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domenica 13 aprile 2014

Proposte per il rilancio del comparto agricolo

Si riporta di seguito l'intervento del dott. Salvatore Gasparro al Focus Group per una proposta di piano di sviluppo per il Vallo di Diano.

Si ringrazia il dott. Gasparro per la cortese collaborazione.


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PADULA
FOCUS GROUP del 10-04-2014

RELAZIONE PROPOSITIVA SULLE TEMATICHE
AGRICOLTURA-AMBIENTE-ENERGIA
SISTEMI PRODUTTIVI E LAVORO


Il Relatore delegato da CODACONS (Vallo di Diano)
Dott. Salvatore Gasparro.



Il Codacons, da sempre impegnato nella tutela dei consumatori e dell’ambiente, ritiene che qualsiasi forma di sviluppo innanzitutto debba essere ecocompatibile, pertanto, tutti gli sforzi e le idee dovrebbero concentrarsi nel gettare basi in contemporanea sia per la tutela ambientale che per lo sviluppo economico locale seguendo un ordine logico che vada dall’analisi della vocazione produttiva territoriale a strategie di sviluppo che mantengano inalterato il rapporto ambiente-sviluppo (progresso e sviluppo economico perderebbero la loro efficacia se si riduce la vivibilità del territorio).
Anello di congiunzione tra ambiente è sviluppo economico, data la vocazione territoriale del Vallo di Diano, è svolto dalle attività agricole e zootecniche.
La situazione attuale purtroppo vede questo tipo di attività nel Vallo di Diano bloccata e in continuo regresso per una serie di lacune all’interno della filiera agricola:
a) Assenza di ricambio generazionale;
b) Utilizzo spesso di tecniche colturali e metodologie obsolete ed antieconomiche (con sole poche eccezioni).
c) Assenza di infrastrutture propedeutiche e di supporto alle attività agro-zootecniche ed agroindustriali .

Azioni correttive che si dovrebbero  mettere urgentemente  in campo:

1) La formazione.
L’offerta di formazione in campo agricolo deve partire in primis dal potenziamento della qualità delle scuole superiori dando la giusta IMPORTANZA e DIGNITA’ agli Istituti Professionali di Stato. L’attuale Istituto Professionale di Stato per  L’Agricoltura e L’Ambiente con sede a Sala Consilina deve essere sostenuto e potenziato da tutti gli Enti territoriali che si occupano di agricoltura ed ambiente, deve essere messo nelle condizioni di offrire oltre ad attività didattiche teoriche molte più attività pratiche, si potrebbe persino pensare di avviare una vera e propria “azienda agro-zootecnica” e di trasformazione all’interno dello stesso Istituto i cui proventi potrebbero autofinanziare la didattica e la ricerca stessa.
L’istituto non dovrebbe essere visto come semplice mezzo di didattica, tutt’altro, dovrebbe essere utilizzato anche come strumento di sperimentazione, ricerca e sviluppo di supporto alle varie attività ed aziende agricole, dovrebbe essere supportato dai vari enti territoriali in attività di propagazione e miglioramento genetico delle specie orticole proprie di questo territorio e svolgere in contemporanea ricerca sull’innovazione in campo agronomico. Gli istituti professionali si troverebbero in questo modo a lavorare in sinergia con le varie aziende agricole traendone reciproci vantaggi e soprattutto si verrebbero a creare presupposti per una migliore e più veloce collocazione degli studenti nel futuro mondo del lavoro; in questo modo si crea anche una importante infrastruttura di supporto all’agricoltura locale.

2) Laboratori permanenti di formazione.
Incentivare e sostenere la formazione per gli operatori già impegnati in attività agricole con continui corsi di aggiornamento pratici e teorici.

3)Semplificazione burocratica
Per le aziende agricole già presenti occorre snellire tutti gli aspetti burocratici.

4) Piattaforma Commerciale
La creazione di una piattaforma commerciale (mercato ortofrutticolo e floricolo) necessita come base per convogliare le micro e macro produzioni agricole ed offrire uno strumento indispensabile all’incontro tra domanda ed offerta. Se analizziamo la collocazione geografica del Vallo di Diano, si evince subito la sua importante posizione strategica, crocevia tra Nord, Sud e Basilicata. Tutte le produzioni che dalla Sicilia vanno ai mercati generali del Nord passano sulla Salerno Reggio Calabria pertanto un mercato ortofrutticolo potrebbe servire da base per gli scambi commerciali sia di produzioni extra territoriali che di quelle locali. Il tutto recuperando anche strutture esistenti non utilizzate.

