Qualche tempo fa è stata pubblicata una foto di gruppo su
Facebook che ritraeva amministratori del Vallo di Diano insieme a un sostituto
procuratore dell’ex tribunale di Sala Consilina. L’ambiente serale sembrava di quelli
distesi e amichevoli, tanto da far pensare ad una frequentazione abituale
piuttosto che a un incontro occasionale o di lavoro. La foto è stata pubblicata su
Facebook forse perché qualcuno avrebbe voluto che si comprendesse qualcosa.
Situazioni simili sono inaccettabili in un paese normale. In particolare, io
credo che quella frequentazione potrebbe aver procurato effetti per la
Giustizia e – di conseguenza - per i cittadini del Vallo di Diano. Ne ho parlato
di recente con alcuni amici, mentre si discuteva del caso del povero Stefano
Cucchi e di altri casi legati alla lenta (e a volte per nulla perfetta)
macchina giudiziaria. Naturalmente, speriamo che questo sia un caso isolato,
perché, come cittadini, siamo portati a credere nella Giustizia, per non dover
cedere allo sconfortante clima del paese di Acchiappacitrulli descritto da
Collodi nelle Avventure di Pinocchio.
Il campo sportivo "Osvaldo Rossi" in un giovedì di mercato. |
Tuttavia, sembra che di queste cose, che attengono alla vita
di un’intera comunità, non si possa e non si debba parlare se non sottovoce, in
segreto. Chi te lo fa fare, è il "refrain" ricorrente. Pensa alla famiglia e alle
tue cose. Perché metterti contro queste persone? Sì, da un certo punto di vista
(quello strettamente utilitaristico) queste persone non hanno torto. Infatti, tutti
i legali ritratti nella foto con il sostituto procuratore sono stati o sono
amministratori pubblici. Figure pubbliche, quindi, che dovrebbero dar conto del
proprio agire anche nei momenti di vita non lavorativa, se esso dovesse avere
effetti sulla vita sociale. Gente che conta, che può anche permettersi di non
considerare queste poche righe scritte contro l’interesse della mia piccola
famiglia, scritte contro i miei interessi, ma dettate da una coscienza civica
ancora non sopita.
Parto da questa considerazione per parlare delle tante volte
in cui non siamo stati attenti alle piccole cose che accadevano intorno a noi e
abbiamo lasciato perdere. Mi potrei riferire, ad esempio, al campo di calcio tramutato
– il giovedì – in mercato. Avevo spedito una lettera a La Repubblica, pensando
di sollevare qualche controllo. Tutto inutile, mi son detto, dopo aver visto la
foto di gruppo. Così una pista d’atletica in terra battuta è sparita e il campo
sportivo è stato fatto e rifatto, senza che nessuno fiatasse sulla destinazione
del giovedì.
Mi potrei anche riferire a ciò che sta accadendo sul tratto
della ferrovia Sicignano-Lagonegro all’altezza della costruenda zona
industriale di Sala Consilina. Una buona parte di strada ferrata è ormai
scomparsa per permettere l’attraversamento dei mezzi pesanti dalla Strada
Statale 19 ai capannoni che si stanno costruendo nel versante a valle del tracciato ferroviario nella zona di ampliamento della zona PIP così come si vede nelle foto seguenti.
Lo strato di brecciame che sotterra i binari della ferrovia Sicignano-Lagonegro e cumuli di materiale di risulta. [Foto del 31-10-2014] |
Una strada comunale parallela ai binari della ferrovia Sicignano-Lagonegro nei pressi dell'ampliamento della zona PIP. [Foto del 31-10-2014] |
Ricordiamo che è in corso un processo, per un caso simile,
nei confronti dell’ex-sindaco di Sala Consilina. Il processo nasce in modo del
tutto fortuito. E la vicenda avrebbe seguito il destino di tante altre nostre
segnalazioni e si era avviata sul percorso dell’archiviazione, se non fosse
stato per la nostra caparbietà nel presentare opposizione alla richiesta di
archiviazione. Tutta la storia è raccontata in questi interventi della stampa locale, dove non manca la rituale dichiarazione dell'amministratore locale che ha fiducia nella magistratura. Giustamente!
