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venerdì 19 settembre 2014

Gli alberi della legalità

Sono tanti gli episodi di incuria e di disattenzione nei confronti della vegetazione del Vallo di Diano. Tanti che possiamo dire che esistono "alberi della legalità" un po' dappertutto nella nostra vallata, dal boschetto paleo-palustre ("sono scomparsi 2000 mq di area boscata" si legge in un rapporto del Corpo Forestale dello Stato) all'ultimo episodio di Sant'Arsenio, che lasceremo raccontare agli alunni della Scuola Media del ridente paesino della vallata con i loro disegni e i loro componimenti. E da alcune foto scattate il 15 settembre in un ex parco giochi popolato di pini. E da altre che ritraggono altri "alberi della legalità" disseminati sul territorio.


Le "verdi" e tristi considerazioni di alcuni alunni di Sant'Arsenio

(Versione originale, con rispetto dell'anonimato degli autori, senza correzioni di errori)



Tema
Parla di ciò che è accaduto agli alberi del parco giochi del tuo paese


Primo componimento:
Il primo giorno di scuola il vice-sindaco ci ha parlato di  rispettare la natura e poi fa abbattere quei poveri alberi del parco giochi? Ma perché ha fatto una cosa del genere,abbattere quegli alberi che guardavano il sole e i bambini che giocavano sotto di loro. Nessuno sapeva che quello per loro era l'ultimo giorno di felicità,allegria, in poche parole l'ultimo giorno della loro vita. Tra pochi giorni abbatteranno tutti gli alberi del paese poi si chiedono come mai in questi paesi c'è poco turismo. Il vice sindaco ha detto che li ripianteranno ma perché ripiantarli se ci sono già?
La cosa che mi dispiace è che tutti questi alberi hanno vissuto la storia di Sant'Arsenio da quanto è nata, gli alberi portano l'ombra nel paese.Senza alberi sarebbe un'estate bollente, un paese di cemento come una città industrializzata senza industrie. Questa è una cosa ingiusta, cosa hanno fatto questi poveri alberi, non hanno ucciso nessuno,non hanno fatto niente. Il vice sindaco non per offenderlo ma parla, parla e parla ma sono solo scuse.


Questa è una cosa ingiusta, io al vice sindaco gli vorrei tanto dire:"Gli alberi sono come persone, le piacerebbe se abbattessero lei?".


Secondo componimento:
Oggi vorrei raccontarvi dell'accaduto al parco giochi di Sant'Arsenio. Intorno al parco c'erano tanti alberi che appena piantati,piccoli e curiosi,vedevano tanta gente andare verso un posto chiamato"OSPEDALE". Con il passare del tempo, diventati grandi,capirono che l'ospedale non era un bel posto perchè ci andavano le persone che non stavano bene, così decisero di chinarsi verso il parco giochi che avevano sotto di loro e di vedere tutti quei bambini felici che raccoglievano le pigne e giocavano belli e contenti. La sera poi gli uccellini che avevano costruito i loro piccoli nidi sui grandi rami dei pini, sempre pieni di aghi verdi e belli, gli tenevano compagnia. I bambini erano felici e gli alberi ancora più di loro e andò avanti così ancora per molto tempo. Un giorno, però, gli uccellini avvisarono gli alberi che avevano sentito parlare il sindaco del fatto che voleva tagliarli perché erano malati, anche se non era affatto vero. Gli alberi  rimasero sconcertati e si  guardavano l'uno con l'altro cercando di scoprire se avessero qualche malattia, ma più si guardavano e più non capivano cosa avevano,allora avrebbero voluto scappare ma date le loro radici non potevano, allora provarono ad urlare ma gli mancava la voce, quindi per loro non c'era più nulla da fare.

Il mattino seguente, come previsto, arrivò la comunità montana e, prima di essere tagliati, versarono profumate lacrime di resina. Dato che era un parco giochi, ci hanno mai chiesto qualcosa? Forse se lo avessero fatto questo non sarebbe successo.














Quercia tagliata a località Quattro
Querce a Sala Consilina

Albero (evidentemente ammalato) che non
cresce nel Parco "Paolo Borsellino" di Silla.
Albero con vista sul "macello" - isola ecologica di Sassano.

Querce invadono la carreggiata di una strada
in località Quattro Querce a Sala Consilina.