Riporto la lettera, redatta da Paolo Abbate, spedita alle istituzioni per sollecitare un progetto per la salvaguardia dell'habitat della cicogna bianca nel Vallo di Diano.
CODACONS CAMPANIA ONLUS
http://www.codacons.it E-mail codaconsvd@yahoo.it fax: 0975 4931194
A: Comune di SALA CONSILINA,
Comune di TEGGIANO,
Comune di SAN RUFO, Comune di SASSANO,
Comunità Montana del Vallo di Diano,
Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni,
Regione CAMPANIA, Assessorato all’Ambiente
Ministero dell’AMBIENTE, Direzione generale per la protezione della natura e del mare,
e p.c. alla Stampa nazionale e locale
Oggetto: PROGETTO CICOGNA BIANCA
Spett.li Istituzioni,
Le cicogne bianche, dopo aver per lungo tempo solo transitato sulla nostra penisola nel loro tragitto migratorio, stanno tornando a nidificare in alcune regioni italiane. In particolare, in Campania si sono avuti eventi che lasciano ben sperare circa la futura permanenza temporanea di questi splendidi esemplari nella nostra regione. Tra questi eventi ricordiamo la sosta sulla cattedrale di Policastro, il 19 agosto 2004, di uno stormo di circa 60 cicogne, ripartite il giorno successivo verso la Calabria. L’evento più spettacolare, tuttavia, è avvenuto il 14 aprile scorso, quando 120 cicogne bianche sostarono nella baia di Trentova. Erano, evidentemente, in fase di migrazione verso il Nord e si sono fermate a riposare per riprendere subito il volo; cosa che è avvenuta poco tempo dopo il loro arrivo nella baia.
Il nido della cicogna bianca nel Vallo di Diano |
Nel 1996, in area contigua al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, una coppia di cicogne bianche ha nidificato su un traliccio dell’Enel nella piana del Vallo di Diano, nel territorio del Comune di Sala Consilina. E da allora ciò accade ogni anno. Forse, nel lungo volo verso settentrione, in quell’anno è apparsa loro questa valle dove si stagliava improvvisa una bella piana, attraversata dal fiume Tanagro e da tanti altri canali, ancora abbastanza libera dal cemento e pertanto ricca di cibo come piccoli mammiferi, rettili, anfibi, insetti.
Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (denominazione originaria dell’Ente all’epoca), salutando l’evento di Sala Consilina con entusiasmo più che comprensibile, mise a punto un progetto “per la conservazione e la difesa della natura”, dato che le cicogne avevano trovato nel Vallo “un importante rifugio”. Il progetto era di grande respiro e urgente da realizzare, perché proteggere la cicogna bianca che ritornava in Italia, e il suo habitat, non rappresentava solo una grande iniziativa in difesa della biodiversità, ma anche un fatto etico e di rispetto della natura e del suo diritto a esistere nelle sue molteplici forme di vita.
Paolo Abbate |
Il Vallo di Diano è un’importante area di transito migratorio, essendo una florida vallata attraversata, longitudinalemnte, dal fiume Tanagro. Ribadiamo, poi che, il 19 agosto del 2004, uno stormo di circa 60 cicogne si è fermato sulla cattedrale romanica di Policastro ripartendo la mattina seguente alla volta della Calabria. Ma il fatto ancor più interessante ce lo riferisce un volontario dell’associazione Ataps-Tutela Ambiente, Salvatore della Luna Maggio, che si occupa di monitorare il nido di Sala. Proprio quest’anno un gruppo di 50 cicogne si è riunito in località Termini in Sala Consilina, vicino al luogo di nidificazione, prima della migrazione in Africa.
In Calabria, in provincia di Rende e nella valle del Crati, dal 2003 ad oggi sono nate 150 cicogne bianche, e solo quest’anno ne sono nate trentatrè. Tutto ciò è anche dovuto al grande successo del progetto “Cicogna bianca” che
È attualmente in progetto individuare e preservare una zona umida nel Vallo di Diano, a cura del Consorzio di Bonifica del Vallo di Diano, per destinarlo ad habitat della cicogna. Pur tuttavia, la mera individuazione e tutela di zone umide non basta a garantire la permanenza della cicogna bianca sul nostro territorio. D’altro canto, in modo del tutto paradossale, alcune di queste aree, naturalmente presenti nel Vallo di Diano, così come già visto, sono oggi destinate ad uso industriale. Sarebbero necessarie, pertanto, non solo azioni volte alla preservazione dell’habitat e al monitoraggio del numero di esemplari, ma anche misure di accoglienza per gli esemplari più giovani, così come fatto in Calabria, in modo che il numero di permanenze temporanee possa aumentare di anno in anno.
Premesso tutto ciò, chiediamo alle Istituzioni tutte di attivarsi, ognuna per le Sue competenze, a promuovere un progetto per la nidificazione della cicogna bianca nel Vallo di Diano, rivolgendosi possibilmente alle associazioni ecologiste che intendono collaborarvi attivamente.
In attesa di cortese riscontro, si porgono cordiali saluti.
Roberto De Luca, responsabile della Sede