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sabato 4 agosto 2012

SPORT, GIOVANI E… POLITICA (quale?)


Se fossi stato più attento, avrei ripreso per tempo un pezzo apparso su L'OPINIONE
, una rubrica sportiva a cura di  Gerardo Lobosco della redazione di Onda News. Un articolo dal titolo “Calcio a 5: Lo Sporting Sala Consilina diventaMarcianise. Tifosi delusi e amareggiati diventa un grido di dolore e un utile spunto di riflessione per i concetti in esso espressi. A
 leggere tra le righe, il pezzo non riveste solo una valenza sportiva.

“Ora è ufficiale lo Sporting Sala Consilina, non c’è più. La conferma è arrivata alle ore 12 del 12 luglio quando era fissato il termine ultimo per procedere alle iscrizioni al campionato nazionale di serie B di calcio a 5. La conferma è arrivata con l’elenco delle squadre che hanno formalizzato questo procedimento. E per i tanti tifosi salesi che nella passata stagione nonostante la scelta di trasferire la squadra in quel di Pellezzano, per mancanza  di idonei impianti sportivi a Sala Consilina o nel Vallo di Diano, oltre alla delusione di non vedere più la loro squadra ai nastri di partenza del prestigioso torneo, è arrivata anche la beffa, infatti, con la complicità del tecnico Carlo Cundari, la squadra si trasferisce a Marcianise, con il nome di Sporting Marcianise Sala. 
Ma di Sala Consilina non c'è proprio nulla se non il presidente Antonio Detta, che ha inteso sposare questa causa. Una scelta che non ha trovato d’accordo  i tanti tifosi, i quali hanno da subito invaso i social network sfogando la propria rabbia e delusione per questo provvedimento giudicato davvero inopportuno.
 Che dire? Un brutto colpo per l’intero movimento del calcio a 5 e dello sport cittadino condizionato dalla mancanza di impianti idonei, e senza andare troppo in avanti per il popoloso centro valdianese non è un buon momento, l'uscita di scena della squadra di calcio a 5 arriva dopo aver perso il Tribunale, insomma  davvero un periodo nero per Sala Consilina che da centro capofila del territorio rischia di diventare la “cenerentola” da cui tutti sembra vogliano scappare.
 - Gerardo Loboscowww.ondanews.it -  

Chi firma l’articolo è un noto giornalista sportivo locale che, da anni, svolge con serietà encomiabile e con dedizione assoluta la professione. Chi firma quel pezzo è consapevole di quello che sta dicendo: un territorio che, pur avendo le potenzialità per rivendicare un ruolo nel campo agonistico, non si può permettere (?) le attrezzature sportive, nononstante la presenza di un Centro Sportivo Meridionale, gestito per lungo tempo da un Consorzio di Bacino per la raccolta di rifiuti. Sport e immondizia sotto la guida di un unico ente: una perfetta sintesi logica di come è stata trattata la prima materia nel passato.

A corollario di questo articolo, vorrei ricordare la personale inascoltata battaglia sull’asfalto sulla pista di atletica del campo sportivo di Sala Consilina. Per chi scrive, quel gesto era da considerare come indicativo della sensibilità di un’intera classe dirigente nei confronti dei temi sportivi (vedi risposta - data come candidato sindaco nel 2009 - alla lettera aperta di Daniele Pugliese pubblicata sotto). Ebbi a scrivere una lettera anche a Repubblica (vedi sopra), ma nessuno - come al solito - fiatò. Il motto è lo stesso di quello scritto sui nostri autobus: "Non disturbare il conducente". E come se fossimo trasparenti, come se i nostri caratteri fossero stati tratti da una lingua sconosciuta, un lungo silenzio ha regnato sul tema. Persino le istituzioni di controllo hanno fatto finta di non capire lo spirito di quella lettera. E così, questa "cenerentola" si avvia a diventare tristemente abbandonata anche da un barlume di speranza, vedendo arrivare al largo non già la nave di Carlo Pisacane con i suoi Trecento, per un riscatto delle classi sociali produttive e di quelle più esposte alla crisi economica, ma una fregata con a bordo i soliti noti, pronti all’arrembaggio continuo di quelle istituzioni che ormai - da anni - considerano “cosa loro”.


