Se fossi stato più attento, avrei ripreso per tempo un pezzo apparso su L'OPINIONE, una rubrica sportiva a cura di Gerardo Lobosco della redazione di Onda News. Un articolo dal titolo “Calcio a 5: Lo Sporting Sala Consilina diventaMarcianise. Tifosi delusi e amareggiati” diventa un grido di dolore e un utile spunto di riflessione per i concetti in esso espressi. A leggere tra le righe, il pezzo non riveste solo una valenza sportiva.
“Ora è ufficiale lo Sporting Sala Consilina, non c’è
più. La conferma è arrivata alle ore 12 del 12 luglio quando era fissato il termine ultimo per
procedere alle iscrizioni al campionato nazionale di serie B di calcio a 5. La conferma è
arrivata con l’elenco delle squadre che hanno formalizzato questo procedimento. E per i tanti tifosi salesi che nella passata
stagione nonostante la scelta di trasferire la squadra in quel di Pellezzano, per mancanza di idonei impianti
sportivi a Sala Consilina o nel Vallo di Diano, oltre alla delusione di non vedere più la
loro squadra ai nastri di partenza del prestigioso torneo, è arrivata anche la
beffa, infatti, con la complicità del tecnico Carlo Cundari, la squadra si trasferisce a Marcianise,
con il nome di Sporting Marcianise Sala.
Ma di Sala Consilina non c'è proprio nulla se non il
presidente Antonio Detta, che
ha inteso sposare questa causa. Una scelta che non ha trovato d’accordo
i tanti tifosi, i quali
hanno da subito invaso i social network sfogando la propria rabbia e delusione
per questo provvedimento giudicato davvero inopportuno.
Che dire? Un brutto colpo per
l’intero movimento del calcio a 5 e dello sport cittadino condizionato dalla
mancanza di impianti idonei, e senza andare troppo in avanti
per il popoloso centro valdianese non è un buon momento, l'uscita di scena della squadra di calcio a 5
arriva dopo aver perso il Tribunale, insomma davvero un periodo nero
per Sala Consilina che da centro capofila del territorio rischia di diventare
la “cenerentola” da cui tutti sembra vogliano scappare.
- Gerardo
Lobosco - www.ondanews.it -
Chi firma l’articolo è un
noto giornalista sportivo locale che, da anni, svolge con serietà encomiabile e
con dedizione assoluta la professione. Chi firma quel pezzo è consapevole di
quello che sta dicendo: un territorio che, pur avendo le potenzialità per rivendicare
un ruolo nel campo agonistico, non si può permettere (?) le attrezzature
sportive, nononstante la presenza di un Centro Sportivo Meridionale, gestito per
lungo tempo da un Consorzio di Bacino per la raccolta di rifiuti. Sport e immondizia sotto la guida di un unico ente: una perfetta sintesi logica di come è stata trattata la prima materia nel passato.
A corollario di questo
articolo, vorrei ricordare la personale inascoltata battaglia sull’asfalto sulla
pista di atletica del campo sportivo di Sala Consilina. Per chi scrive, quel
gesto era da considerare come indicativo della sensibilità di un’intera classe
dirigente nei confronti dei temi sportivi (vedi risposta - data come candidato sindaco nel 2009 - alla lettera aperta di Daniele Pugliese pubblicata sotto). Ebbi a scrivere una lettera anche a Repubblica (vedi sopra), ma nessuno - come al solito - fiatò. Il motto è lo stesso di quello scritto sui nostri autobus: "Non disturbare il conducente". E come se fossimo
trasparenti, come se i nostri caratteri fossero stati tratti da una lingua
sconosciuta, un lungo silenzio ha regnato sul tema. Persino le istituzioni di
controllo hanno fatto finta di non capire lo spirito di quella lettera. E così,
questa "cenerentola" si avvia a diventare tristemente abbandonata anche da un
barlume di speranza, vedendo arrivare al largo non già la nave di Carlo
Pisacane con i suoi Trecento, per un riscatto delle classi sociali produttive e
di quelle più esposte alla crisi economica, ma una fregata con a bordo i soliti
noti, pronti all’arrembaggio continuo di quelle istituzioni che ormai - da anni
- considerano “cosa loro”.
