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venerdì 3 luglio 2015

Astensionismo: atteggiamento politico non condivisibile

Titusville, Pennsylvania: 1859; il primo pozzo
petrolifero scavato a 21 metri nel sottosuolo.
Nel febbraio scorso il presidente della Regione Basilicata invitava il territorio del Vallo di Diano a fare la propria parte in campo energetico. Intendendo, molto probabilmente, di lasciare che il territorio valdianese venisse straziato dalle trivellazioni prossime venture, che si concretizzeranno a causa delle norme introdotte dal governo renziano con il decreto sblocca-Italia, oggi legge dello Stato (Legge 11 novembre 2014, n. 164).

  I cittadini della vallata avrebbero dovuto prendere piena coscienza del futuro del pianeta Terra e del microcosmo locale. E – soprattutto - avrebbero dovuto dare una risposta politica chiara al decreto del governo renziano votato con i voti di forze politiche presenti nel caravanserraglio di De Luca Vincenzo e in quello di Caldoro Stefano, composti da dieci e nove liste, rispettivamente. I cittadini del Vallo di Diano non sono stati raggiunti da un messaggio detto in chiaro nelle piazze semi-deserte, frutto della cattiva politica che ha allontanato il cittadino dalla partecipazione attiva alla vita della "polis" e frutto della stampa che vende gli spazi delle idee solo a chi li compra. E quale il messaggio? Eccolo, nelle righe che seguono.


Stiamo vivendo un'epoca di transizione in attesa della prossima “rivoluzione industriale” (così come descritta nei recenti saggi di Jeremy Rifkin). Il futuro modello produttivo non sarà più dipendente dai carburanti fossili, ma solo dalle varie fonti rinnovabili, quali l'energia solare, l'energia idroelettrica, l'energia eolica, l'energia derivante dal moto ondoso o dalle maree, l'energia geotermica, l'energia prodotta attraverso la combustione di biomasse. L'era dei carburanti fossili sarà in futuro vista come una breve parentesi nella storia dell'Umanità. Dallo sfruttamento del primo giacimento di petrolio in Pennsylvania nel 1859 all'avvento della "terza rivoluzione industriale", tutta fondata sulle energie rinnovabili, saranno trascorsi, guardando in retrospettiva dal quarto millennio, poco più di duecento anni. Un periodo storico per il quale lo stesso Papa Francesco auspica una rapida fine. 

Le recenti scelte del governo italiano nel campo delle politiche energetiche, come il decreto sblocca-Italia, stanno creando non poche preoccupazioni per il rischio di trivellazioni anche nel Vallo di Diano e per un paventato raddoppio delle estrazioni in Basilicata. La puntata di PRESADIRETTA di domenica 22-02-15 ha fornito un quadro molto chiaro di questi rischi. E siamo in molti a chiederci quali danni ambientali il suolo e le falde acquifere potrebbero subire all'indomani di un eventuale sfruttamento dei giacimenti petroliferi presenti a migliaia di metri nel sottosuolo. Tuttavia, nel quadro politico attuale, in cui forse si vuole che le voci dei cosiddetti “comitatini” abbiano l’innocuo e inconcludente carattere del dissenso interno alle forze di governo, potrebbe sembrare del tutto inutile imbastire un dialogo sui “massimi sistemi” energetici. Eppure, bisogna insistere nel riproporre modelli di società alternativi a quello presente.
 
All'improvvida frase del presidente della Regione Basilicata sulla parte che il nostro Vallo dovrà fare in campo energetico hanno risposto alcuni valvassini locali, propaggini di un potere centrale che da anni sta depauperando il Vallo di Diano con vari saccheggi, di varia natura. Si va dal campo puramente istituzionale (tribunale) a quello sociale (acqua, sanità pubblica, trasporti, servizi in genere) a quello più squisitamente politico (perdita di rappresentatività a livello sovra-territoriale e dipendenza da territori limitrofi). Abbiamo altre volte denunciato come sia pericoloso per il cittadino non trovare punti di riferimento certi nelle politiche locali: le stesse minuscole cinghie di trasmissione del potere centrale (che ha imposto lo sblocca-Italia) oggi sembrano volere assecondare la protesta che viene da un territorio già martoriato da anni di incuria ambientale. Noi continueremo a denunciare queste incongruenze, per salvaguardare il diritto del cittadino a una rappresentanza chiara e  non equivoca sia in ambito locale sia a livello nazionale.
  
Sono le parole di Jeremy Rifkin a narrarci la possibilità che abbiamo, oggi, di costruire una civiltà diversa, definitivamente svincolata dall'era del petrolio.

 Il sole splende ovunque nel mondo, ogni giorno. Ogni giorno, il vento soffia su tutto il pianeta. Tutti noi abbiamo fonti di calore nel sottosuolo, che possono essere trasformate in energia. Se viviamo in aree rurali possiamo riutilizzare gli scarti agricoli e forestali. Se viviamo in regioni costiere possiamo sfruttare il moto ondoso. Abbiamo i rifiuti che possono essere trasformati in energia, così come le cascate possono generare energia idroelettrica. Il pianeta ha energia sufficiente per sostenere la vita per milioni e milioni di anni a venire. La domanda è se queste nuove generazioni avranno il desiderio e la volontà di conseguire questa nuova rivoluzione industriale".  

E mentre la Storia segue il proprio corso, abbiamo risposto con una bassa affluenza alle urne e con i risultati generali per la provincia di Salerno riportati sotto. Da notare la percentuale bassissima di Padula, paese dove le ossa di Carlo Pisacane sono custodite. Qui la Storia ha subito un improvviso arresto. Ma poi, incurante dell'indole delle persone del luogo, ha proseguito per la propria strada.  

Atena Lucana 31,64%
Auletta 47,49%
Buonabitacolo 36,21%
Caggiano 36,29%
Casalbuono 31,24%
Montesano S/M 33,65%
Monte San Giacomo 34,72%
Padula 28,83%
Polla 52,19 %
Pertosa 51,02%
Sala Consilina 45,06%
San Pietro al Tanagro 44,75%
Sanza 40,04%
San Rufo 34,04%
Sassano 58,83%
Teggiano 35,59 %

Candidato Presidente          voti      %

DE LUCA VINCENZO         269.988 52,92
CALDORO STEFANO          165.438 32,42
CIARAMBINO VALERIA        63.105       12,36
VOZZA SALVATORE               9.235         1,81
ESPOSITO MARCO                   2.391         0,46

Totale voti candidati presidente        510.157
Totale voti liste                                 469.314
Schede bianche                                   15.818           2,88 %
Schede nulle                                        21.506          3,92 %
Schede contestate e non assegnate           136          0,02 %

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