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sabato 26 maggio 2012

A Sala Consilina, il 19 maggio 2012


Il giorno 19 maggio 2012, alle ore 20:00, a Sala Consilina un gruppo di persone si è dato appuntamento in piazza Umberto I per esprimere solidarietà nei confronti delle vittime dell'attentato di Brindisi.


In questo post la foto scattata alle ore 21:30 alla fontana Tre Canali in Piazza Umberto I a Sala Consilina e il testo della canzone di Franco Battiato "Povera Patria", scritta più di vent'anni fa, ma drammaticamente attuale. "La primavera intanto tarda ad arrivare".


POVERA PATRIA
Franco Battiato (1991)


Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere 
di gente infame, che non sa cos'è il pudore, 
si credono potenti e gli va bene quello che fanno; 
e tutto gli appartiene.

Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni! 
Questo paese è devastato dal dolore... 
ma non vi danno un po' di dispiacere 
quei corpi in terra senza più calore? 


Non cambierà, non cambierà 
no cambierà, forse cambierà. 


Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali? 
Nel fango affonda lo stivale dei maiali. 
Me ne vergogno un poco, e mi fa male 
vedere un uomo come un animale. 


Non cambierà, non cambierà 
si che cambierà, vedrai che cambierà. 


Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali 
che possa contemplare il cielo e i fiori, 
che non si parli più di dittature 
se avremo ancora un po' da vivere... 


La primavera intanto tarda ad arrivare. 

sabato 19 maggio 2012

GLI EROI E I RANDAGI


Ho visto gli eroi, affaticati e stanchi, avere paura. Sotto il sole, chini sulla loro solita fatica, mi hanno guardato con gli occhi spenti di chi non crede nel futuro. Soli, senza il conforto di questa comunità di uomini feroci, temono per quei campi e quelle serre, per i fiumi e per le stalle, per tutti quei piccoli gesti quotidiani per i quali non ci saranno più altri eroi.
Foto del gennaio 2008: cani randagi nei pressi del Parco
di Silla.
Sarebbe semplice (o forse nemmeno tanto) ripensare al nostro mondo, a quello che, svegliandoci la mattina, faremo nella nostra giornata. Uno di loro mi ha detto che, se potesse, scapperebbe dall’imbarbarimento: un vitello sgozzato dai tanti cani famelici,  in maggior parte abbandonati da uomini sconsiderati nelle campagne. Da tempo c’è in costruzione un canile (servizio ITALIA2) e quelle riportate di seguito sono le parole di chi avrebbe dovuto provvedere a costruirlo e renderlo funzionale. Ecco le tappe degli annunci, a cui non sono seguiti fatti. Una storia ormai decennale per risolvere un problema non solo per noi e per i nostri eroi (ormai resi imbelli) ma anche per quelle povere bestie che versano in uno stato di degrado tale da costringerli a doversi sfamare assaltando i capi di bestiame.



Sala Consilina: Canile comprensoriale
da Navigallo


Articolo tratto da: "ItaliaDue TV" - News pubblicata il 05-11-2003
Ancora ritardi e lunghe attese prima che il canile comprensoriale del Diano sia realizzato. Nonostante i soldi ci siano e la comunità montana abbia deliberato per la sua realizzazione, avendo anche il progetto esecutivo, l’opera non parte. Il canile dovrebbe essere costruito a Sala Consilina. Il Sindaco di Sala nei prossimi mesi assegnerà i lotto individuati in località Sant’Angelo, una zona interessata già da insediamenti commerciali, ma dal presidente della comunità montana Esposito arriva il monito che se la zona non sarà individuata, per accelerare i tempi, sarà possibile scegliere anche zone diverse..


Canile del Vallo di Diano: tutto fermo


28-08-2004


Se ne parla, se n'è parlato, sicuramente se ne parlerà, ma ancora nulla di fatto. Solo parole eclatanti, qualche delibera importante, poi l'immobilismo. E allora l'associazione animalisti Vallo di Diano ha deciso di raccogliere le firme per una petizione popolare. Si tratta del canile comprensoriale della Comunità Montana Vallo di Diano e della sua mancata realizzazione, nonostante il fatto che da tempo l'ente ha ricevuto finanziamenti per la sua costruzione, da tempo esiste un progetto approvato, da tempo è stato individuato il sito idoneo. Senza contare poi che da sempre la maggior parte dei comuni paga la convenzione con un canile privato, che nel territorio valdianese non è mai stato risolto il problema del randagismo e che sul territorio la salvaguardia degli animali è affidata solo ai volontari e associazioni, come quella degli animalisti, che ha promosso la campagna ''adotta un cane dal canile''. Il canile comprensoriale secondo l'associazione agevolerebbe l'opera dei volontari per il recupero, le cure e le adozioni dei cani abbandonati. Da qui nasce la petizione popolare che già ha raccolto centinaia di firme e che non si fermerà almeno fino alla fine di settembre. I firmatari chiedono di «conoscere i motivi per i quali fino ad oggi non si è proceduto alla realizzazione del canile, sollecitando l'avvio dei lavori nel rispetto degli animali e degli atti amministrativi che vedono impegnato denaro pubblico». Gli animalisti del Vallo saranno presenti alla manifestazione di Pertosa Negro, dal 26 al 29. 


