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sabato 3 settembre 2016

Incubi notturni: un paese alla rovescia

Immaginate di addormentarvi una sera e di sognare di un paese dove il linguaggio viene utilizzato in modo contrario alla semantica corrente e dove i ladri diventano guardie e, al contrario, i tutori dell’ordine e i cittadini onesti vengono perseguitati.  Questo sogno potrà di certo essere definito un incubo.
 
I reati diventano, in questo sogno, dei fatti di ordinaria amministrazione. Pertanto, per giustificare un falso in bilancio basterà parlare di un “bilancio non veritiero” e tutto sembrerà più che normale. Un imprenditore (si fa per dire!) che fa affari con i soldi pubblici potrà essere esattore (indiretto) e impositore (diretto) di tributi senza che nessuno si scandalizzi. Questo stesso imprenditore (nei nostri sogni) potrà impiegare persone a suo piacimento nella sua (si fa sempre per dire!) impresa e sfruttare questi “favori” elargiti per fare politica. E così la politica potrà farla con i suoi affari, facendo i suoi affari con la politica. Le istituzioni, nel sogno, saranno preda dei delinquenti di ogni risma, che allontaneranno le poche persone oneste che potessero annidarsi in esse come delle vipere. Vipere, perché potrebbero scoprire qualche cattiveria amministrativa, come la pervicacia nel negare diritti a chi li chiede per sé e per gli altri. Vipere, che potrebbero scoprire cosa si nasconde dietro alcuni appalti e alcune consulenze. Pertanto, meglio sarebbe tenere a debita distanza le vipere e continuare a coltivare i propri interessi, con l’aiuto del compare e dell’amico, ma anche dell’avversario fasullo, all'occorrenza.


In questo sogno i “reati” sarebbero perseguiti dai delinquenti. E, quindi, verrebbero arrestate tutte le persone perbene, per le stesse ragioni esposte sopra. I fiumi e i torrenti verrebbero resi delle fogne a cielo aperto per la gioia di tutti. Il verde finalmente calpestato e cementificato, sempre nel sogno, con tutto ciò che venisse in mente a chi regge le sorti del territorio. Le aree protette sarebbero trasformate in zone edificabili e palazzoni enormi verrebbero costruiti anche nei centri storici di egregia e antica fattura. La biodiversità diverrebbe una cattiva parola e verrebbe messa al bando; la vegetazione verrebbe trattata come immondizia; l’immondizia, di contro, verrebbe fatta crescere per le strade e ammirata come una reliquia. Da questa reliquia molte imprese trarrebbero lucro e molte buone azioni verrebbero fatte in suo nome: sversamento di rifiuti tossici in terreni agricoli; interramento di veleni in discariche (che in questo sogno diverrebbero tutte perfettamente legali); inquinamento dei corsi d’acqua e delle falde acquifere; trasporto della frazione umida su treni e su navi per terre lontane (per guadagnare di più alle spalle della gente); costruzione di inceneritori e di fabbriche inquinanti dappertutto per inondare di diossina e di polveri sottili tutto quanto gli uomini calpestano o respirano.

La stampa, nel sogno, sarà popolata da persone con pochi scrupoli che glorificheranno i malfattori e, finalmente, faranno stare zitto – definitivamente - chi difende l’ambiente e i diritti dei cittadini. Nella loro prosa le zone protette diverranno inutili, anzi dannose, perché opporrebbero ostacoli alla bramosia di chi intende speculare anche in questi luoghi incontaminati. I boschetti paleo-palustri saranno delle zone malsane, gli areali della cicogna delle ottime zone industriali, le zone archeologiche un ammasso di pietre.

Saranno così tutti liberi di “rubare il rubabile” e le cricche diverranno le nuove associazioni di volontariato, in cui opereranno Robin Hood moderni che tolgono agli altri per dare a sé stessi. L’opinione pubblica sarà dura, inesorabile, nei confronti delle persone perbene e la stampa sarà un “cane da guardia del potere”, abbaiando ogni volta che qualcuno criticherà, a ragione, un amministratore pubblico. Gli amministratori malvagi saranno definiti morbidamente, per non urtare la loro suscettibilità, e il cittadino inerme, che urla la propria disperazione, trattato come un paria di questa nuova, orribile società. Il giovanilismo andrà ancora di moda, cosicché le idee (si fa per dire!) non verranno giudicate nel merito, ma dall'età di chi le propone.    

Chi dovrebbe sorvegliare sull'ambiente, nel sogno, aiuterà le operazioni di devastazione e poi avrà mano libera per mettere alla berlina quei “millantatori” che dovessero denunciare gli scempi. Le imprese che forniscono servizi ai cittadini faranno a gara per vessare l’utente, che sarà oggetto di continue richieste di denaro per finanziare le tasche dei pochi soliti magnati.

In questo sogno, per sfortuna, saranno sempre e solo i deboli e gli indifesi a pagare il conto per i furbi e i profittatori, sempre più ricchi e potenti. È vero, il soggetto non sarà poi tanto diverso da quello della vita di tutti i giorni. Tuttavia,  ci sveglieremo di buon mattino e troveremo consolatorio sapere che l’incubo sarà durato solo per una notte. Ma che lunga notte, popolata da mostri, sarà stata!