In alcuni Paesi ci sono esempi
positivi di risultati nel migliorare l’ambiente, come il risanamento di alcuni
fiumi che sono stati inquinati per tanti decenni, il recupero di boschi
autoctoni, o l’abbellimento di paesaggi con opere di risanamento ambientale, o
progetti edilizi di grande valore estetico, progressi nella produzione di
energia non inquinante, nel miglioramento dei trasporti pubblici. Queste azioni
non risolvono i problemi globali, ma confermano che l’essere
umano è ancora capace di intervenire positivamente. Essendo stato creato per
amare, in mezzo ai suoi limiti germogliano inevitabilmente gesti di generosità,
solidarietà e cura.
Papa Francesco, Enciclica “ Laudato
si’ “, 24 maggio 2015, 58.
LA PREMESSA
Il
difficile momento attuale è tutto concentrato in un fotogramma, afferma il
dott. Salvatore Gasparro davanti alle
immagini del degrado della stazione ferroviaria Sassano-Teggiano in territorio
di Sala Consilina: incuria verso l’ambiente, verso gli esseri viventi e verso
il diritto dei cittadini alla mobilità. Inutile riportare le parole di Papa
Francesco su quanto di positivo si va facendo in molti luoghi per la cura della
“casa comune”. Davanti alle immagini raccolte in questo luogo ci fermiamo a riflettere tanto sulle
responsabilità, quanto sugli effetti che questi fatti hanno sull'assetto
socio-culturale di un intero territorio.
La generale scarsa sensibilità nei
confronti dei beni ambientali e del servizio di trasporto pubblico locale, settore nel quale raccogliamo continue lamentele da
parte degli utenti e delle famiglie, si accoppia all'insolvenza pubblica nei
confronti del problema del randagismo.
La prima pietra di un canile costosissimo fu posta in piena campagna elettorale
nel 2009. Tutta la stampa locale partecipò alla manifestazione, raccogliendo la
soddisfazione del Presidente della Comunità Montana dell’epoca (e anche
attuale) e del candidato sindaco del comune valdianese che dovrebbe svolgere un
ruolo di indirizzo politico-amministrativo per l’intera vallata. In
particolare, in un pezzo apparso su ValloWeb il 28 maggio 2009 (si sarebbe poi
votato l’8 giugno), si legge testualmente:
Viva
soddisfazione è stata espressa dall'amministrazione comunale di Sala Consilina
guidata dal sindaco Gaetano Ferrari per la messa a dimora della prima pietra
per la realizzazione di un canile, una struttura senza precedenti nel Vallo di
Diano. “Il progetto preliminare e definitivo è stato redatto dalla Comunità
Montana- spiega orgogliosa il presidente del consiglio comunale di Sala
Consilina Maria Stabile- l’intervento prevede la realizzazione di un ricovero
sanitario per cani, prevede uno spazio per uffici amministrativi e ambulatori
medici adeguatamente attrezzati. Inoltre il canile presenta uno spazio
specifico per il ristoro dei cani randagi. Per
questo primo intervento sono previsti 750,000 euro mentre nel secondo
intervento è in progetto l’ampliamento di ristoro per i cani per un costo pari
ad altrettanti 700,000 euro” .
Il problema è che, dopo la prima
pietra e dopo aver realizzato le strutture murarie, nulla è stato più fatto,
nell'indifferenza di molti. Intanto, c’era da portare in porto una campagna
elettorale per una legislatura che avrebbe visto realizzarsi la cessione della
rete idrica e la soppressione del tribunale di Sala Consilina. Ai cittadini che amano puntare il dito o a chi
si affretta a declinare qualsiasi responsabilità, chiediamo solo di riflettere.
Intanto, prima di decidere a chi addebitare le colpe di questo stato di cose,
potremmo fare qualcosa di concreto, cercando di non imbrattare la stazione e adottando, così come suggerisce il dott. Gasparro,
un cagnolino della cucciolata nata presso la stazione di Sassano-Teggiano della
ferrovia Sicignano-Lagonegro, chiusa al traffico nel 1987 e aperta al degrado nei
giorni nostri.
L'INCONTRO
Per discutere del randagismo nel Vallo di Diano, Sabato 10 ottobre si
è tenuta a Trinità di Sala Consilina un incontro-dibattito, cortesemente ospitato presso i locali della
Parrocchia della Santissima Trinità, così come annunciato nella locandina riportata in questa pagina.
Oltre alle
associazioni presenti al tavolo tecnico, in aula sedevano rappresentanti di altre associazioni
del Vallo di Diano, il vice-presidente della Comunità Montana e sindaco di Padula,
Paolo Imparato, e l'imprenditore padulese Angelo Caputo. Le due ultime
presenze non erano casuali. Infatti, sia il vice-presidente Imparato, sia l'imprenditore
Caputo hanno riportato una volontà comune di stipulare una convenzione, sulla
base del progetto di coinvolgimento dei privati nel completamento e nella gestione
dell'opera (project financing), per un ulteriore investimento di un milione e
duecentomila EUR sulla struttura del canile comprensoriale. Si ricorda che l'opera, di cui è
iniziata la costruzione nel 2009 (in piena campagna elettorale) è già costata al
pubblico 500mila EUR circa. La stipula della convenzione per
Locandina dell'evento del 10 ottobre 2015. |
questo ulteriore
investimento (privato) è però di là da venire.
Quest'ultima notizia,
che in qualche modo chiarisce il futuro destino del canile comprensoriale di
località Marroni, fornisce solo una risposta nel medio-lungo periodo al problema
del randagismo nel Vallo di Diano che, come ben descritto da Isabella Veronica
Gallo e da Elisa Utizi, ha bisogno di un approccio culturale nuovo da parte della
collettività. Innanzitutto, per evitare che si verifichi il fenomeno dell'abbandono, vi è
bisogno di una nuova sensibilità da parte di ciascun cittadino. Inoltre,
per scongiurare il proliferare del numero di esemplari canini raminghi nelle strade
e nelle campagne dei nostri paesi, vi è la necessità di lanciare una campagna
di sterilizzazione su tutto il territorio.
La sede locale del
Codacons, per tramite di Salvatore Gasparro, ha colto l'occasione per
proporre la stipula di una convenzione da attivare tra i veterinari del Vallo di Diano,
aventi strutture idonee alla pratica della sterilizzazione di cani, e i 15 comuni
del Vallo di Diano. Sulla base di questa convenzione si potrà avviare, anche
nel brevissimo periodo, una campagna efficace di sterilizzazione su
tutto il comprensorio. Sull'aspetto più propriamente pedagogico, non
possiamo che auspicare campagne mediatiche sempre più frequenti ed efficaci
sulla cura di questi animali.
La nostra
associazione, pur considerando l'utilità dell'evento, esprime tuttavia rammarico
per la gestione dell'incontro-dibattito. Infatti, a nostro modesto parere, si
poteva e si doveva lasciare più ampio spazio ad alcuni aspetti tecnici,
essenziali per dare un quadro più completo del fenomeno, non solo sotto
l'aspetto dell'analisi dei fatti, ma anche per quanto concerne la praticabilità
delle proposte atte a trovare una soluzione in tempi relativamente brevi
a un fenomeno che sta assumendo una dimensione preoccupante.
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