Il Vallo di Diano avra' finalmente il suo canile comprensoriale.


20-11-2008


Il Vallo di Diano avra' finalmente il suo canile comprensoriale. Sorgera' a Sala Consilina in localita' Maroni su progetto della Comunita' Montana Vallo di Diano che ha, all'uopo, stanziato circa 300 mila euro. La realizzazione del canile e' prevista in tempi brevi, al massimo entro il prossimo mese di maggio. Si porra' cosi' fine, nel vasto comprensorio dell'entroterra salernitano, a sud del capoluogo, al fenomeno del randagismo, fenomeno che, negli ultimi tempi, ha assunto dimensioni davvero preoccupanti. Sono, infatti, nell'ordine di diverse centinaia i cani randagi che girano da soli o in gruppi nelle strade e, soprattutto, nelle campagne dei quindici comuni del Vallo di Diano e che, spesso, costituiscono una seria minaccia per l'incolumita' degli abitanti.
  
     
Posta la prima pietra al canile di Sala Consilina



28-05-2009



Viva soddisfazione è stata espressa dall’amministrazione comunale di Sala Consilina guidata dal sindaco Gaetano Ferrari per la messa a dimora della prima pietra per la realizzazione di un canile, una struttura senza precedenti nel Vallo di Diano. “Il progetto preliminare e definitivo è stato redatto dalla Comunità Montana- spiega orgogliosa il presidente del consiglio comunale di Sala Consilina Maria Stabile- l’intervento prevede la realizzazione di un ricovero sanitario per cani, prevede uno spazio per uffici amministrativi e ambulatori medici adeguatamente attrezzati. Inoltre il canile presenta uno spazio specifico per il ristoro dei cani randagi. Per questo primo intervento sono previsti 750, 000 euro mentre nel secondo intervento è in progetto l’ampliamento di ristoro per i cani per un costo pari ad altrettanti 700,000 euro”. Il canile verrà realizzato in Via Marroni dove è stata già cantierizzata la tanto attesa isola ecologica che tra qualche giorno entrerà pienamente in funzione con ampia soddisfazione dell’assessore comunale all’ambiente Giovanni Borgia. Il periodo di realizzazione del canile è di sei mesi, dunque per la fine dell’anno 2009 è prevista la realizzazione dell’intera struttura e la conseguente fruizione da parte dei cani che verranno adeguatamente accolti e curati se necessario



Proseguono con soddisfazione i lavori per la realizzazione del canile a Sala Consilina. E’ battaglia aperta al randagismo


16-07-2009


“I lavori al canile di località Marrone a Sala Consilina proseguono senza interruzione e tra un anno circa dovremo vedere ultimata la struttura, unica nel suo genere nel territorio del Vallo di Diano, che ospiterà centinaia di cani”, a parlare è Maria Stabile Presidente del Consiglio Comunale che, insieme alla giunta guidata dal primo cittadino Gaetano Ferrari, ha voluto fortissimamente la sua realizzazione. Proprio ieri a Palazzo di Città di Via Mezzacapo si è tenuto un incontro molto importante per la sottoscrizione di una convenzione tra il comune di Sala Consilina e un’associazione calabrese che ha avanzato una proposta di collaborazione a prima vista vantaggiosa ma con numerosi punti da valutare e prendere debitamente in considerazione. Tuttavia sembra che quel canile nato e tanto conosciuto in Calabria preveda al giorno costi elevatissimi per il ricovero dei randagi e non solo, cosa che ha fatto preoccupare non poco i soggetti a cui è stato ciò proposto. Pertanto quella convenzione è stata al momento rimandata e i migliori amici dell’uomo abbandonati o nati già senza un padrone continuano a gironzolare indisturbati lungo le strade senza una meta e senza cibo. L’ultimo grave episodio di aggressione di un cane nei confronti dell’uomo si è verificato qualche mese fa: un pitbull di media dimensione era stato abbandonato sull’autostrada da qualche vacanziere che non voleva avere “noie” in estate. Come questi anche altri purtroppo la pensano così e l’estate è spesso dovunque sinonimo di abbandono selvaggio dei cani. Quel pitbull aveva vagato per giorni fino a sbarcare in città dove voleva trovare cibo per i suoi denti. Tutto si è risolto nel modo più sereno possibile ma resta il disagio dei cani randagi che circolano in branco e possono diventare molto aggressivi e pericolosi per l’uomo. Nel frattempo, si rende noto che solo quando la ditta romana affidataria ed esecutrice dei lavori di realizzazione del canile di Sala Consilina, dal costo di un milione di euro, consegnerà definitivamente la struttura allora si potrà affidare la gestione della stessa a cooperative del posto o esterne, ai comuni consorziati partner del progetto o al servizi di volontariato. “Con il canile tenteremo di arginare anche lo spinoso problema del randagismo che sebbene, secondo le recenti disposizioni di legge, preveda sanzioni salatissime soprattutto se deriva da un abbandono padronale e microchippato, è così tanto diffuso- prosegue Maria Stabile- esiste una piena sinergia tra il comune e le associazioni animalisti per il rispetto e la tutela dei cani. E il canile a Sala Consilina ne sarà un esempio”. Si fa sapere inoltre che a proposito di emergenza animali, altri animali, considerati senza ombra di dubbio ospiti nient’affatto graditi: i topi, sono stati al centro di un tavolo di discussione. Su richiesta dell’assessore comunale alla Sanità, Vincenzo Garofalo, è partita una richiesta scritta all’Asl locale per provvedere ad azione repentina di disinfestazione ad hoc soprattutto si sa in questo periodo estivo, quando cioè le “passeggiate in superficie” di questi animaletti, per niente simpatici a nessuno, potrebbero costituire un problema per la popolazione.

