Non poteva e non doveva esserci una settima lista a Sala Consilina. Ma quanta tristezza nel veder proliferare il numero di candidati in questa tornata elettorale. Appelli fatti, fino all'ultimo, per far recedere alcuni dalla volontà di frazionamento. Aprirsi al confronto e al dialogo, in questo momento, sarebbe stato infatti salutare per il paese.
Non poteva e non doveva esserci (soprattutto per i soliti noti) la lista Salachesarà a Sala Consilina. Il simbolo era quello in figura. Ma gli eventi del Tribunale, le mancate dimissioni dei sindaci della vallata e la terribile crisi socio-economica che stiamo vivendo hanno consigliato di non ripetere l'esperienza di cinque anni fa già a partire dal dicembre scorso (si veda lo scritto "Che Sala sarà"). Nel 2009 lo scenario era ben diverso: due liste fotocopia si contendevano il potere (per il potere). Una lista "a vocazione minoritaria" si presentava per portare nuove idee, soprattutto per iniziare un percorso di rinnovamento della classe dirigente locale. Quell'esperienza è stata osteggiata sul nascere, già nel 2009. Ne comprendiamo le ragioni. Oggi non posso trattenere la mia amarezza nel vedere la proliferazione di sigle e di nomi.
Nel 2009 è stato molto difficile, infatti, coinvolgere le persone nel nostro progetto. Questo il programma in sintesi, agli atti del Comune:
I) Valorizzazione delle risorse
sociali ed economiche del
territorio;
II) Salvaguardia dell’ambiente;
III) Trasparenza amministrativa;
IV) Rispetto della legalità;
V) Tutela dei diritti dei
cittadini, a partire dalle fasce
socio-economiche più disagiate.
Per
raggiungere tali obiettivi, ci si proponeva quanto segue:
1) Istituzione di un comitato di saggi per l’individuazione di possibili percorsi
professionali o imprenditoriali ai quali indirizzare i giovani nella fase di
formazione e post-formazione;
2) Istituzione
della figura del
difensore civico.
3) Messa
in rete di tutti gli atti amministrativi, comprese le trascrizioni dei verbali
delle sedute della Giunta e del
Consiglio Comunale, in modo da avvicinare l’amministrazione al cittadino;
4) Istituzione
di un gruppo di lavoro tecnico-scientifico atto ad individuare, sulla base
della reale vocazione commerciale, agricola e turistica del territorio, una
possibile soluzione sia all’annoso problema urbanistico legato al centro
storico di Sala Consilina, sia all’urgente problema della salvaguardia
ambientale della fascia pedemontana e di quella in pianura. Le relazioni di
tale gruppo di lavoro dovranno costituire il punto di partenza per una
discussione politica su questi problemi, che dovranno successivamente essere
approfonditi in Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva, entro un anno
dall’inizio della legislatura, di un nuovo assetto urbanistico (PUC), scevro
dalle manipolazioni politico-affaristiche del passato;
5) Implementazione
di misure atte a garantire il corretto svolgimento delle attività sociali e lavorative nel paese, attraverso la vigilanza dell’intero territorio e un nuovo
ed efficace piano di viabilità.
Oggi, invece, dopo la fine di un predominio decennale del sindaco e del suo vice, uno stuolo di pretendenti al trono. E di oppositori. Ne trovo tra quelli che avevano sostenuto il sindaco e il proprio vice; ne trovo tanti. Nell'azione silente di lotta per l'ambiente, per la democrazia, per la legalità, abbiamo avuto pochi compagni e molte defezioni. C'è anche un'altra amarezza. Coloro i quali hanno avuto ascolto nel 2009, non hanno voluto dare ascolto ai consigli di unire tutte le residue forze sociali sane del paese per dare vita ad un unico, grande schieramento che potesse proporsi come alternativa al ventennio trascorso. Non hanno nemmeno sentito il bisogno di confrontarsi in modo serrato con chi, strenuamente e coerentemente, ha cercato di contrastare le illogiche scelte politico-amministrative fatte non solo a Sala Consilina, ma in tutto il territorio valdianese.
Adesso più che mai avremmo dovuto riconsiderare temi quali l'acqua, i servizi, una nuova organizzazione sanitaria. Adesso più che mai avremmo dovuto dare fiducia a persone di buona volontà che avessero voluto e potuto tirare questa vallata fuori dalla palude attuale. Abbiamo invece visto prevalere una smania di protagonismo mai sperimentata prima. Cinque anni fa abbiamo fatto un atto di coraggio nel dare ai cittadini la possibilità di una scelta democratica diversa da quella che si proponeva. Oggi un atto di responsabilità nei confronti degli stessi cittadini che, forse, non meritavano lo scenario poco edificante di un raddoppio del numero delle liste.