Un pezzo da Italia2TV del 5 gennaio 2013 a firma di Erminio Cioffi.
Un pezzo da Italia2TV del 5 gennaio 2013 a firma di Erminio Cioffi.
Rinviato a giudizio il sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari.
Il primo cittadino dovrà rispondere del reato di occupazione di demanio
pubblico ferroviario. Oltre al sindaco sono stati rinviati a giudizio attraverso
imputazione coatta per danneggiamento della linea ferroviaria il direttore
dei lavori relativi alla costruzione di un viadotto dell’autostrada A3
Salerno – Reggio Calabria Ruggero Giuseppe Castrignanò e il direttore
dei lavori dell’ANAS Francesco Sabato.La prima udienza del processo
penale si terrà presso il tribunale di Sala Consilina il prossimo 24 aprile.
A darne notizia è stato il Codacons Vallo di Diano attraverso un comunicato
stampa a firma del responsabile Roberto De Luca. Questi i fatti alla
base della vicenda giudiziaria. Nel marzo del 2010 il Codacons denunciava
alla stampa il danneggiamento della linea ferroviaria Sicignano – Lagonegro
durante l’edificazione del viadotto dell’autostrada A3 SA-RC in località
Quattro Querce a Sala Consilina. Il mese successivo l’associazione dei
consumatori aveva presentato una denuncia alla Procura della Repubblica.
“Da un significativo fascicolo fotografico sullo stato dei luoghi del Corpo
Forestale dello Stato – scrive il Codacons nel comunicato stampa – e dal
verbale di accertamento della Direzione compartimentale di Rete Ferroviaria
Italiana (R.F.I.) del marzo 2010 si evinceva che una stretta strada
comunale di campagna, parallela alla linea ferroviaria, al servizio di un
complesso immobiliare privato di nuova costruzione in località S. Maria
della Misericordia, aveva invaso il demanio pubblico ferroviario”. La Procura
della Repubblica aveva fatto richiesta di archiviazione, per i fatti denunciati,
al Giudice delle Indagini Preliminari. Il GIP a seguito dell’opposizione
del Codacons alla richiesta di archiviazione ha invece disposto l’imputazione
coatta per i due direttori dei lavori e per Gaetano Ferrari che “nella qualità
di Sindaco di Sala Consilina, – si legge testualmente nel decreto di
citazione – al fine di occupare il terreno appresso indicato e di trarne
comunque profitto, dava disposizione – confermata con dichiarazione a
sua firma datata 15.07.2010 – di procedere all’allargamento della strada
comunale sita in località S. Maria della Misericordia di Sala Consilina
mediante occupazione di un terreno di proprietà della società R.F.I., e
destinato a luogo pubblico, per un’estensione di circa mq. 1000, senza
l’adozione di alcun formale provvedimento nei confronti della predetta società,
così determinando l’arbitraria invasione di predetto terreno”. Dal canto suo
Gaetano Ferrari si è detto fiducioso nella giustizia e il 24 aprile si presenterà
in aula per dimostrare la propria innocenza. Ferrari ha anche precisato
che le spese legali qualora dovesse essere condannato le pagherà di
tasca propria e non attingendo dalle casse comunali.
In questo articolo tratto da Il Mattino, anche Pasquale Sorrentino racconta la storia.
domenica, 6 gennaio 2013
Per il viadotto sindaco rinviato a giudizio
TG3 Fuori TG del 06/11/2014
Di recente anche la testata giornalistica TG3 (FuoriTG del 06-11-2014 dal min. 11:25 al min. 12:35) si è interessata della questione della rete ferroviaria che attraversa il Vallo di Diano. Ma è meglio che la cosa non venga divulgata troppo. Anche per non distogliere alcuni amministratori locali dal loro comodo idillio in questa terra che adesso è diventata come un Far West, dopo che il Tribunale è migrato in altra Regione.