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domenica 22 luglio 2012

Le tre bellezze di Sala Consilina


Tutte racchiuse in un unico luogo: San Raffaele, un rione di Sala Consilina, così denominato dall'omonima cappelletta che ospita l'effigie dell'Arcangelo. Tre bellezze da indentificarsi, secondo il prof. Giuseppe Colitti, nella salubrità dell'aria, la bontà delle specialità culinarie e l'avvenenza delle ragazze del posto. Tre bellezze che vengono riscoperte ogni anno da molti abitanti del paese, che ormai conducono la loro vita nella piana, durante le calde sere di luglio dedicate ai piatti tipici e all'artigianato artistico locale nel posto più alto di questa ridente cittadina del Vallo di Diano. In queste serate la vallata  può essere ammirata da questo estremo presidio abitativo, in uno dei punti forse più suggestivi di San Raffaele, mentre si è immersi in una brezza perenne che spira da un'insenatura del monte sovrastante. "Allegracore" è il nome del posto e il nome dell'associazione che dà vita a queste serate, con appuntamenti estivi periodici.

Piazza Umberto I a Sala Consilina agli inizi del '900 (foto tratta
dal sito ufficiale del Comune).

Tre bellezze che oggi resterebbero ignorate, se non fosse per la meritoria azione di questo gruppo di volenterosi, ancorati ai valori (ormai non più tanto solidi) della buona tradizione locale. Così il lento deteriorarsi di tanti palazzi storici disabitati, che non trovano più un utilizzo nei frenetici tempi moderni, ci ricorda il dovere di segnalare l'esistenza di questo immenso patrimonio immobiliare da recuperare e rivalutare. La semplicità e, al contempo, l'autenticità e la compostezza delle persone che abitano queste parti alte di Sala Consilina ci spingono a chiederci perché, se tante bellezze sono concentrate in un solo posto, sono poi riscoperte solo una volta all'anno.

Cappella di San Raffaele (foto tratta dal
sito ufficiale del Comune di Sala Consilina).

Il discorso sulla qualità (non eccelsa) della vita di questi anni, poi, ci indurrebbe a dire che il posto, oltre a ospitare, nell'ex palazzo Vescovile situato lungo la salita Gioberti, la casa circondariale, potrebbe bene ospitare altre strutture di servizio e luoghi per la ricreazione. La presenza dei giovani mi ha fatto pensare ad un naturale e speciale locale all'aperto, di quelli che spesso si ritrovano nei posti di villeggiatura. La serenità del luogo provocherebbe una rispettosa gioia nelle giovani generazioni; di questo ne sono certo. Queste gambe slanciate, che affrontano le salite senza le difficoltà dei pur allenati anziani, avrebbero di che godere nelle lunghe serate durante le loro vacanze estive e chi, emigrato da Sala da anni o desideroso di visitare le tre bellezze del paese, volesse trascorrere i mesi estivi in compagnia del "bello", potrebbe usufruire di un panorama d'eccezione, dell'ospitalità della gente del posto, di aria salubre e di buon cibo.


Sala Consilina ieri (sopra) e oggi (sotto) - le foto sono 
tratte dal sito ufficiale del Comune di Sala Consilina.

Palazzo Vesci, il portale (foto tratta dal
sito ufficiale del Comune di Sala
Consilina).
Tuttavia, per quanto ne so, in questo posto non esistono strutture ricettive. Vero è che qualche "bed&breakfast" è stato creato da alcuni amministratori di Sala Consilina, presenti e passati, ma, al più, nelle loro seconde o terze dimore, o in quelle di parenti, in modo che non sapremmo se definire queste operazioni come un tentativo (fatto anche con finanziamenti pubblici) di rilancio turistico del paese. Si tratta, come è facile intuire, di scarsa lungimiranza e di pochezza di vedute. Ma questo è un altro discorso, che dovrebbe essere affrontato in altri contesti e al quale qui possiamo solo accennare per comprendere perché a San Raffaelle non ci sia nè un ristorante, nè un affittacamere, nè un ritrovo pubblico per le giovani generazioni. Eppure quei giardini pensili, quel terrazzo naturale, quei palazzi storici di indubbio fascino, quelle stradine che sembrano nascondere gli anni della storia più remota di queste zone meriterebbero più attenzione e più spirito di iniziativa. L'amministrazione, troppo distratta, forse, nel portare avanti le esternalizzazioni dei servizi e l'urbanizzazione della piana, dovrebbe incentivare la creazione di luoghi di benessere collettivo per gli anziani e le giovani generazioni. Ma anche questo è un discorso lungo, che presto dovremo affrontare in altri contesti. Agli abitanti del Vallo resta però la gioia di aver goduto del buon cibo, dell'aria salubre e dell'ospitalità delle persone del posto per due sere di seguito, in queste calde serate di luglio.

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