Conferenza stampa presso il bar Paladino a Sala Consilina. A sinistra Loredana Marino, a destra Antonio Domini |
Il 15 febbraio 2013
il camper di Rivoluzione Civile è
giunto nel Vallo di Diano. Arrivato a Sala Consilina, (vedi servizio) ha sostato in via
Mezzacapo. Un segnale: la politica ancora c’è, nonostante tutti i tentativi, da
parte dei potentati del posto, di cancellarla o di utilizzarla a proprio uso e
consumo.
Il candidato alla Camera dei Deputati Antonio Domini e il segretario provinciale di Rifondazione
Comunista Loredana Marino hanno
tenuto una conferenza stampa presso il bar Paladino. Efficaci e coinvolgenti entrambi
gli interventi. In un’intervista rilasciata alla stampa locale, Domini ha
ribadito la necessità della riapertura al traffico della Sicignano-Lagonegro. E
noi specifichiamo che parlare di necessità non è fare promesse, ma ribadire
un’esigenza della collettività locale. Nell’entusiasmante intervento di Loredana
Marino, d’altra parte, si è scorta tutta la capacità “rivoluzionaria” delle
idee contenute nel programma di Rivoluzione Civile. In particolare, la proposta del reddito minimo per le disoccupate e i disoccupati è stata
spiegata nei dettagli come mezzo per svincolare tanti giovani dal “lavoro
purchessia”, dallo sfruttamento, dall’assenza di prospettive, e tante famiglie
dall’indigenza in questi periodi difficili di estrema crisi economica, politica
e sociale.
All'Ossario dei Trecento a Padula (SA). |
La stessa Loredana Marino ha voluto portare e depositare all’Ossario
dei Trecento a Padula una corona dedicata ai Trecento e a Carlo
Pisacane. Proprio a Padula siamo stati raggiunti dalla triste notizia del lutto
che ha colpito la cittadinanza di Buonabitacolo, cosicché - ancora scossi per
la tragica scomparsa di un lavoratore - abbiamo voluto anticipare la nostra
visita alla cittadina nella mattinata, avendo saputo della celebrazione del
funerale nel pomeriggio.
A Montesano Scalo |
Avendo dovuto anticipare la visita a Buonabitacolo,
abbiamo raggiunto con ritardo la località di Montesano Scalo dove ci attendava
il Comitato
per il no alla costruzione della stazione elettrica a Montesano Scalo.
Ci siamo scusati (e ancora una volta ci scusiamo) per il ritardo. Abbiamo avuto
modo di conoscere tante persone determinate. Ci siamo profondamente convinti,
dopo quell’incontro, che la destinazione d’uso del territorio dovrebbe essere
ben altra. E ci siamo anche convinti che, perché si possa realizzare un giusto
utilizzo del territorio, bisogna necessariamente dare fiducia alle persone
giuste. Il rapido passaggio per il boschetto paleo-palustre di Sassano,
dove sono scomparsi circa 2000 metri quadrati di area boscata, ci ha rinsaldati
in quella convinzione. Il ritardo accumulato non ci ha concesso di fare l’ultimo
passaggio a Polla. La Rivoluzione Civile ha visitato il Vallo di Diano,
lasciando un segno tangibile – si spera - della propria presenza. Infine, una
promessa: questo è solo l’inizio di una presenza destinata a rimanere.
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