Quando facemmo presente che, nell’ambito della rete
ospedaliera dell’ASL Salerno, il Presidio OSpedaliero di Polla veniva definito Pronto Soccorso
(PS), si scatenarono le ire dei potentati locali. Ed ecco cosa scriveva Antonio Sica , attento cronista locale, sulla questione.
Una figuraccia inaudita, l’ennesima dormita di chi dovrebbe tutelare il popolo del Vallo di Diano. Il sindaco di Polla, con il suo abituale candore, rivela ai nostri microfoni che quella della “retrocessione” dell’Emergenza del Luigi Curto di Polla da Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) di 1° livello a Pronto Soccorso, era stata in un primo tempo considerata una bufala, o meglio “l’ennesima bravata del Codacons”. Ed invece la notizia era vera e reale, e la fonte era lo stesso Ministero della Salute, che ha pubblicato nei giorni scorsi l’elenco dei presidi ospedalieri nei quali sono presenti servizi relativi all’Emergenza attivi al 30 settembre 2015 e la loro catalogazione. D’altra parte il buon sindaco di Polla stesso ne ha avuto conferma in queste ore, per iscritto, dal Sottosegretario alla Salute Vito De Filippo: la “retrocessione” dell’Emergenza del Luigi Curto da DEA a PS è contenuta in una relazione prodotta già a Febbraio 2015 e ribadita a Settembre 2015 da Mario Morlacco, all’epoca sub commissario alla sanità della Regione Campania, ed inviata al Ministero della Salute. Dunque mentre trascorreva un anno di chiacchiere inutili sulla sanità del Vallo di Diano, alle spalle dell’ignaro popolo valdianese si tramava l’ennesima pugnalata in tema servizi, di cui nessuno era a conoscenza.
Ossia, una struttura che - sulla carta - conta un numero di posti letto (PL) pari
a 212, numero più che doppio rispetto alla capacità ricettiva (92 PL) del
plesso ospedaliero (P.O.) “San Francesco d’Assisi” di Oliveto Citra (solo per fare un esempio), è
catalogata come PS, mentre la denominazione DEA1 (Dipartimento di Emergenza e
Accettazione di primo livello) è riservata – sempre a mo’ di esempio – al
nosocomio “San Francesco d’Assisi” di Oliveto Citra.
Ma quale è stata questa tempesta in un bicchier d'acqua e perché il Plesso Ospedaliero di Polla ne esce malconcio dall'ultima vicenda legata all'Atto Azendiale approvato quest'anno?
Incominciamo allora a notare che i parametri per l’individuazione delle strutture complesse e delle
strutture semplici nella organizzazione del SSN sono stati così definiti in Regione Campania, per
i Presidi ospedalieri di ASL:
1 struttura complessa ogni 22 posti letto;
I suddetti parametri per i presidi ospedalieri di ASL (una struttura
complessa ogni 22 posti letto), sono da intendersi a livello aziendale e
possono essere declinati dall’azienda in modo diverso da presidio a presidio
ferma restando la necessità di non superare in ogni caso la media aziendale una struttura complessa ogni 22 posti letto….
Per le ASL, le UOC per discipline senza
posti letto potranno essere attinte anche da quelle previste per le strutture
territoriali (1 ogni 13.515 residenti).
Il numero delle UOC e delle UOSD per le varie discipline è così determinato dall’Atto Aziendale (pag. 107):
Posti letto assegnati 1.811
Unità Operative Complesse
determinate in 82,31
Unità Operative Semplici
82,31x1,31 = 107,83 (108)
Abitanti 1.106.506
Unità Operative Complesse
determinate in 81,87 (82)
Unità Operative Semplici
81,87 x 1.31 = 107,25 (107).
PLESSO OSPEDALIERO DI POLLA: UOC con posti letto
Operando una semplice divisione per ottenere le UOC da assegnare al P. O.
di Polla, si ha:
212 PL / (22 PL/UOC)= 9,64 UOC.
Approssimando per eccesso, avremo 10
UOC con posti letto da assegnare al P. O. di Polla, anche in considerazione
dell’importante collocazione geografica dello stesso, nella parte estrema della
provincia di Salerno, ai confini con la Basilicata, e del rilevante ruolo
relativo all'emergenza per la prossimità con una rete autostradale.
Tuttavia, le strutture
complesse con posti letto risultano soltanto otto e, dall’Atto Aziendale sono
le seguenti:
1) UOC Cardiologia
12 PL
2) UOC Chirurgia Generale 16 PL
3) UOC Medicina Generale 26 PL
4) UOC Oculistica
6 PL
5) UOC Ortopedia e Traumatologia 18 PL
6) UOC Ostetricia e Ginecologia 18 PL
7) UOC Anestesia e Rianimazione 8 PL
8) UOC Urologia
10 PL
Pertanto, in base ai posti letto presenti a Polla, andrebbero
individuate altre due strutture complesse tra quelle presenti.
PLESSO OSPEDALIERO DI POLLA: UOC senza posti letto
Per quanto riguarda le UOC senza posti letto, per l’attuale Atto
Aziendale esse risultano essere le seguenti:
1)
UOC Direzione
Sanitaria di Presidio
2)
UOC
Laboratorio Analisi
Operando una divisione per ottenere le UOC da assegnare al P.O. di
Polla, che fa riferimento a un bacino d’utenza di 67.037 abitanti (dati ISTAT
2016, riportati nell’Atto Aziendale), si ha:
67.037 abitanti / (13.515 abitanti /UOC)= 4,96
UOC.