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Daniele Pugliese cittadino di Sala Consilina scrive una lettera aperta ai candidati sindaco di Sala Consilina

15-05-2009

Daniele Pugliese giovane cittadino di Sala Consilina scrive una lettera aperta ai candidati sindaco di Sala Consilina, un testo di speranza in cui afferma: “Durante questi anni ho sempre lottato affinchè i cittadini di Sala iniziassero ad impegnarsi per cercare di dare un contributo concreto per la propria città. Non ho mai voluto inviare messaggi ai nostri politici locali, non perché non ne sentissi il bisogno,ma perché ritengo che sia il cittadino a giocare il ruolo più importante e non il  politico. Con questa lettera, però, voglio lanciare un messaggio a tutti i candidati alle prossime elezioni comunali. Voglio precisare che non si tratta di nessuna polemica, ma soltanto di un pensiero espresso da un semplice cittadino e diretto a  chi governerà la mia città. Spero che questa lotta miri a  raggiungere un unico obiettivo: conquistare la possibilità di cambiare la vita del nostro paese. Mi auspico,dunque,che non si tratti di una lotta finalizzata alla realizzazione di interessi personali ossia che lo scopo dei candidati non sia quello di spianarsi la strada per i propri affari. Spero che noi giovani verremo presi concretamente in considerazione e  che non saremo sfruttati, manipolati e poi lasciati al nostro destino. Bisognerebbe non attuare  una politica fondata su un simile principio: puntare sui giovani…mirare…sparare. I giovani sono il cuore del Paese e bisogna puntare su di loro con progetti reali. Spero che , nel corso di questa campagna elettorale che – vi rammendo-dura solo pochi giorni,siate in grado di convincere noi tutti che queste nuove ed “insolite” unioni non sfocino in odio o divorzi subito dopo la salita al Comune.  Spero che i centri di unione costruiti in questi anni, come ad esempio villa comunale, centro polifunzionale, campo sportivo, possano diventare veri e propri poli culturali e di incontro che diano ai giovani salesi la possibilità di trovare lavoro e trascorrere del tempo libero in modo diverso. Tra la popolazione è assai diffusa la delusione, eppure io mi auguro che la gente vada a votare e che scelga tra i candidati chi davvero possa cambiare il nostro Paese, mosso non dalle proprie mire personali,ma da un interesse sincero  di fare e dare il meglio. Non andare a votare non ha senso, ma semplicemente ci allontana ancora di più dalla vita politica del nostro Paese.  Vorrei fare un in bocca al lupo a tutti i candidati. Che vinca il migliore ossia colui che sia in grado di continuare a lavorare INSIEME AI CITTADINI  affinchè  Sala diventi sempre più bella, accogliente per tutte le classi di età e fonte di possibilità  per noi giovani. E per finire spero di cuore che tutte questi semplici e banali richieste da me avanzate, e che credo rappresentino il pensiero di un po’  tutti i cittadini, diventino un GRAZIE”.


