le persone che, a vario titolo, stanno cercando, in modo più o meno palese, di organizzare dei gruppi per la formazione delle liste per le prossime elezioni amministrative. Su questi personaggi, che rivestono o hanno rivestito un ruolo pubblico, ricadrà la responsabilità della cernita di una classe dirigente futura che sappia affrontare, con abnegazione e senso di responsabilità, un futuro che si preannuncia pieno di difficoltà per tutti. Pertanto, sarà necessario abbandonare, qui e adesso, l’abusata tecnica delle ingegnerie numeriche e delle reti di interessi incrociati e riflettere, in modo aperto, sui problemi da affrontare e sulle possibili soluzioni da proporre. Qui e adesso, per disinnescare quei meccanismi perversi, messi in atto nelle scorse tornate elettorali, che rischiano di far precipitare la situazione attuale, già molto critica, in un continuo e inesorabile declino.
Queste le ragioni dell’evento. Questi i motivi di una partecipazione convinta alla manifestazione pubblica. Questo l’intento, affinché la piazza possa tornare ad essere il centro della vita sociale di una comunità di cittadini pienamente consapevoli delle presenti difficoltà, ma anche convinti della necessità di un impegno collettivo per conseguire importanti traguardi sociali nel prossimo futuro.

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