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Daniele Pugliese cittadino di Sala
Consilina scrive una lettera aperta ai candidati sindaco di Sala Consilina
15-05-2009
Daniele Pugliese giovane cittadino di Sala Consilina scrive una lettera
aperta ai candidati sindaco di Sala Consilina, un testo di speranza in cui
afferma: “Durante questi anni ho sempre lottato affinchè i cittadini di Sala
iniziassero ad impegnarsi per cercare di dare un contributo concreto per la
propria città. Non ho mai voluto inviare messaggi ai nostri politici locali,
non perché non ne sentissi il bisogno,ma perché ritengo che sia il cittadino a
giocare il ruolo più importante e non il
politico. Con questa lettera, però, voglio lanciare un messaggio a tutti
i candidati alle prossime elezioni comunali. Voglio precisare che non si tratta
di nessuna polemica, ma soltanto di un pensiero espresso da un semplice
cittadino e diretto a chi governerà la
mia città. Spero che questa lotta miri a
raggiungere un unico obiettivo: conquistare la possibilità di cambiare
la vita del nostro paese. Mi auspico,dunque,che non si tratti di una lotta
finalizzata alla realizzazione di interessi personali ossia che lo scopo dei
candidati non sia quello di spianarsi la strada per i propri affari. Spero che
noi giovani verremo presi concretamente in considerazione e che non saremo sfruttati, manipolati e poi
lasciati al nostro destino. Bisognerebbe non attuare una politica fondata su un simile principio:
puntare sui giovani…mirare…sparare. I giovani sono il cuore del Paese e bisogna
puntare su di loro con progetti reali. Spero che , nel corso di questa campagna
elettorale che – vi rammendo-dura solo pochi giorni,siate in grado di
convincere noi tutti che queste nuove ed “insolite” unioni non sfocino in odio
o divorzi subito dopo la salita al Comune.
Spero che i centri di unione costruiti in questi anni, come ad esempio
villa comunale, centro polifunzionale, campo sportivo, possano diventare veri e
propri poli culturali e di incontro che diano ai giovani salesi la possibilità
di trovare lavoro e trascorrere del tempo libero in modo diverso. Tra la
popolazione è assai diffusa la delusione, eppure io mi auguro che la gente vada
a votare e che scelga tra i candidati chi davvero possa cambiare il nostro
Paese, mosso non dalle proprie mire personali,ma da un interesse sincero di fare e dare il meglio. Non andare a votare
non ha senso, ma semplicemente ci allontana ancora di più dalla vita politica
del nostro Paese. Vorrei fare un in bocca
al lupo a tutti i candidati. Che vinca il migliore ossia colui che sia in grado
di continuare a lavorare INSIEME AI CITTADINI
affinchè Sala diventi sempre più
bella, accogliente per tutte le classi di età e fonte di possibilità per noi giovani. E per finire spero di cuore
che tutte questi semplici e banali richieste da me avanzate, e che credo
rappresentino il pensiero di un po’
tutti i cittadini, diventino un GRAZIE”.
Risposta alla lettera di Daniele
Pugliese, giovane cittadino di Sala Consilina
18-05-2009
Caro Daniele,
la tua lettera aperta a tutti i candidati, da te idealmente indirizzata
solo al vincitore (ahimè!), mi ha sinceramente colpito.
Sembra di capire che tu desideri un cambiamento a
Sala Consilina, affinché si possa progredire nel rispetto delle nostre
tradizioni. Desideri che il nostro paese (sì, idealmente anche mio) si
trasformi in modo da poter essere un luogo pienamente godibile da parte dei
giovani. Desideri centri di aggregazione sociale veri: fucine di cultura e non
meri ritrovi. E come darti torto.
