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domenica 12 aprile 2015

Sassano verso il rinnovo del consiglio comunale VI

Sesta e ultima  puntata

L’attuale Consorzio Centro Sportivo Meridionale Bacino SA/3, con varie competenze dallo sport alla raccolta dell’immondizia, viene costituito nel 1997 e subentra alle funzioni del Consorzio Comuni Depressi (CoCoDe). Il CoCoDe è voluto, negli anni ’70, dal Sen. Enrico Quaranta per la costruzione e la gestione del Centro Sportivo Meridionale (CSMe). Nel 1972 si metteva la prima pietra di questo grande complesso sportivo, che occupa 15 ettari di terreno, con un contributo da parte della Cassa per il Mezzogiorno di 15 miliardi circa delle lire di allora. Il CSMe sembrerebbe essere tuttora, in estensione, il più grande centro sportivo dell’intero Meridione. Nel 1981 si completavano i lavori, ma le piscine non andavano in funzione. La prima manifestazione sportiva di inaugurazione del 1981 prevedeva infatti esclusivamente delle gare di atletica. Solo di recente e con altri finanziamenti pubblici, dell’ammontare di circa 5 milioni di euro, è stato effettuato il rifacimento delle piscine, per lungo tempo lasciate al loro destino (oltre vent’anni). I lavori sono stati affidati alla ditta IGECA Spa di Napoli.

Ma che c’entra il CSMe, il CoCoDe e il Consorzio SA/3 con Sassano? Il CSMe oggi ingloba altre società con capitale misto pubblico-privato (http://www.consorziosanrufo.it/struttura.php). Infatti, un presidente dell’epoca ebbe a definire questa realtà economica una “holding” in una ormai famosa intervista rilasciata al giornalista Salvatore Medici nel 2006. Nascevano così altre controllate, per differenziare le funzioni del CSMe, come, ad esempio, la raccolta differenziata e lo sport. Tra queste controllate la Ergon S.p.A., appunto, il cui presidente è stato proprio il sindaco PMLT (l’acronimo sta per “Pro Molto Lungo Tempore”) del comune di Sassano. Inutile riferire il nome, dopo aver parlato per cinque puntate della reggenza di questo abile politico di lunghissimo corso. Le vicende più recenti sfuggono, tuttavia, alle capacità interpretative dello scrivente. Pertanto, mi limiterò a scrivere delle cose che conosco e che si fermano agli anni “caldi” in cui effettuavamo controlli puntuali sul costo dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani al cittadino. Quello che di strano notavamo era che il sindaco (e poi vice-sindaco nel 2005) fosse anche presidente dell’Ergon, che gestiva la raccolta dell’immondizia proprio a Sassano. E - molto stranamente - per le bollette della TARSU (Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani) si registrava un aumento di circa il 75%, nel biennio 2001 e 2002, proprio mentre le operazioni d’alta finanza di cui abbiamo raccontato sopra andavano in porto. Certamente una strana coincidenza. Altri aumenti venivano riscontrati in altri paesi del Vallo di Diano all’indomani dell’entrata in vigore della moneta unica europea: le Amministrazioni del Vallo di Diano, quasi all’unisono, e quasi obbedendo a un richiamo collettivo, si davano da fare per rincarare la TARSU. Il record spettava a Teggiano (D. G. n. 32 del 28-02-2002), con un ritocchino dell’80% in un sol colpo. Le coincidenze, a volte, possono anche essere numerose. E alla faccia degli appelli dell’allora Presidente della Repubblica Ciampi contro gli aumenti! Ma il caso è il caso, c’è poco da fare.
  
Articolo nel quale si ipotizza l'interessamento dell'antimafia
a questioni legate allo smaltimento dei rifiuti e alla società
partecipata ERGON S.p.A. 