5)Coinvolgere la grande distribuzione
La Grande Distribuzione  insistente sul nostro territorio rappresenta forse il più importante sistema di scambio commerciale al dettaglio, per questo andrebbero avviati da parte dei vari Enti presenti sul territorio una serie di protocolli di intesa per incentivare e promuovere l’introduzione nella catena distributiva delle produzioni agro-zootecniche locali, magari in cambio di sgravi o azioni gratuite di marketing , abbinando a questa azione anche campagne informative per i consumatori per promuovere il consumo stagionale delle varie specie ortofrutticole.

Analisi
Favorire il consumo delle produzioni nello stesso territorio porterebbe dei vantaggi sia economici al territorio con il ricircolo monetario nella stessa zona, sia degli indubbi  vantaggi ecologici limitando il trasporto su gomma a pochi chilometri.
Il tema di questo FOCUS Agricoltura-Ambiente ed Energia per il Codacons possono essere anche tradotti in una sola parola: Biomassa, dove per biomassa qui intendiamo l’organizzazione di tutta la filiera del bio-pellet con il solo utilizzo dell'insieme degli scarti agricoli e forestali, o qualche specifica coltivazione arborea effettuata in terreni non utilizzabili per l'agricoltura o da recuperare sul piano idro-geologico. I nostri paesi sono ricchi di questa materia prima, reperibile sugli argini delle strade, sulle sponde dei fiumi, nei campi in pianura o sui monti circostanti. Non tanto ricchi, tuttavia, per alimentare super-centrali. I vantaggi economici ed occupazionali derivanti sono di facile intuizione, tuttavia bruciando biomassa locale si preserva il territorio anche sotto l’aspetto ecologico poichè gli scarti della combustione ritorneranno all'ambiente e verranno assorbiti di nuovo dalle piante, non producendo così alcun saldo attivo di sostanze di scarto immesse nell'ambiente. Sostituendo dove è possibile la combustione del petrolio in favore della biomassa oltre ai vantaggi ecologici già enunciati si ottiene anche il vantaggio economico della permanenza dei capitali economici nello stesso territorio, capitali attualmente sottratti al territorio che arricchiscono le multinazionali petrolifere (esportiamo capitali importiamo smog).
Come ribadito in più occasioni inquadrando ed avviano questo “progetto di comunità” con la collaborazione di entità locali, pubbliche e private che sfrutta le risorse del nostro Vallo in modo rispettoso dell’ambiente può dare un’occasione di crescita economica del territorio, può inoltre aiutare il recupero di zone agricole abbandonate e la bonifica di siti degradati, contrastando il dissesto idro – geologico ed incoraggiando la creazione di consorzi di agricoltori. In un’ottica di sviluppo e di tutela ambientale e territoriale il Vallo di Diano è chiamato a dare la propria adesione a questa idea di sviluppo sostenibile per realizzare un progetto considerato di grande valore ecologico, economico e sociale.
In ultima analisi sarebbe opportuno affiancare al progetto sulle biomasse un’altra iniziativa di carattere ecologico ed economico, per la risoluzione delle problematiche inerente i rifiuti, almeno per la frazione umida di questi, dotare ogni Comune o gruppi di Comuni confinanti di piccoli centri di compostaggio dimensionandoli in modo da avere il minore impatto ambientale possibile. I vantaggi derivanti sarebbero immediati con la riduzione dei costi per lo smaltimento dei rifiuti, minori distanze da percorrere con la conseguente riduzione di inquinamento ed infine una entrata per i Comuni derivante dai proventi dalla vendita del compostato.




Ringraziamenti:

A nome del sottoscritto e del CODACONS i ringraziamenti per l’invito a questo FOCUS e per aver avuto modo di esprimere e dare un contributo attivo a questo dibattito con alcune idee propositive inerenti le tematiche in discussione e sostenere attivamente  con il proprio contributo questo tavolo di confronto.

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