Davanti al Tribunale, sabato 23 giugno 2012, ore 8:30 circa. |
Un grazie alle forze dell'ordine che ci hanno accompagnato, in auto e a piedi, nel tragitto dal Tribunale di Sala Consilina fino ai binari della ferrovia Sicignano-Lagonegro (vedi anche articolo di Cono D'Elia), oggi abbandonata al proprio destino.
Sui binari della Sicignano-Lagonegro, tra i rovi che popolano la ferrovia, per testimoniare l'abbandono del territorio al proprio destino |
Riporto, di seguito, un significativo comunicato della sede CODACONS del Vallo di Diano del 20 giugno 2012 a firma del dott. Rocco Panetta.
LOTTIAMO “SENZA SE E SENZA MA” CONTRO LA CHIUSURA
DEL TRIBUNALE.
ALLO STESSO TEMPO, TUTTAVIA, NON NASCONDIAMO
(NEMMENO A NOI STESSI) LA REALTÀ DEI FATTI.
L’occupazione della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro,
il prossimo 23 Giugno, a poche
centinaia di metri dalla sede del Tribunale di Sala Consilina, vuole
dimostrare, in maniera evidente, la situazione di abbandono in cui versa tutto
il territorio del Vallo di Diano. La linea è CHIUSA dal 1 Aprile 1987 per
l’esecuzione dei lavori di elettrificazione della linea
Battipaglia-Potenza-Metaponto che, infatti,è stata riaperta al traffico
ferroviario solo nel 1993, anche a seguito di un’indagine della Magistratura di
Potenza.
I Parlamentari della Campania, eletti dal 1994 ad oggi, si
sono, sostanzialmente, disinteressati della questione. Un’interrogazione parlamentare contro la costruzione
di un secondo svincolo autostradale a Sala Consilina e per la riapertura della
linea ferroviaria fu presentata, nel 2003, dalla Sen. Anna DONATI (Verdi) di
Faenza (FC) ed un’altra, nel 2008, per la riapertura della linea, dall’On.
Gianni MANCUSO (PdL) di Novara. L’On. Tino IANNUZZI (PD) di Salerno, invece, ha
ritenuto prioritario sollecitare la costruzione (26 Milioni di euro) del
secondo svincolo autostradale a Sala Consilina.
Nella malaugurata ipotesi che si
concretizzi la soppressione del Tribunale di Sala Consilina, concordiamo con quanto affermato dal Presidente del Tribunale
salese, Sergio ROBUSTELLA, ossia che questo territorio faccia capo al Tribunale
di Lagonegro, distante circa 30 km, piuttosto che a Salerno o Vallo della
Lucania. Visto che l’esistenza di un collegamento ferroviario, quello tra Melfi e Potenza,
sulla linea Foggia-Potenza per il cui riammodernamento si spenderanno 200
Milioni di euro, è stato tra gli elementi considerati per proporre
l’accorpamento del Tribunale melfitano a quello di Potenza, diventa, a questo
punto, INDISPENSABILE la riapertura al traffico ferroviario della linea
Sicignano-Lagonegro, che collega tutto il Vallo di Diano con il Tribunale
lucano.
Diventa, altresì, URGENTE, la
realizzazione del raccordo ferroviario diretto, lungo 1800 metri e già
progettato nel passato, tra le linee Sicignano-Lagonegro e Sicignano-Potenza, evitando di raggiungere la stazione di Sicignano,
per realizzare collegamenti più veloci tra
il territorio del Tribunale lagonegrese e la sede della Corte d’Appello a
Potenza. Inoltre i ragazzi del Vallo di Diano potranno, finalmente, rispondere
correttamente, alla pari di tutti i loro coetanei, ad un test INVALSI per gli
esami di terza media, come quello di quest’anno che riguardava un biglietto
ferroviario di TRENITALIA che, invece, non
hanno mai visto non avendo MAI viaggiato in TRENO.
Il Responsabile Settore Trasporti
Dott. Rocco Panetta
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