Una testata giornalistica ipotizzava, nel 2011, un interessamento dell’antimafia alle questioni interne all’Ergon. Notizie, mai confermate, mai verificate, mai approfondite: non notizie quindi? Certo è che dare una notizia del genere e poi non far partire un’inchiesta giornalistica sembra cosa molto strana. Noi vogliamo credere che nulla sia emerso da quell’ipotetico interessamento dell’antimafia e così continuiamo a narrare quello che sappiamo. Vogliamo quindi interrogarci su quale fosse la situazione tariffaria negli anni del listone unico. Per capirlo, diamo uno sguardo all’evoluzione della TARSU a Sassano in tre anni monitorati nel quinquennio 2005-2010:

Anno 2006:  0.80 EUR/mq + addizionale del 15% = 0.92 EUR/mq
Anno 2007:  0.95 EUR/mq + addizionale del 15% = 1.09 EUR/mq
Anno 2008:  1.20 EUR/mq + addizionale del 15% = 1.38 EUR/mq

Un incremento secco del 50%, quindi, dopo vari altri aumenti durante gli anni precedenti. Intanto sembra che l’Ergon vanti non banali crediti dai comuni serviti e che, a causa dei mancati introiti, i dipendenti che si occupano della raccolta dei rifiuti siano pagati a singhiozzo. La salvaguardia del posto di lavoro di tante persone assunte nel corso degli anni sembra essere sempre stato – diciamo anche giustamente - un punto di forza di chi gestisce il servizio per gli enti. Sulla questione immondizia abbiamo più volte ribadito la necessità di differenziare i rifiuti per ottenere materie prime-seconde da rifiuti. Eppure, la nostra impressione è che, più il cittadino differenziava, impegnandosi in questa non semplice operazione, più egli veniva TAR(SU)tassato. Oggi TAR(I)tassato. Non ci stancheremo di dire, però, che le amministrazioni locali dovrebbero effettuare ricavi, se mettono in atto un’attenta raccolta differenziata, dalla cessione della materia prima-seconda (alluminio, vetro, plastica, carta, umido),  per non TAR(I)tassare eccessivamente i cittadini. Se esiste questo problema, secondo il parere di chi scrive, è perché fortissime pressioni impediscono di dare vita al ciclo virtuoso dei rifiuti. Insomma, qualcosa sembra non funzionare a livello locale, e non solo. Ma nessuno se ne preoccupa. La “politica” men che meno.

Il Consorzio di Bacino SA/3 oltre a controllare, da “holding”, le varie società diversificate per interessi, ha anche finanziato - nel passato - eventi locali, quali le giornate dedicate all’orchidea selvatica nell’omonima valle a Sassano. Sassano è un paese che non possiede un solo albergo sul proprio territorio, eppure si pregiava (si pregia ancora?) di invitare a conviti gratuiti molti ospiti durante le giornate primaverili in cui si organizzava la kermesse. E, naturalmente, tutto con i soldi dei contribuenti e degli sponsor pubblici (che poi è la stessa cosa). Sassano, tuttavia, possedeva ( e forse ancora oggi possiede?) un famoso “bed and breakfast” finanziato con svariate decine di migliaia di euro pubblici e, guarda caso, sito proprio nello stabile dove abitava e abita il sindaco PMLT, a Silla di Sassano. Quando si dice la coincidenza! Forse bastava quel locale per giustificare la spesa pubblica per la Valle delle orchidee? Questo è difficile dirlo. Tuttavia, di certo  l’allegro listone ha fatto inalberare non poco l’associazione naturalistica AMINT nel 2008 (terzo anno della lista unica). Leggiamo, infatti, da un comunicato che si riporta in modo testuale:  Menù a base di Orchidee spontanee” puntata del 16 maggio 2008 rubrica “Terre e Sapori” del Tg 1. Con sgomento, la nostra Associazione Naturalistica AMINT, ha assistito alla messa in onda del servizio “Campania, metti un’orchidea a tavola”, a cura della rubrica “Terre & Sapori” del Tg 1. In questo servizio veniva pubblicizzato e decantato l’impiego in cucina delle Orchidee spontanee. Probabilmente chi ha realizzato questo servizio non è a conoscenza del fatto che queste piante sono protette da una convenzione internazionale (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, conosciuta anche come CITES) ed inoltre che la Comunità Europea, dal 1° gennaio 1984, ha recepito la normativa CITES con regolamenti che, per alcune specie, sono anche più restrittivi di quella CITES”. Ma così vanno le cose. E l’associazione naturalistica forse non sa che da noi bisogna inventarsi qualcosa per promuovere il turismo per le “innumerevoli” attività ricettive presenti sul territorio.



