Ecco quello che scrivevo ad alcune testate giornalistiche il 22 agosto 2014. Scrivevo da cittadino, consapevole che il solo potere persuasivo della parola poco avrebbe potuto per fermare i tragici eventi a cui abbiamo purtroppo assistito dopo qualche settimana a Silla di Sassano. Avrei voluto fare di più, ma non ho potuto fare altro che segnalare il problema alla stampa locale e non. La Repubblica di Napoli e altre testate giornalistiche locali hanno voluto riprendere la missiva, che riporto di seguito, insieme al link (per una rapida verifica) e alla lettera di accompagnamento. Non aggiungo altro alle parole di quel giorno d'agosto, in cui sono stato testimone di un evento di "folle velocità" nel pieno centro di Sala Consilina.
La velocità dei bolidi estivi
Roberto De Luca
22 Ago 2014
A volte si è involontariamente testimoni di fatti che
possono svelare, se
analizzati, una mentalità diffusa
che forse sarebbe bene
contrastare. Tollerare un insano
istinto giovanile di guidare ad alta velocità nel pieno
centro cittadino,
con poche azioni pedagogiche di
dissuasione e una
scarsa azione repressiva, potrebbe
significare vedere
una capillare diffusione di questa
moda.
Questo è solo uno dei
tanti problemi irrisolti che affliggono
una cittadina dell'entroterra del Salernitano (o del
"basso
Salernitano" come di recente definito da un alto
parlamentare).
Ma un problema macroscopico, sentito da molti e forse
sottovalutato, nonostante la foga imprevista di
ben sei liste
(col rischio della
settima) abbia imperversato nell'ultima
campagna elettorale condita
da turpiloquio pseudo-giovanile
e da uno spudorato e inconcludente "voleseme
bene"
d'accatto.
Spedisco alla stampa
libera queste righe come cittadino che
osserva determinati
fenomeni e non ha strumenti, se non
quello della
persuasione della parola, per affrontare queste
specifiche questioni.
Grato dell'attenzione,
porgo cordiali saluti.
Roberto De Luca
Bolidi nelle
strade di Sala Consilina
Roberto De Luca
Sala Consilina
La velocità sembra essere tornata di
moda, anche a discapito della correttezza formale e dell'accuratezza
nell'agire: un'era neo-futurista è forse alle porte? C'è da chiedersi,
comunque, se questo modo di fare possa essere tollerato dalle istituzioni. Due
anni fa, in procinto di attraversare le strisce pedonali con mia figlia sulla
centrale via Matteotti di Sala Consilina, dovetti arretrare allargando le
braccia per far da barriera al passaggio di una persona certo meno conscia
della durezza e della precarietà dell'esistenza: un bolide di mezza estate
stava sfrecciando per le strade del paese nelle ore di inattività della polizia
municipale. Chiamai immediatamente il 112 per segnalare l'accaduto. Mi hanno
poi spiegato che episodi di questo tipo se ne verificano ogni sera, e la conta
dei bolidi sembra aumentare con gli anni. La scena di poche sere fa mi ha però
lasciato senza parole. Passeggiavo con un amico di Roma, originario del posto e
in vacanza a Sala Consilina. Eravamo sullo spazio che resta ai marciapiedi, in
parte occupati dai tavoli dei baretti estivi, in parte da grosse auto con
grossi pneumatici, quando vediamo (si fa per dire) un bolide di mezza estate
sfrecciare in un verso. Una buona occasione per raccontare l'accaduto di due
anni fa all'amico attonito. Giunti nei pressi del municipio, vediamo il sindaco
in vesti non ufficiali parlare sul marciapiede con amici. Salutiamo con un
"buonasera" impersonale, educatamente. Ma non facciamo in tempo a
percorrere venti metri che il bolide si materializza, nel verso opposto, ancora
più veloce (se possibile) di prima. Ci giriamo e vediamo il sindaco perplesso.
Resta fermo a guardare nella direzione della scia di smog lasciata dal fulmine.
Attimi in cui forse pensa anch'egli al valore della velocità o ad una possibile
modifica della teoria della relatività infranta da quella particella impazzita.
Poi riprende a parlare con gli amici. Credo che all'indomani avrà predisposto
dei turni speciali della polizia municipale per mettere fine al fenomeno e per
fare in modo che giovani e meno giovani possano passeggiare per le vie del
paese senza correre grossi rischi. Eppure, se il neo-sindaco appartiene
anch'egli alla già folta schiera dei neofuturisti, c'è poco da "stare
sereni".
La Repubblica – Redazione di Napoli 23
agosto 2014