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sabato 17 marzo 2012

Un territorio sotto assedio


Che cosa ci aspetta nel futuro:

“… E la Terza Rivoluzione Industriale ci porta dalle energie derivanti dai combustibili fossili del XIX e XX secolo, alla distribuzione delle energie rinnovabili del XXI secolo. Il sole splende ovunque nel mondo, ogni giorno. Ogni giorno, il vento soffia su tutto il pianeta. Tutti noi abbiamo fonti di calore nel sottosuolo, che possono essere trasformate in energia. Se viviamo in aree rurali possiamo riutilizzare gli scarti agricoli e forestali. Se viviamo in regioni costiere possiamo sfruttare il moto ondoso. Abbiamo i rifiuti che possono essere trasformati in energia, così come le cascate possono generare energia idroelettrica. Il pianeta ha energia sufficiente per sostenere la vita per milioni e milioni di anni a venire. La domanda è se queste nuove generazioni avranno il desiderio e la volontà di conseguire questa nuova rivoluzione industriale” (J. Rifkin, La Terza Rivoluzione Industriale).


Alla semplicità (e all’efficacia) delle parole di Rifkin, associamo uno studio effettuato di recente: Mark Z. Jacobson (Stanford University, USA), Mark. A. Delucchi (University of California at Davis), A path to sustainable energy by 2030, Scientific American, Vol. 35, No. 5, pp. 58-65 (2009).

Fidatevi (se potete) della mia traduzione dall’Inglese:

“Oggi la potenza massima utilizzata nel mondo è pari a circa 12,5 TeraWatt (1TW=1 miliardo di Kwatt) secondo i dati dell’EIA (Energy Information Administration) americana. Questa agenzia stima che la potenza richiesta per l’anno 2030 sarà di circa 16,9 TW… Studi dettagliati portati avanti dai sottoscritti [Jacobson e Delucchi, n.d.r.] indicano che l’energia eolica sfruttabile è di circa 1700 TeraWatt. L’energia solare, da sola, può offrire una potenza di 6500 TW. Naturalmente, l’energia del sole e del vento in alto mare, o su alture scoscese, o nelle regioni protette, non può essere utilizzata. Pur tuttavia, se sottraessimo il contributo di queste aree e di quelle le cui mappe del vento ne sconsigliano l’utilizzo, ci riduciamo solo a 40-85 TW per l’energia eolica e a 580 TW per l’energia solare, ossia, a valori ben al di sopra del fabbisogno energetico mondiale”.

E ancora, ascoltiamo il nostro Carlo Rubbia:

domenica 30 marzo 2008 (http://www.telefree.it)
Solare termodinamico, la conferenza Stato-Regioni dà il via libera al decreto

… Basti pensare che un ipotetico quadrato di specchi, lungo 200 chilometri per ogni lato, potrebbe produrre tutta l'energia necessaria all'intero pianeta


E anche in Campania qualcosa si sta muovendo...



Sul fronte della Shell, invece, che cosa si dice?

CIRCA DIECI ANNI FA: Phil Watts, l’allora presidente della Royal Dutch Shell, pronunciò un discorso sul futuro dell’energia in un convegno sponsorizzato dalle Nazioni Unite e tenutosi a New York nel 2001: annunciava la fine dell’era degli idrocarburi fossili e l’inizio dell’era dell’idrogeno.

TRE ANNI FA: apprendiamo dal WEB (http://sviluppo-sostenibile-italiano.blogspot.it)
VENERDÌ 20 MARZO 2009 - Royal Dutch Shell annuncia che taglierà drasticamente gli investimenti relativi alle energie rinnovabili, come eolico e fotovoltaico, per concentrarsi principalmente su petrolio, gas e biocombustibili.  

OGGI: La Shell è qui da noi a combattere la sua battaglia per appropriarsi delle risorse del sottosuolo. La risposta dei ragazzi della Terza Media di Trinità è la seguente.




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