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sabato 24 settembre 2011

SULL'IPPOVIA DEL VALLO DI DIANO

UNO TV giustamente allarga il campo di interesse sulla questione della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro, intervistando Rosario Nicola Luisi [vedi link: intervista LUISI], esponente locale del PDL, che ha a lungo parlato della proposta dell'ippovia formulata dall'associazione di promozione turistica CilenVallo. 

Le prime ippovie (tracciati sui quali
correvano carrozze trainate da cavalli.
Buona idea quella dell'ippovia, realizzabile - a mio modesto parere - anche senza la distruzione di un'infrastruttura "verde", quale la linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro, oggi già esistente. Questo intervento vuole quindi essere a sostegno dell'idea di Luisi. Tuttavia, non vorrei nemmeno abbandonare la speranza che un giorno la tratta ferrata possa tornare a vedere il treno correre sui binari. Buona idea l'ippovia, soprattutto perché si ha a disposizione tutto il tratto rettilineo del Tanagro nella vallata, da Polla a Padula e oltre.

Ippovia sul delta del Po.
Sono rimasto alquanto colpito (ma non certo sorpreso) per la competenza, nel campo dei trasporti su gomma, mostrata da Luisi. La consapevolezza dello stesso esponente locale del PDL sulla necessità di infrastrutture per il rilancio dell'economia locale (anche se Luisi, affrontando il tema dello sviluppo del territorio, ha parlato quasi esclusivamente di commercio) è da ammirare. Ho anche notato però una certa insistenza sul concetto dell'eliminazione della ferrovia e una concentrazione dell'attenzione del politico locale sulla viabilità autostradale. La "domanda che sorge spontanea" è la seguente: non è che qualche mentore nazionale stia facendo scuola su come si faccia politica anche a livello locale? Si comprende bene, infatti, che qualche politico oggi in auge intenda la politica anche come tutela dei propri interessi e di quelli degli amici (tutti "criccanti" e contenti). Tuttavia, non penso che questo sia il caso di un giovane intelligente come Luisi. Il riconoscimento va attribuito alla persona, infatti, al di là dello schieramento politico; anche perché, a guardar bene, non è che dall'altro lato della barricata ci siano questi grandi fari di sapienza amministrativa.



Eppure, tra le iperboli circa l'autostrada SA-RC, ve ne è una che risalta agli occhi: "Oggi, per arrivare a Salerno ci vogliono 25 minuti" - afferma Luisi. Vediamo allora, con un semplice calcolo, quale è la velocità media di percorrenza da Sala Consilina a Salerno sotto questa ipotesi. Il calcolo è semplice e non prevede alcun riferimento alla fisica delle particelle, che necessariamente bisognerebbe fare nel commentare le recenti novità che arrivano dal CERN di Ginevra sulla velocità del neutrino [vedi link: neutrino].
Breve tratto di un'ippovia.
Consideriamo di poter viaggiare su di una linea immaginaria (nessuna curva, nessun intoppo) a velocità costante V0 da Sala Consilina a Salerno. Possiamo trovare la velocità media semplicemente calcolando il rapporto tra lo spazio percorso Ds e il tempo impiegato Dt (qui devo fare sfoggio di qualche nozioncina di fisica - ahimè!). La distanza tra Sala Consilina e il capoluogo di provincia è pari a 73,7 Km circa (in linea d'aria, appunto). Luisi afferma, nell'intervista rilasciata a UNO TV, che Dt = 25 min = 25/60 hr. Bene. Allora, la velocità V0  sarà Ds /Dt = 177 Km/hr circa, cosa che non è in linea con i dettami del codice della strada. Tenendo conto di un percorso non proprio rettilineo, quella figura deve essere aumentata (a causa di un incremento del numeratore Ds). Si arriverebbe così quasi a 190 Km/hr.

 Il consiglio da dare a Rosario Nicola Luisi è quindi o di rivedere queste iperboli automobilistiche, oppure di considerare i limiti di velocità imposti dal codice della strada, per non dare l'impressione che i politici - di qualsiasi schieramento essi siano – possano essere tacciati del solito vezzo di derogare dalle leggi della Repubblica Italiana. Questo sentimento, infatti, alimenterebbe solo l'antipolitica, mentre abbiamo tanto bisogno di buona politica in questo territorio, alla quale certamente Luisi potrà dare il suo contributo in futuro.

E l'augurio da fare a Rosario Nicola Luisi è quello di impegnarsi per il suo progetto di ippovia, che noi speriamo possa essere presto realizzato, senza che esso necessariamente preveda la distruzione di un'infrastruttura esistente. Aspettiamo poi che egli colga lo spirito del tempo (vedi vari gruppi su Facebook e interviste ad alcuni amministratori della sua stessa parte politica [intervista RINALDI]) e si impegni politicamente anche per il ripristino della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro, per non perdere il "treno della politica", negando di fatto, con la strana idea di distruzione dei binari (alle cui conseguenze sul piano legale forse non avrà pensato), un diritto richiesto oggi a gran voce da molti cittadini del Vallo di Diano.

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