E mi piace concludere questo scritto amaro, ricordando quanto detto cinque anni fa ad un giovane, oggi candidato in una lista capeggiata dal dott. Colucci Giuseppe (già sindaco nei dieci anni precedenti al decennio di reggenza di Ferrari). Oggi si potrebbero scrivere le stesse cose, a ruoli invertiti, dopo che cinque anni non solo sono trascorsi invano, ma hanno portato a una forte regressione socio-economica e culturale dell'intero comprensorio.
Daniele Pugliese cittadino di Sala
Consilina scrive una lettera aperta ai candidati sindaco di Sala Consilina
15-05-2009
Daniele Pugliese giovane cittadino di Sala Consilina scrive una lettera
aperta ai candidati sindaco di Sala Consilina, un testo di speranza in cui
afferma: “Durante questi anni ho sempre lottato affinchè i cittadini di Sala
iniziassero ad impegnarsi per cercare di dare un contributo concreto per la
propria città. Non ho mai voluto inviare messaggi ai nostri politici locali,
non perché non ne sentissi il bisogno,ma perché ritengo che sia il cittadino a
giocare il ruolo più importante e non il
politico. Con questa lettera, però, voglio lanciare un messaggio a tutti
i candidati alle prossime elezioni comunali. Voglio precisare che non si tratta
di nessuna polemica, ma soltanto di un pensiero espresso da un semplice
cittadino e diretto a chi governerà la
mia città. Spero che questa lotta miri a
raggiungere un unico obiettivo: conquistare la possibilità di cambiare
la vita del nostro paese. Mi auspico,dunque,che non si tratti di una lotta
finalizzata alla realizzazione di interessi personali ossia che lo scopo dei
candidati non sia quello di spianarsi la strada per i propri affari. Spero che
noi giovani verremo presi concretamente in considerazione e che non saremo sfruttati, manipolati e poi
lasciati al nostro destino. Bisognerebbe non attuare una politica fondata su un simile principio:
puntare sui giovani…mirare…sparare. I giovani sono il cuore del Paese e bisogna
puntare su di loro con progetti reali. Spero che , nel corso di questa campagna
elettorale che – vi rammendo-dura solo pochi giorni,siate in grado di
convincere noi tutti che queste nuove ed “insolite” unioni non sfocino in odio
o divorzi subito dopo la salita al Comune.
Spero che i centri di unione costruiti in questi anni, come ad esempio
villa comunale, centro polifunzionale, campo sportivo, possano diventare veri e
propri poli culturali e di incontro che diano ai giovani salesi la possibilità
di trovare lavoro e trascorrere del tempo libero in modo diverso. Tra la
popolazione è assai diffusa la delusione, eppure io mi auguro che la gente vada
a votare e che scelga tra i candidati chi davvero possa cambiare il nostro
Paese, mosso non dalle proprie mire personali,ma da un interesse sincero di fare e dare il meglio. Non andare a votare
non ha senso, ma semplicemente ci allontana ancora di più dalla vita politica
del nostro Paese. Vorrei fare un in bocca
al lupo a tutti i candidati. Che vinca il migliore ossia colui che sia in grado
di continuare a lavorare INSIEME AI CITTADINI
affinchè Sala diventi sempre più
bella, accogliente per tutte le classi di età e fonte di possibilità per noi giovani. E per finire spero di cuore
che tutte questi semplici e banali richieste da me avanzate, e che credo
rappresentino il pensiero di un po’
tutti i cittadini, diventino un GRAZIE”.
Risposta alla lettera di Daniele
Pugliese, giovane cittadino di Sala Consilina
18-05-2009
Caro Daniele,
la tua lettera aperta a tutti i candidati, da te idealmente indirizzata
solo al vincitore (ahimè!), mi ha sinceramente colpito.
Sembra di capire che tu desideri un cambiamento a
Sala Consilina, affinché si possa progredire nel rispetto delle nostre
tradizioni. Desideri che il nostro paese (sì, idealmente anche mio) si
trasformi in modo da poter essere un luogo pienamente godibile da parte dei
giovani. Desideri centri di aggregazione sociale veri: fucine di cultura e non
meri ritrovi. E come darti torto.
