domenica 11 ottobre 2015

RANDAGISMO: analisi e proposte

In alcuni Paesi ci sono esempi positivi di risultati nel migliorare l’ambiente, come il risa­namento di alcuni fiumi che sono stati inquinati per tanti decenni, il recupero di boschi autoctoni, o l’abbellimento di paesaggi con opere di risa­namento ambientale, o progetti edilizi di gran­de valore estetico, progressi nella produzione di energia non inquinante, nel miglioramento dei trasporti pubblici. Queste azioni non risolvono i problemi globali, ma confermano che l’essere umano è ancora capace di intervenire positiva­mente. Essendo stato creato per amare, in mezzo ai suoi limiti germogliano inevitabilmente gesti di generosità, solidarietà e cura.

Papa Francesco, Enciclica “ Laudato si’ “, 24 maggio 2015, 58.


LA PREMESSA

Il difficile momento attuale è tutto concentrato in un fotogramma, afferma il dott. Salvatore Gasparro davanti alle immagini del degrado della stazione ferroviaria Sassano-Teggiano in territorio di Sala Consilina: incuria verso l’ambiente, verso gli esseri viventi e verso il diritto dei cittadini alla mobilità. Inutile riportare le parole di Papa Francesco su quanto di positivo si va facendo in molti luoghi per la cura della “casa comune”. Davanti alle immagini raccolte in questo luogo ci fermiamo a riflettere tanto sulle responsabilità, quanto sugli effetti che questi fatti hanno sull'assetto socio-culturale di un intero territorio.

La generale scarsa sensibilità nei confronti dei beni ambientali e del servizio di trasporto pubblico locale, settore nel quale raccogliamo continue lamentele da parte degli utenti e delle famiglie, si accoppia all'insolvenza pubblica nei confronti del problema del randagismo. La prima pietra di un canile costosissimo fu posta in piena campagna elettorale nel 2009. Tutta la stampa locale partecipò alla manifestazione, raccogliendo la soddisfazione del Presidente della Comunità Montana dell’epoca (e anche attuale) e del candidato sindaco del comune valdianese che dovrebbe svolgere un ruolo di indirizzo politico-amministrativo per l’intera vallata. In particolare, in un pezzo apparso su ValloWeb il 28 maggio 2009 (si sarebbe poi votato l’8 giugno), si legge testualmente:

Viva soddisfazione è stata espressa dall'amministrazione comunale di Sala Consilina guidata dal sindaco Gaetano Ferrari per la messa a dimora della prima pietra per la realizzazione di un canile, una struttura senza precedenti nel Vallo di Diano. “Il progetto preliminare e definitivo è stato redatto dalla Comunità Montana- spiega orgogliosa il presidente del consiglio comunale di Sala Consilina Maria Stabile- l’intervento prevede la realizzazione di un ricovero sanitario per cani, prevede uno spazio per uffici amministrativi e ambulatori medici adeguatamente attrezzati. Inoltre il canile presenta uno spazio specifico per il ristoro dei cani randagi. Per questo primo intervento sono previsti 750,000 euro mentre nel secondo intervento è in progetto l’ampliamento di ristoro per i cani per un costo pari ad altrettanti 700,000 euro” .

Il problema è che, dopo la prima pietra e dopo aver realizzato le strutture murarie, nulla è stato più fatto, nell'indifferenza di molti. Intanto, c’era da portare in porto una campagna elettorale per una legislatura che avrebbe visto realizzarsi la cessione della rete idrica e la soppressione del tribunale di Sala Consilina. Ai cittadini che amano puntare il dito o a chi si affretta a declinare qualsiasi responsabilità, chiediamo solo di riflettere. Intanto, prima di decidere a chi addebitare le colpe di questo stato di cose, potremmo fare qualcosa di concreto, cercando di non imbrattare la stazione e adottando, così come suggerisce il dott. Gasparro, un cagnolino della cucciolata nata presso la stazione di Sassano-Teggiano della ferrovia Sicignano-Lagonegro, chiusa al traffico nel 1987 e aperta al degrado nei giorni nostri.  


L'INCONTRO

Per discutere del randagismo nel Vallo di Diano, Sabato 10 ottobre si è tenuta a Trinità di Sala Consilina un incontro-dibattito, cortesemente ospitato presso i locali della Parrocchia della Santissima Trinità, così come annunciato nella locandina riportata in questa pagina.

Oltre alle associazioni presenti al tavolo tecnico, in aula sedevano rappresentanti di altre associazioni del Vallo di Diano, il vice-presidente della Comunità Montana e sindaco di Padula, Paolo Imparato, e l'imprenditore padulese Angelo Caputo. Le due ultime presenze non erano casuali. Infatti, sia il vice-presidente Imparato, sia l'imprenditore Caputo hanno riportato una volontà comune di stipulare una convenzione, sulla base del progetto di coinvolgimento dei privati nel completamento e nella gestione dell'opera (project financing), per un ulteriore investimento di un milione e duecentomila EUR sulla struttura del canile comprensoriale. Si ricorda che l'opera, di cui è iniziata la costruzione nel 2009 (in piena campagna elettorale) è già costata al pubblico 500mila EUR circa. La stipula della convenzione per
Locandina dell'evento del 10 ottobre 2015.
questo ulteriore investimento (privato) è però di là da venire. 

Quest'ultima notizia, che in qualche modo chiarisce il futuro destino del canile comprensoriale di località Marroni, fornisce solo una risposta nel medio-lungo periodo al problema del randagismo nel Vallo di Diano che, come ben descritto da Isabella Veronica Gallo e da Elisa Utizi, ha bisogno di un approccio culturale nuovo da parte della collettività. Innanzitutto, per evitare che si verifichi il fenomeno dell'abbandono, vi è bisogno di una nuova sensibilità da parte di ciascun cittadino. Inoltre, per scongiurare il proliferare del numero di esemplari canini raminghi nelle strade e nelle campagne dei nostri paesi, vi è la necessità di lanciare una campagna di sterilizzazione su tutto il territorio.  

La sede locale del Codacons, per tramite di Salvatore Gasparro, ha colto l'occasione per proporre la stipula di una convenzione da attivare tra i veterinari del Vallo di Diano, aventi strutture idonee alla pratica della sterilizzazione di cani, e i 15 comuni del Vallo di Diano. Sulla base di questa convenzione si potrà avviare, anche nel brevissimo periodo, una campagna efficace di sterilizzazione su tutto il comprensorio. Sull'aspetto più propriamente pedagogico, non possiamo che auspicare campagne mediatiche sempre più frequenti ed efficaci sulla cura di questi animali.

La nostra associazione, pur considerando l'utilità dell'evento, esprime tuttavia rammarico per la gestione dell'incontro-dibattito. Infatti, a nostro modesto parere, si poteva e si doveva lasciare più ampio spazio ad alcuni aspetti tecnici, essenziali per dare un quadro più completo del fenomeno, non solo sotto l'aspetto dell'analisi dei fatti, ma anche per quanto concerne la praticabilità delle proposte atte a trovare una soluzione in tempi relativamente brevi a un fenomeno che sta assumendo una dimensione preoccupante.







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