Dal comunicato stampa del giorno 15-05-2013 della sede CODACONS del Vallo di Diano

Ma se non si manda un avviso di pagamento al cittadino, come si fa a certificarne l'inadempimento? Dal sito web di Equitalia, poi, leggiamo: “È importante ricordare che Equitalia restituisce integralmente agli enti creditori gli importi riscossi, compresi interessi e sanzioni previsti dalla legge. Equitalia trattiene invece il rimborso delle spese di notifica, pari a 5,88 euro, e l’aggio, ovvero la percentuale sulle somme effettivamente riscosse, fissato dalla legge al 9% a titolo di remunerazione onnicomprensiva per il servizio svolto. Per i pagamenti effettuati entro i 60 giorni dalla notifica della cartella, l’aggio è ripartito tra il contribuente (4,65%) e l’ente creditore (4,35%). Per i ruoli emessi a partire dal 1° gennaio 2013 l'aggio di riscossione è pari all'8% (decreto legge n. 95 del 2012)”.
Con questo modo di riscuotere i tributi il danno all'Ente Comunale potrebbe risultare enorme e i danni al cittadino potrebbero essere numerosi.

Per i danni al cittadino notiamo che:
1) la cartella esattoriale costa di più al cittadino rispetto al pagamento delle regolari bollette, per quanto visto sopra; 2) il numero di rate è in genere inferiore a quanto previsto dai regolamenti degli Enti Comunali; 3) il contribuente non ha modo di rivolgersi direttamente all'ufficio tributi dell'Ente, per eventualmente correggerne l'operato, prima che venga emessa una cartella esattoriale.
Dopo queste righe, che speriamo le emittenti locali possano pubblicizzare per dare informazioni utili ai cittadini su quello che – inspiegabilmente – sta succedendo, diciamo solo questo agli amministratori degli Enti Comunali: si annullino tutte le cartelle esattoriali notificate senza avviso di pagamento e si riprenda a osservare le regole nella delicata azione di riscossione dei tributi in questi anni difficili di crisi economica.
Roberto De Luca, responsabile sede CODACONS Vallo di Diano