martedì 7 agosto 2012

URBI ET ORBI

Ecco cosa accadeva nel dicembre scorso. Un utente si vede arrivare una fattura a quattro cifre, riportata sotto, e ricorre alla nostra associazione per scoprire cosa fosse successo.


Scattano allora le nostre indagini sia sulle tariffe, sia sull'iter amministrativo che autorizzava gli aumenti. Abbiamo scoperto quanto riportato nel comunicato di sotto.

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Comunicato 07-08-2012

PIANO TARIFFARIO APPROVATO DALL’ATO NEL NOVEMBRE 2011. AUMENTO DELLE TARIFFE APPLICATO PREVENTIVAMENTE DALLA DITTA CONSAC S. p. A. : SI ATTENDONO RIMBORSI A TUTTI GLI UTENTI

Le avventure di Pinocchio sono, dal momento in cui la penna di Carlo Collodi impresse quei caratteri liquidi su di un foglio bianco, un’utile lettura per i più piccini. Da allora, forse per abituare le nuove generazioni alla crudezza del vivere quotidiano, questo libro è compagno di vita di tanti ragazzi. Si racconta, in questo capolavoro, che il mondo è fatto anche di squallide figure come quella dei Mangiafuoco (ne vedete in giro?), di pericoli legati all’ignoranza che conduce le giovani vite alla perdizione del Paese dei Balocchi, di false promesse come quelle del Gatto e della Volpe, dell’assurdo mondo alla rovescia del Paese di Acchiappacitrulli, dove la giustizia viene amministrata punendo i truffati e assolvendo i delinquenti, e – per fortuna – anche della salvifica e costante azione di una Fata Turchina che veglia premurosa sulla famiglia del povero Mastro Geppetto

Lasciando la letteratura per ragazzi e venendo ai giorni nostri, diciamo che, non essendo stato dato nessun riscontro al nostro appello al rimborso di tutte le somme di danaro versate in eccesso dagli utenti alla ditta CONSAC S.p.A. con sede legale in Vallo della Lucania, invitiamo tutti i cittadini che hanno sottoscritto un contratto di fornitura idrica con la stessa ditta prima del 3 novembre 2011 a inoltrare una richiesta esplicita per ottenere i rimborsi dovuti. Un fac-simile della lettera da inviare alla ditta CONSAC S.p.A. è reperibile sul blog www.robertodeluca.blogspot.com.

Spieghiamo con parole semplici, comprensibili persino alle tre scimmiette, volutamente afone, non udenti e non vedenti, e ai goffi scimmioni di complemento, quello che è successo (naturalmente a danno di tutti gli utenti in questo grave momento di crisi economica!). La ditta CONSAC S.p.A. ha approntato un nuovo piano tariffario, che è stato approvato dall’ATO nel periodo ottobre-novembre 2011. Per effetto di tale nuovo piano tariffario, le bollette dell’acqua sono schizzate in alto, raggiungendo in molti casi quote a quattro cifre. Eclatante il caso di un utente di Vallo della Lucania che, nel dicembre scorso, si è visto recapitare a casa, come un gentile pensiero per le feste natalizie, una bolletta di 3875,22 EUR. Ma come mai, se l’aumento per ogni metro cubo era solo di un misero centesimo? Il meccanismo è stato già spiegato nel blog citato sopra e prevede sia l’aumento di un misero centesimo a metro cubo per ogni fascia tariffaria, sia una forte compressione del quantitativo di acqua che si paga nelle fasce tariffarie agevolate. Nelle delibere dell’ATO era scritto chiaro e tondo (non tonto!) che l’autorizzazione del nuovo piano tariffario non era retroattiva. Né tantomeno poteva esserla, visto che lo Statuto del Contribuente (legge 27-07-2000 n. 212), stabilisce, all’art. 3, comma 1, che "le disposizioni tributarie non hanno effetti retroattivi". La ditta CONSAC S.p.A. di Vallo della Lucania, tuttavia, ha pensato bene di attivare questo nuovo piano tariffario già dal 1 luglio 2010, ossia, con circa un anno e mezzo di anticipo. La sperimentazione deve essere andata bene, visto che l’ATO, che sta per ambito territoriale ottimale, non sembra abbia fatto una piega (aprendo però qualche piaga nelle tasche degli utenti!).


Sfortunatamente per la ditta CONSAC S.p.A., per gli sponsor politici della stessa, per le scimmiette e gli scimmioni menzionati prima, bisogna adesso rimborsare – e anche presto - tutti gli utenti ai quali, ingiustamente, è stato chiesto (e ottenuto!) di più di quanto dovuto. Infine, in questo buio periodo di crisi economica, invitiamo tutte le istituzioni alle quali è demandato il controllo degli atti amministrativi di una S.p.A. a verificare quanto da noi raccontato e, se è il caso, a proporre la nostra immediata reclusione, così come avvenne per il povero Pinocchio.  


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Pubblichiamo allora la seguente lettera per chiedere i rimborsi sugli aumenti "preventivi".

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Mitt.: ____________________________________
Via _________________________________
_______  _________________________ (SA)


Spett.le CONSAC S.p.A.
Via O. Valiante, 30
84078 Vallo della Lucania (SA)



OGGETTO: Richiesta rimborso

Spett.le ditta CONSAC,

nelle ultime bollette/fatture si rilevano due gravi anomalie. La prima è che viene effettuato, per il primo quadrimestre dell’anno 2012, un aumento triffario “a tempo determinato”, autorizzato (J) dall’ATO,  di 0.30 EUR sulla tariffa base che avevano validità solo per un periodo limitato del 2011, ossia, dal 24 ottobre al 31 dicembre 2011. La seconda è che pur avendo l’ATO approvato (J), in data 10 ottobre e 3 novembre 2011, il piano tariffario che prevede un aumento di un solo centesimo a metro cubo, ma che comprime notevolmente la quantità di acqua erogata a prezzi agevolati, con un conseguente consistente aumento del servizio idrico, la Spett.le S. p. A. ha ritenuto opportuno, per arcani motivi a noi non noti, mettere in atto lo stesso piano tariffario già dal 01 luglio 2010, ossia, con circa un anno e mezzo di anticipo. Lo Statuto del Contribuente (legge 27.7.2000 n. 212), stabilisce, all’art. 3, comma 1, che "le disposizioni tributarie non hanno effetti retroattivi". Infatti, nelle deliberazioni dell’ATO si affermava espressamente che l’applicazione di tale piano tariffario non potesse essere retroattiva.      

Si chiede pertanto di voler rimborsare l’intero ammontare di danaro illegittimamente incassato da questa Spett.le S.p.A. dal 01-07-2010 fino al 3-11-2011, per effetto di una retroattività arbitrariamente applicata, e nel primo quadrimestre 2012, per effetto di aumenti validi solo in un periodo ristretto dell’anno 2011, così come specificato sopra. Si resta in attesa di un sollecito riscontro alla presente.


_____________________, lì_______________

                                                              Distinti saluti, 

                                                             _______________________ 

2 commenti:

  1. secondo me è troppo poco chiedere solo la restituzione del "maltolto" senza chiedere anche i danni provocati dalla azione sicuramente illecita, con relativi annessi e connessi!

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  2. Grazie per il commento. Si spera, quantomeno, che ai cittadini venga restituito quello che a loro spetta. Condivido, tuttavia, la necessità di approfondire il problema anche da diversi altri aspetti, cosicché si potrà "proporre la nostra immediata reclusione, così come avvenne per il povero Pinocchio", come riportato nel comunicato.

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