Approssimando per
eccesso, si ha che circa 5 UOC potrebbero
essere assegnare al P.O. di Polla.
Confronto con gli altri Plessi Ospedalieri
Plesso
Ospedaliero
|
Abitanti
|
Posti letto
|
UOC con PL
|
UOC senza
PL
|
UOC con PL
calcolate (differenza)
|
UOC senza
PL calcolate (differenza)
|
“Luigi
Curto” di Polla
|
67.037
|
212
|
8
|
2
|
10 (-2)
|
4 (-2)
|
“S.
Francesco d’Assisi” di Oliveto Citra
|
N.A.
|
92
|
4
|
1
|
4 (0)
|
N.A.
|
“Maria
Addolorata” di Eboli
|
N.A.
|
166
|
8
|
3
|
7.54 ->
8 (0)
|
N.A.
|
Da uno sguardo sinottico alla tabella di sopra, l’ospedale di Polla
risulta quindi fortemente penalizzato. Questo fatto è chiaro da un semplice confronto con i vicini ospedali di
Oliveto Citra ed Eboli, entrambi catalogati come DEA1 (si veda Elenco nazionale delle strutture della rete
dell’emergenza ospedaliera, pubblicato dal Ministreo della Salute sul sito
seguente:
http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_8_1_1.jsp?lingua=italiano&id=17).
http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_8_1_1.jsp?lingua=italiano&id=17).
In particolare, se ci soffermiamo dapprima sui dati relativi al P.O. “S.
Francesco d’Assisi” di Oliveto Citra, notiamo che questa piccola realtà, per la
quale sembra non essere individuabile un bacino d’utenza specifico, è dotata di
soli 92 posti letto. Pur tuttavia, il numero di UOC destinate a questo plesso è
pari al numero massimo previsto dai parametri elencati sopra (con differenza
pari a zero). Il plesso stesso è PST nella rete traumatologica, è spoke II
livello per terapia del dolore rispetto all’Hub Azienda Dei Colli. Ospita,
infine, la psichiatria in DH gestito dal dipartimento di Salute Mentale. A
questa struttura è destinato un Direttore Sanitario.
Per quanto concerne il plesso ospedaliero “Maria Addolorata” di Eboli (166
PL complessivi, ossia 46 PL in meno rispetto al “Luigi Curto” di Polla) le
strutture complesse con posti letto sono 8, mentre quelle senza posti letto
sono 3. Anche per questo presidio ospedaliero, a pochi chilometri dal DEA1 di
Battipaglia, il numero di UOC previste è pari al numero massimo consentito dai
parametri elencati sopra (con differenza pari a zero). Il presidio di Eboli,
dotato di emodinamica, è hub di I° livello nella rete cardiologica. E' hub di
I° livello nella rete cardiologica ed è PST nella rete traumatologica. A questa
struttura è destinato un Direttore Sanitario.
A questa evidente discrasia non si è data soluzione nemmeno nella
delibera del DG dell’ASL Salerno n. 137 del 22-02-2017 (oltre un mese dalla
data di pubblicazione sul BURC dell’Atto Aziendale) in cui, in contrasto con le prescrizioni approvate nell’Atto Aziendale, si legge:
i) La disciplina
di Oculistica (6 posti letto) viene individuata come Unità Operativa Semplice
Dipartimentale (UOSD) – come da rettifica notificata alla Regione Campania in
data 16 gennaio 2017.
ii) La disciplina
di Geriatria (15 posti letto) viene individuata come Unità Operativa Complessa
(UOC) – come da rettifica notificata alla Regione Campania in data 16 gennaio
2017.
Inoltre, in questa stessa delibera del DG dell’ASL Salerno n. 137 del
22-02-2017 si legge testualmente che “alla
Direzione Sanitaria viene affidata anche la Direzione del Distretto n. 72”,
introducendo una ulteriore penalizzazione del P.O. di Polla, già penalizzato
dal contenuto dell’Atto Aziendale, così come abbiamo visto. L’anomalo accorpamento delle due diverse funzioni potrebbe
costituire un precedente non proprio consono al buon funzionamento dei servizi
sanitari, a tutto danno del cittadino.
Ma dire che la politica locale è dormiente su queste vicende è puro eufemismo. Qualcuno avrebbe dovuto approfondire questi temi. E non ci sembra che al momento quest'analisi sia stata ancora fatta, se non da specialisti che non hanno potere decisionale. Da quello che possiamo comprendere, in futuro si lascerà chiudere le specialità in modo progressivo in seguito al pensionamento degli operatori sanitari. Una triste storia tutta legata a un servizio sanitario nazionale ormai allo stremo.
Ma dire che la politica locale è dormiente su queste vicende è puro eufemismo. Qualcuno avrebbe dovuto approfondire questi temi. E non ci sembra che al momento quest'analisi sia stata ancora fatta, se non da specialisti che non hanno potere decisionale. Da quello che possiamo comprendere, in futuro si lascerà chiudere le specialità in modo progressivo in seguito al pensionamento degli operatori sanitari. Una triste storia tutta legata a un servizio sanitario nazionale ormai allo stremo.