Risposta alla lettera di Daniele Pugliese, giovane cittadino di Sala Consilina

18-05-2009

Caro Daniele,

la tua lettera aperta a tutti i candidati, da te idealmente indirizzata solo al vincitore (ahimè!), mi ha sinceramente colpito.
Sembra di capire che tu desideri un cambiamento a Sala Consilina, affinché si possa progredire nel rispetto delle nostre tradizioni. Desideri che il nostro paese (sì, idealmente anche mio) si trasformi in modo da poter essere un luogo pienamente godibile da parte dei giovani. Desideri centri di aggregazione sociale veri: fucine di cultura e non meri ritrovi. E come darti torto.
Tra gli impianti sportivi da te menzionati vi è lo stadio di Sala Consilina, oggi adibito anche ad area mercato. Una delle poche voci contrarie (se non l'unica) all'asfalto sulla pista di atletica, originariamente in terra battuta, è stata quella di chi ti scrive adesso questa missiva. Ho compreso la necessità di liberare le strade del paese dalle ingombranti bancarelle, ma non ho condiviso la scelta del luogo scelto per l'area mercato. Ho lanciato un grido di allarme: così si snatura un luogo, lo si rende funzionale ad attività improprie, non attinenti allo sport e alla crescita culturale (perché lo sport è anche cultura). Nessuno ha reagito, se non, forse,  per deridere in cuor proprio le mie invettive, apparse sulla stampa locale. A Vallo della Lucania, che io conosco per aver trascorso un intero mese di un'intensa campagna elettorale nel 2001 come candidato per la Lista Di Pietro al parlamento nel collegio uninominale n. 22, è stata fatta una scelta molto oculata. E' stata individuata un'area mercato che, durante i giorni feriali (a Vallo il mercato settimanale si svolge di domenica), funge anche da parcheggio per le auto. L'area in questione non è molto distante dal centro, cosicché, la domenica, tutta la cittadina di Vallo della Lucania si popola di gente che arriva dai paesi limitrofi.
Sarebbe stato opportuno, allora, fare la stessa cosa anche a Sala Consilina, piuttosto che effettuare l'operazione di cui ti dicevo prima. Tuttavia, nella nostra cittadina, come in altre parti in Italia, si è andata consolidando un'idea utilitaristica della politica. Una sorta di "do ut des" prevale ancora nelle scelte di noi cittadini e, implicitamente, mi duole dirlo, anche nelle tue richieste. Infatti, sembra che tu ti rivolga solo alla maggioranza che si costituirà dopo il voto, invece di pretendere da tutti, una volta eletti, un coinvolgimento diretto per la soluzione dei problemi legati al mondo dei giovani.
Non molto tempo fa sono stato giovane anch'io e ho desiderato le stesse cose di cui tu parli nella tua lettera. Adesso, le stesse cose le desidero per tutti i giovani di Sala Consilina e per le mie figlie. Ma io ho scarse possibilità di essere eletto sindaco di questo paese, essendo la mia candidatura espressione di una lista a vocazione minoritaria. Forse solo per questo tu non dovresti rivolgerti a me, ma a chi si contenderà il primato? Non è così, e perciò io ti rispondo, accettando la sfida che tu lanci.
Se chi vuole arrivare a gestire la cosa pubblica nel nostro paese non si apre ai giovani, caro Daniele, è perché ha ancora bisogno di rivolgersi ai professionisti della politica o ai portatori di voti (la vittoria si conquista con i numeri in democrazia). Questa è la realtà dei fatti. La mia lista, invece, si rivolge direttamente all'elettorato, senza mediazioni familiari o altro. Abbiamo un chiaro programma: portare la politica al servizio dei cittadini. Incontreremo la popolazione nei vari comizi di quartiere, per farci conoscere e per raccogliere opinioni. Porteremo una ventata di novità, così come abbiamo già fatto accogliendo il contributo del MEETUP di Grillo del Vallo di Diano e Cilento.  Porteremo nuove idee, parleremo di futuro, quello per il quale noi stessi stiamo adesso lavorando come operatori culturali.
Tuttavia, questi processi sociali sono necessariamente lenti, soprattutto in realtà in cui le giovani intelligenze non vengono completamente accolte, anche per una certa propensione della classe dirigente a rivolgere lo sguardo alla poltrona e non ai problemi che ognuno di noi vive nella vita di tutti i giorni. Queste innovazioni devono però essere necessariamente spinte da voi giovani, con il nostro aiuto. Ed è per questo che ho molto apprezzato la tua missiva, anche se ho dovuto puntualizzare alcune cose. Se allora vorrai iscriverti al MEETUP di Grillo locale o, semplicemente, verrai a incontrarci nei tanti incontri previsti dalla nostra compagine, ci stringeremo la mano e cominceremo a dialogare. La mia richiesta non sarà il voto per il voto, ma solo la possibilità di essere ascoltato. Se alla fine non ti avrò convinto della bontà delle nostre idee, spero che tu possa trovare altri progetti validi nelle altre due liste. Ma su ciò, caro Daniele, permettimi di nutrire qualche dubbio. Eppure, già nel toccare con mano quanto puntiamo sul rinnovamento della politica con questa nostra iniziativa locale, resterà in te una speranza che qualcosa, finalmente, comincerà a cambiare dall'8 Giugno 2009 (compirò 51 anni quel giorno) in poi.

A presto,
Roberto De Luca

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