Termino questa serie di scritti, dopo aver raccontato, in sei puntate, qualcosa sul nostro paese, dicendo che, fintanto che ognuno di noi non farà un lungo e meditato esame di coscienza, fintanto che non riporteremo la politica sui binari sicuri dell’interesse collettivo, Sassano e il territorio tutto ne soffriranno in modo profondo. Alcuni ipotizzano, infatti, che interessi particolari hanno tenuto il comprensorio privo di una linea ferroviaria per anni. Questo stesso tipo di interessi, se lasciati incontrollati, priveranno di un futuro vero le generazioni a venire. Per questo, bisognerà trovare la forza per un estremo scatto di orgoglio per dire no a chi fa della politica un mezzo per accrescere solo ed esclusivamente le proprie posizioni di rendita. 

Quello che doveva essere il simbolo della lista
di opposizione nel 2005. Sassano rimase, invece,
senza alternativa, con un listone unico.

Il 31 maggio prossimo il candidato, che continuerà a stare in pianta stabile all'interno del seggio elettorale di fronte all'indifferenza di tutti e con l'escamotage di fungere da rappresentante di lista per elezioni concomitanti, toccherà con propria mano l'inutilità dell'onestà di chi chiede che questi fenomeni siano scongiurati. Gli stessi episodi si ripeteranno, ne siamo sicuri. Come siamo sicuri che ci troveremo ancora di fronte ad un'attrezzatura carente delle sale adibite a seggio elettorale. Per legge dovrebbero essere provviste di un solido tramezzo, per permettere al cittadino (al cittadino!) di restare al suo interno per seguire le operazioni nel seggio, durante l’attesa prima del voto, e dello spoglio delle schede, dopo la chiusura delle urne. Pertanto, il cittadino non deve essere tenuto fuori dalla porta, anche metaforicamente parlando. Nonostante questa deficienza nell’arredo sia stata dallo scrivente segnalata, in occasione delle elezioni politiche del 2008, per quanto concerne il seggio dove mi reco al voto, si continua a far finta di nulla (vedi elezioni amministrative del 2010 ed elezioni referendarie del 2011). Per chi volesse capire cosa dico ecco il riferimento di legge:

DPR del 16 maggio 1960, n. 570
Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle amministrazioni

Art. 37
1. La sala dell’elezione ... deve essere divisa in due compartimenti da un solido tramezzo con un’apertura nel mezzo per il passaggio.

Un rammarico mi accompagna: non essere riuscito a formare una lista di opposizione nel 2005 e, al contempo, vedere oggi, a distanza di dieci anni, gli stessi protagonisti, allora tutti raggruppati nel listone unico, dare vita a varie formazioni civiche. Semmai verrà un giorno in cui le ramificazioni di quel listone abbandoneranno il campo, per un motivo o per un altro, vorrei invitare i nostri giovani a fare tesoro di queste poche (e forse povere) informazioni per cambiare decisamente rotta rispetto al passato

2 commenti:

  1. Arriva, purtroppo, la conferma di quanto riportato sopra.

    http://m.ilmattino.it/salerno/antimafia/notizie/1316754.shtml

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  2. Ecco il sunto. "Sessantatrè indagati, tra questi anche i quattro commissari liquidatori dei Consorzi di bacino Salerno 1, Salerno 2, San Rufo e Corisa 4. E con loro funzionari e imprenditori che sarebbero coinvolti a vario titolo nelle indagini. Un’inchiesta vasta quella seguita dall’Antimafia, diverse le ipotesi di reato: smaltimento illecito di rifiuti e reati connessi".

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