Aumenti in arrivo a Sala Consilina per
il servizio idrico integrato. Ecco la notizia sull’imminente cessione della gestione della
rete idrica al CONSAC.
Estrema sintesi tra rifiuti, cemento malmesso e alberi soccombenti. - Foto del dicembre 2010 - |
Sala Consilina (Sa) – Il Comune di Sala Consilina cede la gestione
dell'intero ciclo delle acque al Consac. Nei primi tempi ci saranno dei
rincari, nell'ordine del 40percento, ma forse è il male minore. È questo in
sintesi quanto emerso dalla pubblica conferenza tenutasi ieri sera nell'aula
consiliare del Comune di Sala Consilina. I rincari sarebbero motivati dal
livello eccessivamente basso delle tariffe (tra i 20 e i 30 centesimi al metro
cubo a Sala Consilina contro gli oltre 5 euro di Berlino) e dalle rate dei
mutui che negli anni il Comune ha contratto per far fronte alle esose spese di
gestione della rete idrica e fognaria, costi che il Consac si addosserà per
intero.
A questo punto dunque si profila uno scenario in cui il Consac, società
consortile al 100percento pubblica, rileva la totalità delle competenze oggi in
carico al comune la cui gestione è in passivo, il Comune si libera di una delle
maggiori voci passive di bilancio ed i consumatori avranno una tariffazione a
metro cubo che porterà ad un iniziale aumento delle bollette. Marginale, ma non
irrilevante, il centramento di un obiettivo imposto dall'Unione Europea: il
risparmio idrico naturale conseguenza della tariffazione a consumo e non più a
scaglioni.
A proposito di Sala Consilina, nel 2009 si registrava un
ennesimo aumento della TARSU (TAssa sui Rifiuti Solidi Urbani). Nonostante il sacrificio dei cittadini, ecco la situazione odierna in località Marroni (vedi intervista). Qualche analogia tra i due casi, forse, potremo coglierla dalle righe scritte in seguito all'aumento della TARSU.
Il Centro Sportivo Meridionale, sede del Consorzio "Bacino SA/3", costruito su circa 15 ettari di terreno a San Rufo. |
NON BASTA NARCOTIZZARE, BISOGNA
STRONCARE
Roberto De Luca
gennaio 2009
In un territorio dove gli affari si fanno con la politica e la politica si
fa con gli affari e con le clientele che ne derivano, non solo bisogna
narcotizzare l’opinione pubblica, facendo passare, attraverso i media, solo i
fasti delle amministrazioni e consorzi locali, ma bisogna stroncare anche il
minimo dissenso. E’ questo il messaggio che ci è arrivato (forte e chiaro) dopo
le nostre invettive e i nostri non teneri interventi sulla stampa. E quindi,
chi osa contrastare o criticare questo stato di cose è una persona che va messa
all’angolo in tutti i modi. Le hanno tentate tutte nel passato: buona fortuna e
buon lavoro anche per le prossime azioni volte a far tacere una voce critica.
Se nessuno parlerà dei loro lauti guadagni, gli affari di questi probi
cittadini saranno tali che potranno far sorgere qualche “holding” con i soldi
pubblici. E vedrete poi i tanti vantaggi per tutti.
Cumulo di detriti in fondo ad una strada incompleta nell'area di pregio ambientale del "boschetto paleo-palustre" in località Cappuccini a Sassano (SA). - Foto del dicembre 2010 - |
A proposito di vantaggi per tutti, prendiamo in considerazione i rincari
dell’immondizia a carico del cittadino. A Sala Consilina il Sindaco Gaetano
Ferrari ha dovuto innalzare la tassa sui rifiuti solidi urbani (TARSU) del 60%
per l’anno 2008. Si presume che simili rincari si siano registrati in altri paesi
del Vallo di Diano. Ora a noi questa sembra una cosa degna di nota. E su questo
vorremmo un po’ ragionare.
Perché viene rincarato in modo così considerevole la TARSU ? Sembra che una delle
ragioni addotte sia quella che la frazione umida debba viaggiare sul ferryboat
sullo stretto di Messina e farsi una vacanza in Sicilia. Scelta scellerata
questa, per la quale non c’è a tutt’oggi un responsabile; e perché lo si
dovrebbe cercare? Tanto a pagare è Pantalone. Eppure, avevamo già a
disposizione un impianto di compostaggio “perfetto” sul territorio, come l’Assessore all’Ambiente della Regione Campania,
Walter Ganapini, ha definito l’impianto di Polla, dove si sarebbe potuto
smaltire la frazione umida prodotta nel territorio. Per
la messa in funzione di questa struttura è stato speso tanto danaro (qualche
miliardo delle vecchie lire), ovviamente pubblico. E chi paga, se non
Pantalone? Infatti, bisognava riconvertire un impianto concepito come
inceneritore in un moderno impianto di compostaggio per il trattamento della
frazione umida della raccolta differenziata dei rifiuti, ed è stato fatto. Si
pensava che, finalmente, non fossimo
più in presenza di un'ennesima cattedrale nel deserto in questo Vallo di Diano,
che ne ha conosciute non poche, oltre ai capannoni “nominali” nelle campagne.
L'illusione è durata un lasso di tempo limitato. E così, oltre un anno fa, il
Consorzio che gestisce immondizia e sport in un’ottima sintesi logica, il
Consorzio Bacino SA/3 - Centro Sportivo Meridionale, ha deciso di chiudere l'impianto
con il risultato che i Comuni trasportano la frazione umida in Sicilia. Ricordo
un astuto slogan che suonava così: “La meta è il viaggio”. Ecco, anche in questo
caso, la meta (di alcuni) sembra sia proprio il viaggio dell’immondizia a spese
della collettività, mentre esiste un impianto di compostaggio “perfetto” a
Polla.
Eppure, la storia non è finita qui. Adesso, sono stati stanziati dei fondi, provenienti dal
Commissariato Rifiuti, da spendere per la costruzione di un impianto di
compostaggio “ex novo”a Sala Consilina. Ricorderete tutti l’invereconda
diatriba tra i comuni di Sala Consilina e Atena Lucana sulla futura gestione
dell’impianto. Sembra sia una cifra che si aggira intorno ai sedici milioni di
euro, con qualche posto di lavoro da gestire. Pantalone
pagherà anche per un nuovo impianto di compostaggio, mentre ve ne è uno
“perfetto” che aspetta solo di essere utilizzato. Misteri della nostra assurda
storia di territorio martoriato. Quando si tratta di fondi pubblici bisogna
fare a gara ad accaparrarseli, non importa se poi servano per costruire
infrastrutture per una zona industriale inutilizzata in una zona di pregio
ambientale. Ecco le logiche; quelle per le quali chi mette in rilievo questi
fatti passa per un rompiscatole. E queste logiche è bene non svelarle al
cittadino ignaro. E stroncare, stroncare, stroncare, chi non si allinea ad
esse.
In un anno che inizia all’insegna del risparmio, fanno bene gli
amministratori locali a mandarci a casa le bollette salate, perché così saremo
sempre più propensi alla parsimonia. E così quei grandissimi attori della
finanza locale, siamo certi, provvederanno a far in modo che anche la prossima
estate la “monnezza” continuerà a fare le vacanze in Sicilia, mentre qualcuno
di noi resterà a casa. Complimenti a coloro i quali avrebbero dovuto vigilare:
politici di opposizione (?) e non, istituzioni di controllo, associazioni di
cittadini. E buon viaggio ai nostri scarti umidi. Almeno per loro il viaggio
oltre lo Stretto è assicurato, perché, ricordiamolo ancora, “la meta è il
viaggio”.
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