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domenica 15 maggio 2011

LA TRISTE VICENDA DELLA LINEA FERROVIARIA SICIGNANO-LAGONEGRO

Il Vallo di Diano è una piana a sud della provincia di Salerno, a confine con la Basilicata; questo territorio fa da raccordo tra il Salernitano e il Lagonegrese in provincia di Potenza. Paese capofila della vallata è Sala Consilina. In questa piana correva magnificamente il treno sulla linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro; ora non più. L’esercizio sulla linea fu sospeso, infatti, per l'esecuzione dei lavori di elettrificazione della linea Battipaglia-Potenza-Taranto, che è stata riaperta al traffico ferroviario nel 1992. La linea Sicignano-Lagonegro (77 km) non è stata più riaperta nonostante siano ormai passati ben 24 anni.
 Da 24 anni si viaggia prevalentemente con autobus delle autolinee private, con le quali qualche politico locale si mostra molto benevolo.

Nel Febbraio 1999, tuttavia, è stato redatto dalle Ferrovie dello Stato, a seguito di Delibera CIPE che stanziava 5 miliardi delle vecchie lire, uno studio tecnico-economico che prevedeva una ipotesi di ripristino funzionale, in prima fase, della sola tratta Sicignano-Casalbuono (che interessa la Regione Campania), con un investimento di 61,8 miliardi delle vecchie lire, con tempi di esecuzione dei lavori di 12 mesi.


Uno scorcio della fertile vallata


Successivamente, ed inspiegabilmente, veniva stipulato l'accordo n°1/02 del 21 Ottobre 2002, con il quale Regione Campania e Provincia di Salerno, a spese della Regione Campania (180.000 Euro), prendevano impegno per l'elaborazione di uno studio di fattibilità per il ripristino del collegamento ferroviario. Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., proprietaria della rete ferroviaria italiana, aveva già lo studio tecnico-economico del 1999, cosicché tale studio risultava del tutto inutile. La Corte dei Conti non bada a queste ulteriori spese? Eppure, da questo secondo studio si prevede un costo di oltre dieci volte il costo previsto dallo studio del 1999, già pagato dai contribuenti 5 miliardi delle vecchie lire: 400 MILIONI di EURO (quasi 800 miliardi delle vecchie lire).

Nel 2003, il parlamentare eletto nel collegio di Sala Consilina, l'on. Francesco Brusco, aveva ottenuto dei finanziamenti per la riattivazione del traffico su rotaia: 15 milioni di Euro, in tre annualità, stanziati dalla Legge Finanziaria 2003 e non utilizzati fino ad oggi. Questo mancato utilizzo è dovuto anche al fatto che l’assessore (pro-tempore) ai trasporti della Regione Campania, dopo essere venuto in campagna elettorale a sostenere la sua parte politica, facendo intravvedere la possibilità di riapertura al traffico delle linea ferroviaria, ha ritenuto anti-economico l’intervento, dopo aver incassato il consenso, quando si è effettivamente materializzata - con tempistica efficace - la pubblicazione del secondo studio di fattibilità.

 Una doppia vergogna, dal mio punto di vista:

1) si privano i cittadini di un servizio di trasporto eco-compatibile, costringendo gli stessi a prendere dei bus sostitutivi;

 2) si utilizzano soldi dei contribuenti per nuovi studi, quando erano stati già effettuati studi di fattibilità, decretando di fatto, per via del presunto ingente costo, l'abbandono definitivo di un'utile infrastruttura.

 I cittadini di uno Stato degno di questo nome vorrebbero sapere:
a)      perché due studi di fattibilità?
b)     quali dei due studi riporta il giusto ammontare delle spese di ripristino della linea ferroviaria?
c)     perché i cittadini non hanno mai ragione? Ovvero, se protestano perché non vogliono la TAV non vengono ascoltati e se, invece, protestano perché vogliono l’attivazione di una linea ferroviaria, nemmeno vengono ascoltati.

2 commenti:

  1. Roberto, non se ne parli più, per dignità propria e rispetto altrui di questa ferrovia. Pensiamo seriamente alla terra inquinata per la quale mi sto già muovendo molto incisivamente sulle "alte sfere" del potere ...dicendo che non scherziamo più. Di necessità virtù, così come la necessità aguzza l'ingegno. Non sono nato ieri e se devo parlare, dico da Cristiano solo la Verità..ben sapendo che farà molto male a pochi ma tanto bene al mio e tuo prossimo. A presto. Ciao, Mario Ippolito

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  2. Mai ti è chiaro che la mafia, la camorra e la ndrangheta non sono altro che "invenzioni" della ...POLITICA marcia di questo paese per coprire i propri sporchi affari a danno di tutti, compresi i loro stessi figli? Ma quale terra dei fuochi? Ma quale giustizia e costituzione sono osservate e praticate da chi è stato eletto da quel branco di italioti che altro non siamo che noi stessi? Credi davvero a Cenerentola? Io sono un osso duro. I camorristi erano uomini d'onore che difendevano gli ultimi. Chi ci difenderà ora se non ci attrezziamo e ci uniamo? E' questa la via per far emergere nella coscienza collettiva la realtà delle cose. Tutto il resto...sono favole. Io non ho più l'età per addormentarmi sognando l'irreale e nemmeno chi mi racconta frottole. 36 anni di lavoro col dolore altrui e la mia esperienza col mio dolore mi hanno reso come il prode Achille, o se preferisci, come colui che combattè alle Termopili contro Serse. Vediamoci presto. Buona Domenica e palla al centro ! Ciao

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