Si riporta di seguito l'intervento del dott. Salvatore Gasparro al Focus Group per una proposta di piano di sviluppo per il Vallo di Diano.
Si ringrazia il dott. Gasparro per la cortese collaborazione.
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PADULA
FOCUS
GROUP del 10-04-2014
RELAZIONE
PROPOSITIVA SULLE TEMATICHE
AGRICOLTURA-AMBIENTE-ENERGIA
SISTEMI
PRODUTTIVI E LAVORO
Il Relatore
delegato da CODACONS (Vallo di Diano)
Dott. Salvatore
Gasparro.
Il Codacons, da sempre impegnato nella tutela dei
consumatori e dell’ambiente, ritiene che qualsiasi forma di sviluppo
innanzitutto debba essere ecocompatibile, pertanto, tutti gli sforzi e le idee
dovrebbero concentrarsi nel gettare basi in contemporanea sia per la tutela
ambientale che per lo sviluppo economico locale seguendo un ordine logico che
vada dall’analisi della vocazione produttiva territoriale a strategie di
sviluppo che mantengano inalterato il rapporto ambiente-sviluppo (progresso e
sviluppo economico perderebbero la loro efficacia se si riduce la vivibilità del
territorio).
Anello di congiunzione tra ambiente è sviluppo
economico, data la vocazione territoriale del Vallo di Diano, è svolto dalle attività
agricole e zootecniche.
La situazione attuale purtroppo vede questo tipo di
attività nel Vallo di Diano bloccata e in continuo regresso per una serie di
lacune all’interno della filiera agricola:
a) Assenza di ricambio generazionale;
b) Utilizzo spesso di tecniche colturali e
metodologie obsolete ed antieconomiche (con sole poche eccezioni).
c) Assenza di infrastrutture propedeutiche e di
supporto alle attività agro-zootecniche ed agroindustriali .
Azioni correttive che si dovrebbero mettere urgentemente in campo:
1) La formazione.
L’offerta di formazione in campo agricolo deve
partire in primis dal potenziamento della qualità delle scuole superiori dando
la giusta IMPORTANZA e DIGNITA’ agli Istituti Professionali di
Stato. L’attuale Istituto Professionale di Stato per L’Agricoltura e L’Ambiente con sede a Sala
Consilina deve essere sostenuto e potenziato da tutti gli Enti territoriali che
si occupano di agricoltura ed ambiente, deve essere messo nelle condizioni di
offrire oltre ad attività didattiche teoriche molte più attività pratiche, si
potrebbe persino pensare di avviare una vera e propria “azienda
agro-zootecnica” e di trasformazione all’interno dello stesso Istituto i cui
proventi potrebbero autofinanziare la didattica e la ricerca stessa.
L’istituto non dovrebbe essere visto come semplice
mezzo di didattica, tutt’altro, dovrebbe essere utilizzato anche come strumento
di sperimentazione, ricerca e sviluppo di supporto alle varie attività ed
aziende agricole, dovrebbe essere supportato dai vari enti territoriali in
attività di propagazione e miglioramento genetico delle specie orticole proprie
di questo territorio e svolgere in contemporanea ricerca sull’innovazione in
campo agronomico. Gli istituti professionali si troverebbero in questo modo a
lavorare in sinergia con le varie aziende agricole traendone reciproci vantaggi
e soprattutto si verrebbero a creare presupposti per una migliore e più veloce
collocazione degli studenti nel futuro mondo del lavoro; in questo modo si
crea anche una importante infrastruttura di supporto all’agricoltura locale.
2) Laboratori
permanenti di formazione.
Incentivare e sostenere la formazione per gli operatori già impegnati in attività agricole
con continui corsi di aggiornamento pratici e teorici.
3)Semplificazione
burocratica
Per le aziende agricole già presenti occorre snellire tutti gli aspetti burocratici.
4) Piattaforma
Commerciale
La creazione di una
piattaforma commerciale (mercato ortofrutticolo e floricolo)
necessita come base per convogliare le micro e macro produzioni agricole ed
offrire uno strumento indispensabile all’incontro tra domanda ed offerta. Se analizziamo
la collocazione geografica del Vallo di Diano, si evince subito la sua
importante posizione strategica, crocevia tra Nord, Sud e Basilicata. Tutte le
produzioni che dalla Sicilia vanno ai mercati generali del Nord passano sulla
Salerno Reggio Calabria pertanto un mercato ortofrutticolo potrebbe
servire da base per gli scambi commerciali sia di produzioni extra territoriali
che di quelle locali. Il tutto recuperando anche strutture esistenti non
utilizzate.
