Scattano allora le nostre indagini sia sulle tariffe, sia sull'iter amministrativo che autorizzava gli aumenti. Abbiamo scoperto quanto riportato nel comunicato di sotto.
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Comunicato 07-08-2012
PIANO TARIFFARIO APPROVATO DALL’ATO NEL NOVEMBRE
2011. AUMENTO DELLE TARIFFE APPLICATO PREVENTIVAMENTE DALLA DITTA CONSAC S. p.
A. : SI ATTENDONO RIMBORSI A TUTTI GLI UTENTI
Le
avventure di Pinocchio sono, dal momento in cui la penna di Carlo Collodi
impresse quei caratteri liquidi su di un foglio bianco, un’utile lettura per i
più piccini. Da allora, forse per abituare le nuove generazioni alla crudezza
del vivere quotidiano, questo libro è compagno di vita di tanti ragazzi. Si racconta,
in questo capolavoro, che il mondo è fatto anche di squallide figure come
quella dei Mangiafuoco (ne vedete in giro?), di pericoli legati all’ignoranza
che conduce le giovani vite alla perdizione del Paese dei Balocchi, di false
promesse come quelle del Gatto e della Volpe, dell’assurdo mondo alla rovescia del Paese di Acchiappacitrulli, dove la
giustizia viene amministrata punendo i truffati e assolvendo i delinquenti, e –
per fortuna – anche della salvifica e costante azione di una Fata Turchina che veglia premurosa sulla
famiglia del povero Mastro Geppetto.
Lasciando
la letteratura per ragazzi e venendo ai giorni nostri, diciamo che, non essendo
stato dato nessun riscontro al nostro appello al rimborso di tutte le somme di
danaro versate in eccesso dagli utenti alla ditta CONSAC S.p.A. con sede legale
in Vallo della Lucania, invitiamo tutti
i cittadini che hanno sottoscritto un contratto di fornitura idrica con la
stessa ditta prima del 3 novembre 2011 a inoltrare una richiesta esplicita per
ottenere i rimborsi dovuti. Un fac-simile della lettera da inviare alla
ditta CONSAC S.p.A. è reperibile sul blog www.robertodeluca.blogspot.com.
Spieghiamo
con parole semplici, comprensibili persino alle tre scimmiette, volutamente
afone, non udenti e non vedenti, e ai goffi scimmioni di complemento, quello
che è successo (naturalmente a danno di tutti gli utenti in questo grave
momento di crisi economica!). La ditta
CONSAC S.p.A. ha approntato un nuovo piano tariffario, che è stato
approvato dall’ATO nel periodo ottobre-novembre 2011. Per effetto di tale nuovo
piano tariffario, le bollette dell’acqua sono schizzate in alto, raggiungendo
in molti casi quote a quattro cifre. Eclatante il caso di un utente di Vallo
della Lucania che, nel dicembre scorso, si è visto recapitare a casa, come un
gentile pensiero per le feste natalizie, una
bolletta di 3875,22 EUR. Ma come mai, se l’aumento per ogni metro cubo era solo di un misero centesimo? Il
meccanismo è stato già spiegato nel blog citato sopra e prevede sia l’aumento di un misero centesimo a metro
cubo per ogni fascia tariffaria, sia una forte compressione del
quantitativo di acqua che si paga nelle fasce tariffarie agevolate. Nelle
delibere dell’ATO era scritto chiaro e tondo (non tonto!) che l’autorizzazione
del nuovo piano tariffario non era retroattiva. Né tantomeno poteva esserla,
visto che lo Statuto del Contribuente (legge 27-07-2000 n. 212),
stabilisce, all’art. 3, comma 1, che "le
disposizioni tributarie non hanno effetti retroattivi". La ditta
CONSAC S.p.A. di Vallo della Lucania, tuttavia, ha pensato bene di attivare
questo nuovo piano tariffario già dal 1 luglio 2010, ossia, con circa un anno e
mezzo di anticipo. La sperimentazione deve essere andata bene, visto che l’ATO,
che sta per ambito territoriale ottimale, non sembra abbia fatto una piega (aprendo però qualche piaga nelle tasche degli utenti!).
Sfortunatamente per la ditta
CONSAC S.p.A., per gli sponsor politici della stessa, per le scimmiette e gli
scimmioni menzionati prima, bisogna adesso rimborsare – e anche presto - tutti
gli utenti ai quali, ingiustamente, è stato chiesto (e ottenuto!) di più di
quanto dovuto. Infine, in questo buio
periodo di crisi economica, invitiamo tutte le istituzioni alle quali è
demandato il controllo degli atti amministrativi di una S.p.A. a verificare
quanto da noi raccontato e, se è il caso, a proporre la nostra immediata reclusione,
così come avvenne per il povero Pinocchio.
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Pubblichiamo allora la seguente lettera per chiedere i rimborsi sugli aumenti "preventivi".
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Mitt.: ____________________________________
Via _________________________________
_______
_________________________ (SA)
Spett.le CONSAC S.p.A.
Via O. Valiante, 30
84078 Vallo della Lucania (SA)
OGGETTO: Richiesta rimborso
Spett.le ditta CONSAC,
nelle ultime bollette/fatture si
rilevano due gravi anomalie. La prima è che viene effettuato,
per il primo quadrimestre dell’anno 2012, un aumento triffario “a tempo
determinato”, autorizzato (J) dall’ATO, di 0.30 EUR sulla
tariffa base che avevano validità solo per un periodo limitato del 2011, ossia,
dal 24 ottobre al 31 dicembre 2011. La seconda è che pur avendo l’ATO approvato
(J), in data 10
ottobre e 3 novembre 2011, il piano tariffario che prevede un aumento di un solo centesimo a metro cubo, ma che comprime
notevolmente la quantità di acqua erogata a prezzi agevolati, con un
conseguente consistente aumento del servizio idrico, la Spett.le S. p. A. ha
ritenuto opportuno, per arcani motivi a noi non noti, mettere in atto lo stesso
piano tariffario già dal 01 luglio 2010, ossia, con circa un anno e mezzo di
anticipo. Lo
Statuto del Contribuente (legge 27.7.2000 n. 212), stabilisce, all’art. 3,
comma 1, che "le disposizioni tributarie non hanno effetti
retroattivi". Infatti, nelle deliberazioni dell’ATO si affermava
espressamente che l’applicazione di tale piano tariffario non potesse
essere retroattiva.
Si chiede pertanto di voler rimborsare l’intero ammontare di danaro
illegittimamente incassato da questa Spett.le S.p.A. dal 01-07-2010 fino al
3-11-2011, per effetto di una retroattività arbitrariamente applicata, e nel
primo quadrimestre 2012, per effetto di aumenti validi solo in un periodo
ristretto dell’anno 2011, così come specificato sopra. Si resta in attesa di un
sollecito riscontro alla presente.
_____________________, lì_______________
Distinti saluti,
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secondo me è troppo poco chiedere solo la restituzione del "maltolto" senza chiedere anche i danni provocati dalla azione sicuramente illecita, con relativi annessi e connessi!
RispondiEliminaGrazie per il commento. Si spera, quantomeno, che ai cittadini venga restituito quello che a loro spetta. Condivido, tuttavia, la necessità di approfondire il problema anche da diversi altri aspetti, cosicché si potrà "proporre la nostra immediata reclusione, così come avvenne per il povero Pinocchio", come riportato nel comunicato.
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