Tra gli impianti sportivi da te menzionati vi è lo
stadio di Sala Consilina, oggi adibito anche ad area mercato. Una delle poche
voci contrarie (se non l'unica) all'asfalto sulla pista di atletica,
originariamente in terra battuta, è stata quella di chi ti scrive adesso questa
missiva. Ho compreso la necessità di liberare le strade del paese dalle
ingombranti bancarelle, ma non ho condiviso la scelta del luogo scelto per
l'area mercato. Ho lanciato un grido di allarme: così si snatura un luogo, lo
si rende funzionale ad attività improprie, non attinenti allo sport e alla
crescita culturale (perché lo sport è anche cultura). Nessuno ha reagito, se
non, forse, per deridere in cuor proprio
le mie invettive, apparse sulla stampa locale. A Vallo della Lucania, che io
conosco per aver trascorso un intero mese di un'intensa campagna elettorale nel
2001 come candidato per la
Lista Di Pietro al parlamento nel collegio uninominale n. 22,
è stata fatta una scelta molto oculata. E' stata individuata un'area mercato
che, durante i giorni feriali (a Vallo il mercato settimanale si svolge di
domenica), funge anche da parcheggio per le auto. L'area in questione non è
molto distante dal centro, cosicché, la domenica, tutta la cittadina di Vallo
della Lucania si popola di gente che arriva dai paesi limitrofi.
Sarebbe stato opportuno, allora, fare la stessa
cosa anche a Sala Consilina, piuttosto che effettuare l'operazione di cui ti
dicevo prima. Tuttavia, nella nostra cittadina, come in altre parti in Italia,
si è andata consolidando un'idea utilitaristica della politica. Una sorta di
"do ut des" prevale ancora nelle scelte di noi cittadini e,
implicitamente, mi duole dirlo, anche nelle tue richieste. Infatti, sembra che
tu ti rivolga solo alla maggioranza che si costituirà dopo il voto, invece di
pretendere da tutti, una volta eletti, un coinvolgimento diretto per la
soluzione dei problemi legati al mondo dei giovani.
Non molto tempo fa sono stato giovane anch'io e ho
desiderato le stesse cose di cui tu parli nella tua lettera. Adesso, le stesse
cose le desidero per tutti i giovani di Sala Consilina e per le mie figlie. Ma
io ho scarse possibilità di essere eletto sindaco di questo paese, essendo la
mia candidatura espressione di una lista a vocazione minoritaria. Forse solo
per questo tu non dovresti rivolgerti a me, ma a chi si contenderà il primato?
Non è così, e perciò io ti rispondo, accettando la sfida che tu lanci.
Se chi vuole arrivare a gestire la cosa pubblica
nel nostro paese non si apre ai giovani, caro Daniele, è perché ha ancora
bisogno di rivolgersi ai professionisti della politica o ai portatori di voti
(la vittoria si conquista con i numeri in democrazia). Questa è la realtà dei
fatti. La mia lista, invece, si rivolge direttamente all'elettorato, senza
mediazioni familiari o altro. Abbiamo un chiaro programma: portare la politica
al servizio dei cittadini. Incontreremo la popolazione nei vari comizi di
quartiere, per farci conoscere e per raccogliere opinioni. Porteremo una
ventata di novità, così come abbiamo già fatto accogliendo il contributo del
MEETUP di Grillo del Vallo di Diano e Cilento.
Porteremo nuove idee, parleremo di futuro, quello per il quale noi
stessi stiamo adesso lavorando come operatori culturali.
Tuttavia, questi processi sociali sono
necessariamente lenti, soprattutto in realtà in cui le giovani intelligenze non
vengono completamente accolte, anche per una certa propensione della classe
dirigente a rivolgere lo sguardo alla poltrona e non ai problemi che ognuno di
noi vive nella vita di tutti i giorni. Queste innovazioni devono però essere
necessariamente spinte da voi giovani, con il nostro aiuto. Ed è per questo che
ho molto apprezzato la tua missiva, anche se ho dovuto puntualizzare alcune
cose. Se allora vorrai iscriverti al MEETUP di Grillo locale o, semplicemente,
verrai a incontrarci nei tanti incontri previsti dalla nostra compagine, ci
stringeremo la mano e cominceremo a dialogare. La mia richiesta non sarà il
voto per il voto, ma solo la possibilità di essere ascoltato. Se alla fine non
ti avrò convinto della bontà delle nostre idee, spero che tu possa trovare
altri progetti validi nelle altre due liste. Ma su ciò, caro Daniele,
permettimi di nutrire qualche dubbio. Eppure, già nel toccare con mano quanto
puntiamo sul rinnovamento della politica con questa nostra iniziativa locale,
resterà in te una speranza che qualcosa, finalmente, comincerà a cambiare
dall'8 Giugno 2009 (compirò 51 anni quel giorno) in poi.
A presto,
Roberto De Luca