Canile a Sala Consilina: ecco le novità


02-09-2010


Con la firma del segretario comunale di Sala Consilina si darà il via libera all’anagrafe canina che secondo quanto stabilito dalla legge dello stato avrà come obiettivi la custodia responsabile per tutti i cani presenti sul territorio. E’ questa la vera grande novità riguardante il mondo canino che richiama doverosamente alla mente la prima grande struttura di ricovero comprensoriale che a brevissimo sarà fruita nella stessa città capofila del Vallo di Diano. “Si tratta del II step del progetto riguardante la realizzazione del rivoluzionario canile comprensoriale per cani randagi che sorgerà in località Marrone – spiega orgoglioso l’ass. Garofalo- i lavori per un importo pari a 413.000,00 euro completeranno la costruzione di locali principali, locali di servizio di servizio per animali e numerosi box di accoglienza nonché quelli per la lunga permanenza”. Secondo le più ottimistiche previsioni i progettisti della Comunità Montana Vallo di Diano di concerto con l’amministrazione Ferrari hanno fatto sapere che entro fine anno potrebbero spalancarsi finalmente i cancelli ai randagi.


Vallo di Diano: non ci sono segreti né misteri nella costruzione del Rifugio comprensoriale per cani randagi

15 Settembre 2011   12 commenti 


Risposta del Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano  alla nota diffusa il 6/9/2011 dal  Responsabile della Sede Codacons di Sala Consilina  

Il Codacons chiede una corretta informazione da parte della Pubblica Amministrazione ma, in questo caso, rende ai cittadini una  informazione deformata, per non dire scorretta; sarebbe bastato informarsi mediante l’accesso agli atti per capire lo specifico iter e come si stanno spendendo  i soldi pubblici, anche consultando l’albo pretorio on line di questo Ente su cui vengono pubblicate tutte  le deliberazioni e le determinazioni, come previsto dalla normativa vigente. Per quanto attiene allo stato dei lavori in argomento occorre specificare che la parte già eseguita comprende la recinzione dell’area, la costruzione al rustico della struttura ricettiva sanitaria (denominata impropriamente e riduttivamente casa del custode), la rete di scolo acque bianche e acque nere. Le opere  in corso riguardano la costruzione dei box di prima accoglienza per  un totale di n. 20 cani e la costruzione dei box di lunga permanenza  per un totale di n. 200 cani. Resta da eseguire il completamento, con relative attrezzature, della struttura ricettiva sanitaria (sale visite, sala operatoria, pronto soccorso e terapia intensiva, laboratorio analisi, radiologia), la realizzazione di box attrezzati con annesso locale infermeria per la custodia dei cuccioli, la costruzione di un  locale di servizio ai cani, per il quale è stato chiesto da tempo alla Cassa DD.PP. la devoluzione di un mutuo di circa Euro 200.000,00.   Le attività, attualmente, stanno proseguendo in modo spedito,  in base alle somme disponibili e ai progetti approvati dalla Regione Campania – Settore Veterinario. Si precisa che la struttura ricettiva sanitaria e i box dovranno essere realizzati contemporaneamente, poiché funzionali l’una agli altri. Bisogna comunque riconoscere che è stata la Comunità Montana Vallo di Diano per prima, tra gli altri enti, a promuovere la realizzazione di un canile comprensoriale, tra numerose difficoltà legate sia all’individuazione dell’ area su cui costruirlo sia al reperimento dei finanziamenti, che non sarà un super-canile ma una struttura efficiente e moderna, adeguata alle esigenze del territorio, che si spera di poter gestire al più presto con tutti i comuni e il coinvolgimento delle associazioni. Tanto per una corretta informazione e con la speranza di non essere soppressi.
                                                                  Il Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano
                                                                                            Raffaele Accetta

