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domenica 19 ottobre 2014

La velocità dei bolidi estivi

Ecco quello che scrivevo ad alcune testate giornalistiche il 22 agosto 2014. Scrivevo da cittadino, consapevole che il solo potere persuasivo della parola poco avrebbe potuto per fermare i tragici eventi a cui abbiamo purtroppo assistito dopo qualche settimana a Silla di Sassano. Avrei voluto fare di più, ma non ho potuto fare altro che segnalare il problema alla stampa locale e non. La Repubblica di Napoli e altre testate giornalistiche locali hanno voluto riprendere la missiva, che riporto di seguito, insieme al link (per una rapida verifica) e alla lettera di accompagnamento. Non aggiungo altro alle parole di quel giorno d'agosto, in cui sono stato testimone di un evento di "folle velocità" nel pieno centro di Sala Consilina.  


La velocità dei bolidi estivi


Roberto De Luca
 22 Ago 2014

A volte si è involontariamente testimoni di fatti che 
possono svelare, se analizzati, una mentalità diffusa
che forse sarebbe bene contrastare. Tollerare un insano 
istinto giovanile di guidare ad alta velocità nel pieno 
centro cittadino, con poche azioni pedagogiche di 
dissuasione e una scarsa azione repressiva, potrebbe 
significare vedere una capillare diffusione di questa 
moda.

Questo è solo uno dei tanti problemi irrisolti che affliggono 
una cittadina dell'entroterra del Salernitano (o del "basso 
Salernitano" come di recente definito da un alto parlamentare). 
Ma un problema macroscopico, sentito da molti e forse 
sottovalutato, nonostante la foga imprevista di ben sei liste 
(col rischio della settima) abbia imperversato nell'ultima 
campagna elettorale condita da turpiloquio pseudo-giovanile 
da uno spudorato e inconcludente "voleseme bene" 
d'accatto.

Spedisco alla stampa libera queste righe come cittadino che
osserva determinati fenomeni e non ha strumenti, se non
quello della persuasione della parola, per affrontare queste
specifiche questioni.

Grato dell'attenzione, porgo cordiali saluti.
Roberto De Luca


Bolidi nelle strade di Sala Consilina
Roberto De Luca
Sala Consilina

La velocità sembra essere tornata di moda, anche a discapito della correttezza formale e dell'accuratezza nell'agire: un'era neo-futurista è forse alle porte? C'è da chiedersi, comunque, se questo modo di fare possa essere tollerato dalle istituzioni. Due anni fa, in procinto di attraversare le strisce pedonali con mia figlia sulla centrale via Matteotti di Sala Consilina, dovetti arretrare allargando le braccia per far da barriera al passaggio di una persona certo meno conscia della durezza e della precarietà dell'esistenza: un bolide di mezza estate stava sfrecciando per le strade del paese nelle ore di inattività della polizia municipale. Chiamai immediatamente il 112 per segnalare l'accaduto. Mi hanno poi spiegato che episodi di questo tipo se ne verificano ogni sera, e la conta dei bolidi sembra aumentare con gli anni. La scena di poche sere fa mi ha però lasciato senza parole. Passeggiavo con un amico di Roma, originario del posto e in vacanza a Sala Consilina. Eravamo sullo spazio che resta ai marciapiedi, in parte occupati dai tavoli dei baretti estivi, in parte da grosse auto con grossi pneumatici, quando vediamo (si fa per dire) un bolide di mezza estate sfrecciare in un verso. Una buona occasione per raccontare l'accaduto di due anni fa all'amico attonito. Giunti nei pressi del municipio, vediamo il sindaco in vesti non ufficiali parlare sul marciapiede con amici. Salutiamo con un "buonasera" impersonale, educatamente. Ma non facciamo in tempo a percorrere venti metri che il bolide si materializza, nel verso opposto, ancora più veloce (se possibile) di prima. Ci giriamo e vediamo il sindaco perplesso. Resta fermo a guardare nella direzione della scia di smog lasciata dal fulmine. Attimi in cui forse pensa anch'egli al valore della velocità o ad una possibile modifica della teoria della relatività infranta da quella particella impazzita. Poi riprende a parlare con gli amici. Credo che all'indomani avrà predisposto dei turni speciali della polizia municipale per mettere fine al fenomeno e per fare in modo che giovani e meno giovani possano passeggiare per le vie del paese senza correre grossi rischi. Eppure, se il neo-sindaco appartiene anch'egli alla già folta schiera dei neofuturisti, c'è poco da "stare sereni".

La Repubblica – Redazione di Napoli 23 agosto 2014