5)Coinvolgere la grande distribuzione
La Grande Distribuzione insistente sul nostro territorio rappresenta
forse il più importante sistema di scambio commerciale al dettaglio, per questo
andrebbero avviati da parte dei vari Enti presenti sul territorio una serie di
protocolli di intesa per incentivare e promuovere l’introduzione nella catena
distributiva delle produzioni agro-zootecniche locali, magari in cambio di
sgravi o azioni gratuite di marketing , abbinando a questa azione anche
campagne informative per i consumatori per promuovere il consumo stagionale
delle varie specie ortofrutticole.
Analisi
Favorire il consumo delle produzioni nello stesso
territorio porterebbe dei vantaggi sia economici al territorio con il ricircolo
monetario nella stessa zona, sia degli indubbi
vantaggi ecologici limitando il trasporto su gomma a pochi chilometri.
Il tema di questo FOCUS Agricoltura-Ambiente ed
Energia per il Codacons possono essere anche tradotti in una sola parola: Biomassa,
dove per biomassa qui intendiamo
l’organizzazione di tutta la filiera del bio-pellet con il solo utilizzo
dell'insieme degli scarti agricoli e forestali, o qualche specifica
coltivazione arborea effettuata in terreni non utilizzabili per l'agricoltura o
da recuperare sul piano idro-geologico. I nostri paesi sono ricchi di questa
materia prima, reperibile sugli argini delle strade, sulle sponde dei fiumi,
nei campi in pianura o sui monti circostanti. Non tanto ricchi, tuttavia, per
alimentare super-centrali. I vantaggi economici ed occupazionali derivanti sono
di facile intuizione, tuttavia bruciando biomassa locale si preserva il
territorio anche sotto l’aspetto ecologico poichè gli scarti della combustione
ritorneranno all'ambiente e verranno assorbiti di nuovo dalle piante, non
producendo così alcun saldo attivo di sostanze di scarto immesse nell'ambiente.
Sostituendo dove è possibile la combustione del petrolio in favore della
biomassa oltre ai vantaggi ecologici già enunciati si ottiene anche il
vantaggio economico della permanenza dei capitali economici nello stesso territorio,
capitali attualmente sottratti al territorio che arricchiscono le
multinazionali petrolifere (esportiamo capitali importiamo smog).
Come ribadito in più occasioni inquadrando ed
avviano questo “progetto di
comunità” con la collaborazione di entità locali, pubbliche e private che sfrutta le risorse del
nostro Vallo in modo rispettoso dell’ambiente può dare un’occasione di
crescita economica del territorio, può inoltre aiutare il recupero di zone
agricole abbandonate e la bonifica di siti degradati, contrastando il dissesto
idro – geologico ed incoraggiando la creazione di consorzi di agricoltori. In
un’ottica di sviluppo e di tutela ambientale e territoriale il Vallo di Diano è
chiamato a dare la propria adesione a questa idea di sviluppo sostenibile per realizzare
un progetto considerato di grande valore ecologico, economico e sociale.
In ultima analisi
sarebbe opportuno affiancare al progetto sulle biomasse un’altra iniziativa di
carattere ecologico ed economico, per la risoluzione delle problematiche inerente
i rifiuti, almeno per la frazione umida di questi, dotare
ogni Comune o gruppi di Comuni confinanti di piccoli centri di compostaggio
dimensionandoli in modo da avere il minore impatto ambientale possibile. I
vantaggi derivanti sarebbero immediati con la riduzione dei costi per lo
smaltimento dei rifiuti, minori distanze da percorrere con la conseguente
riduzione di inquinamento ed infine una entrata per i Comuni derivante dai
proventi dalla vendita del compostato.
Ringraziamenti:
A nome del sottoscritto e del CODACONS i
ringraziamenti per l’invito a questo FOCUS e per aver avuto modo di esprimere e
dare un contributo attivo a questo dibattito con alcune idee propositive
inerenti le tematiche in discussione e sostenere attivamente con il proprio contributo questo tavolo di
confronto.
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