domenica 13 maggio 2012

Green Economy


Nei prossimi anni il picco [1] della produzione petrolifera potrebbe essere raggiunto. Dopo questo evento i prezzi dei carburanti fossili saranno destinati a salire, senza più inversione di tendenza.  Pertanto, è lecito oggi interrogarsi sul futuro del modello di sviluppo industriale fondato sull’ulteriore sfruttamento dei residui giacimenti di carbone, petrolio o gas naturale. Lo si è fatto a Sant'Arsenio, grazie al contributo di alcuni giovani (a cui vanno i nostri complimenti per l'iniziativa).
Dal punto di vista ambientale, la continua immissione nell'atmosfera dei prodotti di scarto della combustione degli idrocarburi fossili induce un’alterazione della qualità della nostra atmosfera, producendo varie forme di inquinamento e mutazioni climatiche locali e globali. Inoltre, eventuali ulteriori sviluppi industriali di aree non urbanizzate e l’eventuale futura estrazione di petrolio o gas da giacimenti non ancora sfruttati potrebbero essere considerati in contrapposizione con le istanze che provengono da una parte della società sensibile agli equilibri ecologici delle aree in questione.

Pur tuttavia, il grado di dipendenza della nostra società da questi tipi di combustibili per il trasporto e per l’uso industriale e domestico, impongono una corretta valutazione della possibilità di realizzare, nel breve periodo, una transizione ad un modello produttivo fondato sulle energie rinnovabili. L’energia solare, nella sua accezione più completa, potrà dare un decisivo contributo al passaggio da una società tecnologica post-industriale, con produzione di energia attraverso l’utilizzo di combustibili fossili, ad una società eco-tecnologica, in cui la produzione di energia non è affidata solo a grosse centrali localizzate in aree industriali, ma è distribuita su tutto l’ecumene. In questo modo, ogni abitazione, ogni fabbrica, ogni scuola e, in breve, ogni punto di produzione di beni e servizi, sarà un luogo dove localmente si consumerà energia (in modo efficiente) e, al contempo, si produrrà energia rinnovabile, il cui flusso o il cui stoccaggio locale verrà regolato attraverso l’utilizzo estensivo delle cosiddette “smart grid”. Queste reti intelligenti funzioneranno sulla base del flusso di informazioni raccolte da sensori distribuiti sulla rete elettrica nello stesso modo in cui gli attuali “software” di rete regolano il flusso dell’informazione su “internet”.
Un'immagine dal convegno sulla "green economy"
organizzato dall'associazione Monte Pruno Giovani a
Sant'Arsenio (SA)  [la foto è di G. Stabile].
L’energia solare da sola [2] può soddisfare, e di gran lunga, il fabbisogno energetico dell’intera Umanità. Si dovranno quindi spronare le giovani generazioni, senza indulgere nella predizione di future condizioni ambientali catastrofiche, a dare fiducia all'intelligenza dell’uomo che, nel tempo e con il contributo di tutti, saprà trovare la soluzione al problema energetico ed ambientale, proseguendo sulla strada dello sviluppo della tecnica e delle tecnologie. Questo processo di “decarbonizzazione” del sistema produttivo, ottenuto attraverso il progressivo abbandono delle fonti energetiche inquinanti a favore dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, è attualmente in atto nelle nazioni più progredite e alcune esperienze locali, anche in Italia, stanno dando i primi risultati positivi. 

Quale comunità locale potremmo allora coltivare la piccola ambizione di seguire, se non anticipare, questi sviluppi globali, rendendo possibile, localmente, una “rete intelligente” fatta di persone e di mezzi per la produzione, l’utilizzo e lo stoccaggio di energie rinnovabili. In questo ipotizzabile (e auspicabile) processo virtuoso saranno proprio le giovani generazioni a dare un loro decisivo contributo di idee e di buone pratiche per la realizzazione di un “futuro sostenibile” locale e globale.


[1] Il picco della produzione si avrà quando la metà delle risorse petrolifere sarà stata estratta dal sottosuolo.

[2] M. Z. Jacobson and M. A. Delucchi, A path to sustainable energy by 2030, Scientific American, Vol. 301, N. 5 (2009), pagg. 58-65.