Tra gli impianti sportivi da te menzionati vi è lo
stadio di Sala Consilina, oggi adibito anche ad area mercato. Una delle poche
voci contrarie (se non l'unica) all'asfalto sulla pista di atletica,
originariamente in terra battuta, è stata quella di chi ti scrive adesso questa
missiva. Ho compreso la necessità di liberare le strade del paese dalle
ingombranti bancarelle, ma non ho condiviso la scelta del luogo scelto per
l'area mercato. Ho lanciato un grido di allarme: così si snatura un luogo, lo
si rende funzionale ad attività improprie, non attinenti allo sport e alla
crescita culturale (perché lo sport è anche cultura). Nessuno ha reagito, se
non, forse, per deridere in cuor proprio
le mie invettive, apparse sulla stampa locale. A Vallo della Lucania, che io
conosco per aver trascorso un intero mese di un'intensa campagna elettorale nel
2001 come candidato per la
Lista Di Pietro al parlamento nel collegio uninominale n. 22,
è stata fatta una scelta molto oculata. E' stata individuata un'area mercato
che, durante i giorni feriali (a Vallo il mercato settimanale si svolge di
domenica), funge anche da parcheggio per le auto. L'area in questione non è
molto distante dal centro, cosicché, la domenica, tutta la cittadina di Vallo
della Lucania si popola di gente che arriva dai paesi limitrofi.
Sarebbe stato opportuno, allora, fare la stessa
cosa anche a Sala Consilina, piuttosto che effettuare l'operazione di cui ti
dicevo prima. Tuttavia, nella nostra cittadina, come in altre parti in Italia,
si è andata consolidando un'idea utilitaristica della politica. Una sorta di
"do ut des" prevale ancora nelle scelte di noi cittadini e,
implicitamente, mi duole dirlo, anche nelle tue richieste. Infatti, sembra che
tu ti rivolga solo alla maggioranza che si costituirà dopo il voto, invece di
pretendere da tutti, una volta eletti, un coinvolgimento diretto per la
soluzione dei problemi legati al mondo dei giovani.
Non molto tempo fa sono stato giovane anch'io e ho
desiderato le stesse cose di cui tu parli nella tua lettera. Adesso, le stesse
cose le desidero per tutti i giovani di Sala Consilina e per le mie figlie. Ma
io ho scarse possibilità di essere eletto sindaco di questo paese, essendo la
mia candidatura espressione di una lista a vocazione minoritaria. Forse solo
per questo tu non dovresti rivolgerti a me, ma a chi si contenderà il primato?
Non è così, e perciò io ti rispondo, accettando la sfida che tu lanci.
Se chi vuole arrivare a gestire la cosa pubblica
nel nostro paese non si apre ai giovani, caro Daniele, è perché ha ancora
bisogno di rivolgersi ai professionisti della politica o ai portatori di voti
(la vittoria si conquista con i numeri in democrazia). Questa è la realtà dei
fatti. La mia lista, invece, si rivolge direttamente all'elettorato, senza
mediazioni familiari o altro. Abbiamo un chiaro programma: portare la politica
al servizio dei cittadini. Incontreremo la popolazione nei vari comizi di
quartiere, per farci conoscere e per raccogliere opinioni. Porteremo una
ventata di novità, così come abbiamo già fatto accogliendo il contributo del
MEETUP di Grillo del Vallo di Diano e Cilento.
Porteremo nuove idee, parleremo di futuro, quello per il quale noi
stessi stiamo adesso lavorando come operatori culturali.
Tuttavia, questi processi sociali sono
necessariamente lenti, soprattutto in realtà in cui le giovani intelligenze non
vengono completamente accolte, anche per una certa propensione della classe
dirigente a rivolgere lo sguardo alla poltrona e non ai problemi che ognuno di
noi vive nella vita di tutti i giorni. Queste innovazioni devono però essere
necessariamente spinte da voi giovani, con il nostro aiuto. Ed è per questo che
ho molto apprezzato la tua missiva, anche se ho dovuto puntualizzare alcune
cose. Se allora vorrai iscriverti al MEETUP di Grillo locale o, semplicemente,
verrai a incontrarci nei tanti incontri previsti dalla nostra compagine, ci
stringeremo la mano e cominceremo a dialogare. La mia richiesta non sarà il
voto per il voto, ma solo la possibilità di essere ascoltato. Se alla fine non
ti avrò convinto della bontà delle nostre idee, spero che tu possa trovare
altri progetti validi nelle altre due liste. Ma su ciò, caro Daniele,
permettimi di nutrire qualche dubbio. Eppure, già nel toccare con mano quanto
puntiamo sul rinnovamento della politica con questa nostra iniziativa locale,
resterà in te una speranza che qualcosa, finalmente, comincerà a cambiare
dall'8 Giugno 2009 (compirò 51 anni quel giorno) in poi.
A presto,
Roberto De Luca
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